Crisi governo, Vitali: “Ripensamento? Convinto da Berlusconi e Salvini”  

(Adnkronos)

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È stata una telefonata di Berlusconi e Salvini e le loro rassicurazioni sul no al voto anticipato a far cambiare idea al senatore azzurro Luigi Vitali che ieri, al termine della prima giornata di consultazioni, aveva aderito al gruppo filo governativo degli Europeisti-Maie a palazzo Madama garantendo il sostegno a Conte per poi tornare oggi a Forza Italia.

A ricostruire la vicenda è stato lui stesso ai microfono di Un giorno da Pecora su Radio 1. “Ieri ho incontrato il presidente del Consiglio a palazzo Chigi che mi ha detto che era sua intenzione mettere insieme tutte le forze disponibili per mandare avanti il governo. Da quello che ho capito – racconta Vitali – Conte si è rivolto a tutti quelli che ci stavano, mettendo da parte i temi divisivi come la giustizia, disponibili a lavorare insieme sul Recovery plan, il piano vaccini, i decreti Ristori”.

“D’impulso – prosegue Vitali – ho risposto a Conte che lo avrei aiutato ma subito dopo l’incontro, mentre stavo tornando a casa, mi ha chiamato Berlusconi e mi ha detto che non poteva credere a quello che avevo fatto. Io gli ho spiegato che avevo detto sì a Conte perché sono contro le elezioni anticipate e Berlusconi mi ha ricordato che anche lui è contro il voto anticipato e che, pur avendo dato la disponibilità di Fi a collaborare su alcuni temi prioritari per l’azione del governo, Conte non gli aveva nemmeno risposto”.

“Poco dopo mi ha telefonato anche Salvini che anche lui mi ha assicurato che nemmeno lui vuole le elezioni anticipate. Cosa mi ha convito a tornare indietro? La mia storia e le garanzie che mi hanno dato sulle elezioni anticipate”, ha chiarito scusandosi poi con il premier Conte: “Mi hanno insegnato che quando si sbaglia ci si deve assumere le proprie responsabilità. Io ho sbagliato e gli chiedo scusa. Ho fatto una valutazione errata, spinta da tanti fattori non ultimo quello di evitare le elezioni anticipate”.