Vaccino Astrazeneca, il ‘bugiardino’: ecco chi protegge 

(Adnkronos)

“Non ci sono ancora risultati sufficienti nella fascia di partecipanti ai trial più anziani (over 55 anni) per fornire un dato sull’efficacia del vaccino in questo gruppo. Tuttavia, è prevista la protezione dato che una risposta immunitaria è stata osserva in questa fascia di età anche sulla base dell’esperienza con altri vaccini”. Lo sottolinea l’Ema, l’Agenzia europea del farmaco, nella nota per il via libera al vaccino AstraZeneca nelle persone a partire dai 18 anni di età.

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“Poiché esistono informazioni affidabili sulla sicurezza del vaccino in questa popolazione”, prosegue l’Ema “i nostri esperti hanno ritenuto che il vaccino possa essere utilizzato negli anziani. Si attendono maggiori informazioni dagli studi in corso che includono una percentuale maggiore di partecipanti anziani”.

Il Chmp ha raccomandato due dosi del vaccino AstraZeneca da somministrare a distanza di 4-12 settimane l’una dall’altra a persone da 18 anni in su. Il regime ha mostrato nei trial clinici di essere efficace nel prevenire Covid-19, con un 100% di protezione contro la malattia grave e il rischio di ospedalizzazione”, ha puntualizzato il Ceo di AstraZeneca Pascal Soriot.

La raccomandazione data dall’Ema, che non pone un vincolo d’età e non esclude le persone anziane dalla somministrazione, è un “punto di riferimento per ampliare l’accesso al vaccino nella regione”, ha aggiunto Andrew Pollard, direttore dell’Oxford Vaccine Group. Il vaccino, ha assicurato Soriot, mantiene la sua efficacia anche somministrando prima e seconda dose a distanza di 3 mesi, via seguita dal Regno Unito. Anche dopo la prima iniezione infatti c’è gia un buon livello di efficacia, ha spiegato. Anche Pollard si è detto “fiducioso nelle potenzialità di utilizzo” di questo prodotto scudo.

Lopalco – “L’autorizzazione da parte dell’Ema al vaccino Astrazeneca non può che essere una buona notizia. Una notizia che fuga anche i dubbi che erano sorti su possibili limitazioni sulle fasce di età, che invece non ci sono, essendo il vaccino autorizzato per tutti sopra i 18 anni”, afferma all’Adnkronos Salute l’epidemiologo Pier Luigi Lopalco.

Una buona notizia per Lopalco anche il fatto che siano confermati “i dati sull’efficacia che sale a oltre l’80% se il richiamo viene somministrato dopo le 12 settimane”, conclude.