Governo Draghi, ristori e bomba fiscale: i dossier sul tavolo 

(Adnkronos)

Dalla nuova tranche di ristori che superi le rigidità dei codici Ateco alle misure per gestire la ‘bomba’ cartelle esattoriali, 50 milioni ai nastri di partenza quando tramonterà la stagione delle proroghe per l’emergenza coronavirus. Sono questi i dossier più impellenti rimasti in sospeso al ministero del Tesoro a causa della crisi di governo. Ovviamente il lavoro tecnico e amministrativo al dicastero è continuato a ritmi serrati in modo da procedere con rapidità alle scelte politiche con l’insediamento del nuovo esecutivo che nella fattispecie potrebbe essere un governo targato Mario Draghi, se l’ex presidente della Bce scioglierà la riserva.

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RISTORI 5. La quinta tranche di rimborsi chiamata per dare sollievo alle categorie colpite dalla recrudescenza del Covid, era attesa per l’inizio dell’anno ma la crisi di governo ha ritardato il varo. Al momento è stato approvato solo il nuovo scostamento di bilancio di 32 mld necessario per reperire le risorse per un nuovo meccanismo di ristori su base perequativa e non legato al codice Ateco. All’interno del provvedimento sui nuovi indennizzi dovrebbero esserci anche tutta una serie di proroghe. Tra queste, si attende il rinvio delle scadenze fiscali al momento prorogato al 28 febbraio e la proroga della Cig straordinaria. Probabile anche la proroga dello stop ai licenziamenti fino ad aprile, ma per mettere poi mano a misure incisive di politica attiva per il mercato del lavoro.

‘BOMBA’ CARTELLE ESATTORIALI. Un altro dossier caldo che attende di essere affrontato è però la gestione delle nuove cartelle esattoriali che verranno prodotte dopo le proroghe: 50 milioni ai nastri di partenza dal primo marzo, in base all’ultimo rinvio, tra pagamenti, avvisi di accertamento, liquidazione, pignoramenti e altri atti da notificare.

Su questo fronte, i diverse occasioni il vice ministro all’Economia Laura Castelli ha indicato la necessità di lavorare su tre campi d’azione. Primo, pulire il ‘magazzino’, pre 2015, dai ruoli inesigibili; secondo, gestire gli anni dal 2016 al 2019, con una ‘rottamazione quater’, un saldo e stralcio per le morosità incolpevoli ed infine, trattare in modo straordinario con sconti su sanzioni e interessi le milioni di cartelle che si genereranno nel 2021, per posizioni maturate nel 2020 e in anni precedenti.

RIFORMA FISCO. Su un orizzonte più lungo invece l’altro dossier sul quale lavorare sarà la riforma dell’Irpef, avviata dal governo Conte con l’estensione e l’allargamento del taglio del cuneo fiscale per i redditi inferiori ai 40mila euro. I passaggi successivi – che dovrebbero dispiegarsi su un orizzonte triennale – sono prefigurati in legge di Bilancio ma l’intonazione che prenderà l’intervento dipenderà dall’evoluzione della politica e dal colore del governo in carica.