Ftse Mib sopra 23 mila, spread sotto 100

Milano, 5 feb. (Adnkronos)

Anche l’ultima seduta della settimana dei listini europei si è chiusa con il segno più: nelle ultime cinque sedute l’Euro Stoxx 50 ha segnato un incremento superiore ai 5 punti percentuali e per il nostro Ftse Mib l’ottava è andata ancora meglio con un rialzo di oltre 7 punti percentuali.

A spingere Piazza Affari è stato l’effetto-Draghi, alle prese con la formazione del nuovo esecutivo. L’arrivo di SuperMario è stato ancora più fragoroso sullo spread con i titoli tedeschi, sceso su livelli che non si vedevano da oltre 5 anni sotto quota 100 punti base.

Oggi il differenziale Btp-Bund, che nel corso della seduta ha toccato un minimo a 94,75 punti, è arretrato di un punto e mezzo percentuale a 98 punti base. Il Ftse Mib ha invece terminato la settimana sopra i 23mila punti a 23.083,42, +0,8% rispetto al dato precedente.

A Milano a guidare i rialzi è un comparto bancario in cui spicca il +4,71% di BPER, il +1,04% di Banco BPM ed il +2,17% di UniCredit. Pier Carlo Padoan, futuro presidente di Piazza Gae Aulenti, ha fatto sapere che l’istituto vuole “crescere e creare valore, anche, se necessario, attraverso linee esterne”. Tra le opzioni al vaglio c’è anche quella di un’integrazione con MPS (+7,22%) che, come altre, sarà valutata.

Giornata sotto i riflettori anche per Intesa Sanpaolo. L’istituto, il cui titolo ha terminato in rialzo del 2,51%, ha presentato i conti relativi all’esercizio 2020 che si è chiuso con un utile netto di 3,3 miliardi di euro, dai 4,2 miliardi di 12 mesi. Tenendo conto esclusivamente del quarto trimestre, è stata registrata una perdita di 902 milioni.

Ad alzare il velo sui conti ha pensato anche Enel (-1,27%) che ha terminato il 2020 con un Ebitda ordinario stabile a 17,9 miliardi di euro e ricavi per 65 miliardi, meno 19 per cento rispetto a 12 mesi prima. L’indebitamento netto è salito a 45,4 miliardi, dai 45,18 miliardi di inizio anno. (In collaborazione con money.it)