Aragozzini querela D’Eusanio per frasi su Mia Martini 

(Adnkronos)

“Ho dato mandato al mio avvocato Elisabetta Calvario e al suo studio di adire le vie legali, sia civilmente sia penalmente contro Alda D’Eusanio per il danno enorme che mi ha provocato”. Lo afferma all’AdnKronos Adriano Aragozzini replicando così alle accuse che la stessa D’Eusanio ha lanciato all’ex patron del Festival di Sanremo nel corso del programma ‘Grande Fratello Vip’. La giornalista, infatti, ha sostenuto che Aragozzini ha “distrutto” Mia Martini.

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“Sono rimasto sconvolto da quello che ha detto la D’Eusanio – scandisce Aragozzini – perché tutto il mondo dello spettacolo in Italia sa che io ho resuscitato Mia Martini, l’ho presa al Festival di Sanremo nel 1989 contro il parere di molti artisti importanti e anche di alcuni funzionari delle case discografiche”. Aragozzini entra nel dettaglio ricordando che andò a trovarlo “la signora Franca Carraro, moglie di Franco Carraro, che è stato tra l’altro sindaco di Roma. Mi fece ascoltare un brano, ‘Almeno tu nell’universo’, un pezzo straordinario. Io capii che era di Mia Martini ma non lo dissi”.

Quando la signora Carraro chiese ad Aragozzini se avesse avuto problemi a prenderla, lui racconta di avere risposto: “Con questa canzone è impossibile non prenderla. L’amministratore delegato della Fonit Cedra, Lucio Salvini, venne nel mio ufficio e mi fece le sue proposte per il festival. La prima fu quella di Mia Martini. Dissi subito che, giacché il pezzo era straordinario, non sarebbe stato scartato. La presi per il Festival di Sanremo”.

Aragozzini ribadisce pertanto di aver preso Mia Martini alla kermesse canora ligure spiegando ai giornalisti “che l’avevo scelta perché anche la Commissione all’unanimità aveva deciso di accettarla”. Aragozzini deduce, pertanto, di “aver fatto molto per lei” aggiungendo altri particolari: “Quando ci fu il tour ‘Sanremo in the world’, durante il quale portammo il festival a Tokyo, New York, Toronto, San Paolo del Brasile e Francoforte, portai Mia Martini. Molti artisti, pur di non viaggiare in aereo con lei, non vennero. Feci causa e gli artisti pagarono quanto richiesto per la loro mancanza. Molti, spaventati dalla mia azione legale, invece si presentarono non a Tokyo ma a New York”.

Dopo la sua partecipazione al Festival di Sanremo e al tour in giro per il mondo, sottolinea l’ex patron, “Mia Martini parlò di me in tono enfatico, meraviglioso”. Non solo: nel 1995, ricorda Aragozzini, “chiamai Mia Martini per proporle un tour all’estero. La incontrai all’aeroporto di Milano, mi disse che non se la sentiva di darmi una risposta e che stava male. Diceva di avere un brutto presentimento. Mi disse che ancora si ricordava del grande amore per Ivano Fossati. Dopo sette giorni seppi che si era suicidata”.

Aragozzini, riferendosi alla D’Eusanio, conclude che “la menzogna e il falso che ha dichiarato questa donna non hanno principio né fine. E per questo ne dovrà rispondere di fronte alla legge. Ho ricevuto più di 100 chiamate da parte di persone che mi hanno dato la loro solidarietà. Tutto il mondo dello spettacolo in Italia e non solo sa che io ho resuscitato Mia Martini”.

”Di fronte a quello che stanno facendo preferisco restare in silenzio. Il mio silenzio parla per tutto. Se devono parlare, parleranno gli avvocati. Io intanto resto nel mio amato silenzio”, è il commento di D’Eusanio all’Adnkronos sulle querele ricevute prima da Laura Pausini e dal suo compagno Paolo Carta per ”le gravissime affermazioni pronunciate (dalla D’Eusanio, ndr) al Gf Vip”, si legge nella querela, e ora dall’ex patron del Festival di Sanremo.