Le banche spingono la Borsa di Milano, petrolio in evidenza

Milano, 8 feb. (Adnkronos)

Continua l’ottimo momento di Piazza Affari che, dopo l’incremento di oltre 7 punti percentuali messo a segno nella scorsa ottava, anche oggi ha chiuso in rally. Andamento speculare per lo spread con i titoli tedeschi, sceso in avvio di settimana del 2% a 96 punti, base. Secondo gli analisti di Morgan Stanley il differenziale di rendimento Italia-Germania a fine anno dovrebbe attestarsi in quota 80-85 punti base.

Sul Ftse MIb, che ha chiuso in aumento dell’1,48% a 23.425,92 punti, spiccano le performance di un comparto bancario che resta in attesa di conoscere quali saranno i prossimi istituti protagonisti del consolidamento del settore.

Sul paniere delle blue chip la palma di top performer va all’accoppiata BPER-Banco BPM, salite rispettivamente del 7,4 e del 6,16%. Secondo quanto riportato dai giornali, lo scorso 20 gennaio l’Ad di Banco BPM, Giuseppe Castagna, e il Group Ceo di Unipol (+6,27%, primo azionista di BPER), Carlo Cimbri, avrebbero discusso dell’ipotesi di fusione.

Per gli analisti di Intesa Sanpaolo un’operazione tra i due istituti “avrebbe senso industriale per entrambe le parti e potrebbe creare valore per 38 centesimi per azione per gli azionisti di Banco BPM”.

Secondo quanto rilevato da S&P Global Ratings, i conti presentati da Intesa Sanpaolo (+1,41%) confermato “la forte resilienza degli utili di Intesa grazie ad un modello di business diversificato e all’efficienza operativa”. In questo contesto, continuano gli analisti, Intesa Sanpaolo è in “posizione favorevole per affrontare le sfide poste da un contesto di ‘tassi bassi per più tempo’ “.

Grandi protagoniste di giornata sono anche le azioni MPS (+19,07%), in rialzo a due cifre. Secondo quanto riportato dalla stampa, l’istituto senese starebbe per emettere un titolo subordinato per 500 milioni di euro destinato a rafforzare la dotazione di capitale e garantire la continuità aziendale. L’esercizio 2020 della banca dovrebbe essersi chiuso con un rosso di 1,5 miliardi di euro.

Giornata positiva anche per Atlantia (+1,45%) che ha chiuso l’esercizio 2020 con ricavi in calo del 29% e un margine operativo lordo che ha segnato un -35%. Il termine concesso al consorzio guidato dalla Cdp per presentare un’offerta su Aspi è stato prorogato al 24 febbraio. (in collaborazione con money.it)