La merendina migliore? Ecco il test di Altroconsumo  

(Adnkronos)

Le merendine, arriva la pagella di Altroconsumo che ha passato in rassegna 118 prodotti in commercio. Sono tante le merendine dolci confezionate proposte sugli scaffali dei supermercati: croissant, plumcake, trancetti di pan di spagna, tortine di carote, treccine zuccherate. Molte sono farcite con marmellata o cacao, altre sono ricoperte di cioccolato. Sono, inoltre, comode e pratiche ma vengono spesso demonizzate. Sono da evitare? No, sottolinea Altroconsumo, ma vanno scelte con attenzione; sono spesso ricche di grassi e di zuccheri e povere di vitamine, minerali e fibre; meglio, dunque, non esagerare e alternarle con spuntini ricchi di questi ultimi nutrienti.

Le merendine sono una soluzione comoda e pratica soprattutto per bambini e ragazzi. Per loro, le linee guida nazionali sulla nutrizione dicono che lo spuntino deve rappresentare il 5-8% delle calorie totali che si assumono ogni giorno. Ma dare un’indicazione univoca sulla merendina ideale non è possibile: le esigenze caloriche variano al variare dell’età, del sesso, e dall’attività fisica (pomeriggio di sport o di compiti e TV?). In linea di massima possiamo tener presente che:

• Merendine fino 130 kcal sono adatte ai bambini delle elementari

• Merendine tra 130 e 180 kcal sono adatte per i ragazzi ai primi anni delle medie e

• Merendine con più di 180 kcal sono adatte per i più grandicelli

Merendine salutari: è veramente così?

Ci sono prodotti che dichiarano in etichetta una caratteristica particolare e, confezionati spesso con un packaging differente, possono essere considerati più salutari. Si tratta di merendine “senza lattosio”, “senza glutine”, “senza zuccheri aggiunti”…. Sono migliori di altre? Non necessariamente. Si tratta di prodotti utili a chi ha particolari esigenze nutrizionali; le merendine senza lattosio, per esempio, possono essere consumate tranquillamente da chi è intollerante a questo zucchero, quelle senza glutine da chi soffre di celiachia o più in generale da chi è intollerante al glutine.

Quanto alle merendine senza zuccheri aggiunti, è bene controllare la lista degli ingredienti perché spesso, per garantire il gusto dolce e la consistenza del prodotto, vengono aggiunti edulcoranti. Questi additivi non sono il male assoluto, ma vanno assunti con cautela. Secondo le linee guida nutrizionali nazionali, inoltre, nei bambini vanno fortemente limitati e nei più piccoli (fino ai tre anni di età) sono sconsigliati.

Con uno sguardo alla lista degli ingredienti e uno alla tabella nutrizionale, dove troviamo i valori di calorie, zuccheri grassi e degli altri nutrienti che il prodotto fornisce. Troviamo questi valori indicati per 100 g di prodotto e, spesso, anche per porzione, ossia per la singola unità di consumo. Nel caso delle merendine, i valori nutrizionali per porzione sono molti utili per capire l’apporto nutrizionale del singolo snack.

Le calorie ci dicono la quantità di energia che una merendina fornisce. Ci sono merendine da 100 kcal e altre che superano le 250 kcal. Come abbiamo visto sono da scegliere in funzione dell’età del bambino, dell’attività fisica giornaliera e con un po’ di buon senso per non esagerare.

Con gli zuccheri è bene non esagerare. Meglio orientarsi, quindi, verso merendine il cui apporto di zuccheri per porzione è limitato. Come per le calorie, anche per gli zuccheri ci sono molte differenze tra i prodotti in commercio, con merendine che forniscono 5 g di zuccheri a porzione e merendine che ne forniscono 15, ossia il triplo!

Anche i grassi non sono da trascurare, in particolare i grassi saturi, quelli più nocivi per la nostra salute. Meno ce ne è e meglio è. Il contenuto in grassi saturi dipende dal tipo di olio o grasso usato nella formulazione del prodotto. Per questo è bene dare uno sguardo anche alla lista degli ingredienti. A far aumentare il tenore di grassi saturi sono principalmente il burro, l’olio di cocco e l’olio di palma. Quest’ultimo, per varie vicissitudini legate inizialmente ad una problematica di impatto ambientale e successivamente di sicurezza alimentare, è sempre meno usato.

Per la scelta delle merendine, un’ultima attenzione va alla lista degli ingredienti: farina, zucchero, uova…e additivi, a volte presenti, a volte utili come nel caso degli agenti lievitanti che servono a dare sofficità all’impasto. Gli additivi non sono tutti uguali.

Al momento della scelta diciamo sempre: è importante guardare la lista degli ingredienti e valori nutrizionali. Ma non è sempre facile. Confrontando, per esempio, i valori nutrizionali per porzione, possiamo notare una merendina con un po’ più grassi e un po’ meno zuccheri, mentre l’altra, al contrario, avrà più zuccheri ma meno grassi; qualcuna è più golosa e ha una quantità di acidi grassi saturi maggiore delle altre; altre merendine sono integrali e hanno quindi una quantità di fibra leggermente maggiore.

Mettere insieme tutte queste considerazioni per fare la scelta finale non è semplice. Per questo c’è il nostro comparatore di merendine che, tenendo conto degli ingredienti, dei valori nutrizionali per 100 g e di quelli per porzione attribuisce ai prodotti un punteggio di qualità.

Il confronto tra i prodotti si basa essenzialmente sulle loro caratteristiche nutrizionali e di conseguenza è legato alla loro composizione. La valutazione infatti, è di tipo quali-quantitativo, ossia:

• quali ingredienti ci sono: dalla lista degli ingredienti vediamo per esempio, l’origine della materia grassa (olio di oliva, di palma, di girasole), se sono presenti aromi (naturali?), o se sono presenti additivi e che tipo di additivi (conservanti?);

• in che quantità sono presenti i diversi nutrienti: dalla tabella nutrizionale vediamo il valore energetico dell’alimento, e dei vari nutrienti sia per 100 g che per porzione. Nel caso delle merendine un elevato tenore di zuccheri, grassi e grassi saturi è penalizzante sul giudizio finale. Al contrario, un buon contenuto di fibra, nel caso dei prodotti invernali, incide positivamente.

Un algoritmo mette insieme tutti questi aspetti, bilanciando gli elementi positivi e quelli negativi, restituendo un indice che rappresenta in modo sintetico la valutazione della composizione dell’alimento. Edo, una start up italiana, ha messo a punto l’algoritmo valutando i vari aspetti citati sulla base di studi scientifici, delle linee guida nazionali ed internazionali.