Governo Draghi, intergruppo agita riunione deputati Pd

(Adnkronos)

La questione dell’intergruppo Pd-M5S e Leu, nato ieri al Senato, torna anche nella discussione dell’assemblea dei deputati dem. Il modello di palazzo Madama non dovrebbe essere seguito a Montecitorio. A quanto viene riferito, la questione non sarebbe stata toccata dal capogruppo Graziano Delrio nell’intervento che ha aperto la riunione. “Delrio non ne ha parlato nell’introduzione”, si riferisce. Il tema però è stato evocato in diversi interventi e tra i più netti ci sarebbe stato quello di Andrea Romano, portavoce di Base Riformista.

La linea dell’esponente dell’area Guerini-Lotti è che il Pd non debba, in sintesi, ‘limitare’ i propri orizzonti e che anzi il governo Draghi può essere l’occasione per rilanciare la vocazione maggioritaria anche oltre i confini dell’alleanza con i 5 Stelle. Tra i critici anche Matteo Orfini: “Da Draghi un discorso ottimo che ci fa sentire a nostro agio. Non è il fallimento della politica, semmai di una linea politica che sarebbe assurdo rilanciare nella fase nuova” e quindi “evitiamo gli intergruppi, per coordinarsi quando serve basta il telefono….”, il senso dell’intervento di Orfini che ha chiuso invitando a riprendere il protagonismo del Pd in una fase nuova.

Il vicecapogruppo alla Camera, Michele Bordo, però dice all’Adnkronos che andranno trovate “modalità per coordinare il lavoro tra le forze della vecchia maggioranza” e aggiunge che “per il Pd il rafforzamento di questo asse politico è importante”. Nella dialettica sulle alleanze, si è inserito nella riunione dei deputati Pd anche il tema del ‘caso’ donne. A quanto si riferisce, sulla vicenda è intervenuta anche Laura Boldrini che ha chiesto un riequilibrio di genere nelle cariche apicali del gruppo.