Governo, l’economista Livolsi: “I mercati certificano importanza di Draghi”

Milano, 17 feb. (Labitalia)

“I mercati per così dire ‘certificano’ l’importanza di Draghi. Lo spread è ai livelli più bassi da inizio 2015 e i rendimenti dei titoli di Stato sono già da tempo sui minimi di sempre, con l’ultima asta decennale dei Btp che ha raggiunto il minimo storico dello 0,46. Dal 2011 al 2019 Draghi ha guidato la Bce durante la crisi del debito sovrano europeo, è stato l’artefice del quantitativo easing e la sua famosa frase ‘whatever it takes’ rappresenta la sua capacità di prendere decisioni autonome e di portarle avanti con successo”. Lo afferma in un’intervista all’Adnkronos/Labitalia Ubaldo Livolsi, economista, presidente della Livolsi & Partners, già ceo di Fininvest e che condusse la quotazione in borsa di Mediaset e Mediolanum. “Gli obiettivi principali del nuovo governo guidato da Mario Draghi – ricorda – sono: affrontare l’emergenza sanitaria e dettare la ripresa economica del Paese alla luce di quanto prevede il Green deal dell’Unione europea. In questo senso, sono state scelte due eccellenze mondiali molto note e di competenze riconosciute per condurre ministeri decisivi: Roberto Cingolani alla Transizione ecologica e Vittorio Colao alla Transizione digitale.

“Molto positiva – spiega – anche la scelta degli altri tecnici, in aggiunta alla riconfermata Luciana Lamorgese (Interno): Marta Cartabia (Giustizia), Daniele Franco (Economia), Patrizio Bianchi (Istruzione), Cristina Messa (Università), Enrico Giovannini (Infrastrutture e Trasporti), Roberto Garofoli (sottosegretario alla presidenza del Consiglio). Alcuni hanno espresso dubbi su Giancarlo Giorgetti, parlamentare di lungo corso della Lega, quale ministro allo Sviluppo economico. In realtà, sia come formazione (Giorgetti è laureato alla Bocconi) che come visione, Giorgetti e Draghi sono sulla stessa linea, si conoscono da lungo tempo e, credo, lavoreranno bene insieme”. “Draghi – spiega – dovrà impostare una pianificazione di medio periodo e avrà tempo fino ad aprile per presentare il piano dell’Italia. In un certo senso, e qui ha fatto bene l’Ue, dovrà seguire un percorso molto preciso. I fondi dovranno essere investiti almeno per il 37% in opzioni sostenibili e per il 20% nella digitalizzazione. Il Green deal europeo coinvolge tutti i comparti: trasporti, energia, edilizia, Ict e industrie di più settori, dall’acciaio al cemento dal tessile alla chimica, per citare le principali. Draghi riuscirà a realizzare il rilancio complessivo della nostra economia, se la farà crescere aumentando l’export e contemporaneamente i consumi attraverso l’innovazione e la digitalizzazione del sistema Paese”.

“Si pensi – fa notare – a settori come l’edilizia, ma anche all’ industria, che dovrà trasformare e digitalizzare i propri impianti produttivi convertendosi al cosiddetto 4.0. Si rifletta sulle infrastrutture strutturali come l’alta velocità, che dovrà essere diffusa in tutto il Paese, ma anche a quelle digitali per ridurre il digital divide, non più sostenibile nei tempi attuali”. “Il Recovery plan – sostiene – destina all’Italia 209 miliardi (82 a fondo perduto, 127 in crediti). Per essere ammessi al finanziamento, bisognerà ottenere giudizi positivi dall’Ue su punti precisi e imprescindibili: dalla pertinenza della richiesta al rafforzamento della crescita, dal rispetto dell’ambiente alla trasformazione digitale. Servirà garantire un impatto duraturo, costi ragionevoli e il monitoraggio sull’utilizzo degli investimenti e il controllo sui risultati. Soprattutto, sarà fondamentale anche conseguire il massimo della crescita per permettere l’equilibro di bilancio. Servirà una visione e una capacità di lavorare in sinergia, con obiettivi precisi, caratteristiche di cui il Draghi I è sicuramente dotato”.

“Il pil del nostro Paese – asserisce – è diminuito dell’8,9% nel 2020. Una condizione che ha toccato pesantemente i cittadini. Purtroppo, in modo disomogeneo: c’è chi si è impoverito, chi è diventato più ricco. Si potrebbe citare, per intenderci, la ‘regola’ del poeta romano Trilussa secondo cui la statistica è la scienza secondo la quale ‘se tu mangi due polli al giorno, e io nessuno, tu e io mangiamo in media un pollo a testa al giorno’. Sotto l’aspetto economico, il problema è anche che chi ha aumentato il proprio patrimonio, non investe. Si pensi ai 1.700 miliardi di risparmi sui conti correnti”. “Non solo: si calcola – osserva – che i fondi italiani ed esteri attraverso i patrimoni gestiti destinino ad investimenti in aziende italiane solo l’1%. I finanziamenti del Recovery sono così elevati che si potrà innalzare il livello competitivo complessivo dell’Italia. E’ fondamentale che tutta questa mole di denaro si traduca in fatti, come nello stile del nuovo presidente del Consiglio, che trasmettano un clima e aspettative di fiducia negli italiani“.

“Dalla fiducia – ribadisce Ubaldo Livolsi – trarranno giovamento anche i nostri campioni, le nostre aziende gioiello, che continuano, a dire il vero con una certa difficoltà in quanto zavorrate dallo Stato, a essere eccellenze competitive nel mondo e che sono oggetto di attrazione da parte di possibili acquirenti esteri. Gli imprenditori dovrebbero essere al centro della politica di Draghi. Le nuove tecnologie e la digitalizzazione dovranno soprattutto intervenire sulla giustizia, la scuola e la sanità, che hanno raggiunto ritardi che sono ormai intollerabili per la competitività del nostro Paese e sull’attrattività degli investimenti stranieri”.

“Bisognerebbe anche mantenere e sviluppare – auspica – alcune idee innovative del precedente governo. Penso alla proposta di Riccardo Fraccaro, sottosegretario alla presidenza del Consiglio del governo Conte II, del fondo sovrano strategico pubblico-privato per l’intervento nel capitale delle pmi, con il contributo di cassa depositi e prestiti. Un concetto da tempo da me sostenuto”.

“Come ho già proposto in più contesti – ricorda – riscontrando la sintonia di altri addetti ai lavori, penso a un fondo misto pubblico-privato con una ‘liquidation preference’ a vantaggio dei privati. Anche la governance, credo, debba essere a maggioranza del privato“.

“Penso – conclude Ubaldo Livolsi – ad altri strumenti di finanziamento innovativi per far sì che gli investimenti privati sostengano l’equity delle nostre aziende attraverso piattaforme di fintech che mettano a diretto contatto domanda e offerta di capitali e finanziamenti offrendo vantaggi non solo sui capital gain (vedi quanto già introdotto per i Pir), ma anche introducendo forme di tax credit per investimenti di medio/lungo periodo”.

Covid Italia oggi, 12.074 contagi e 369 morti: bollettino 17 febbraio

(Adnkronos)

Sono 12.074 i contagi da coronavirus in Italia oggi, 17 febbraio, secondo il bollettino della Protezione Civile pubblicato dal ministero della Salute. Da ieri sono stati registrati altri 369 morti che portano il totale a 94.540 dall’inizio dell’emergenza legata all’epidemia di covid-19.

I dati regione per regione

Toscana – Sono 773 i nuovi contagi da coronavirus in Toscana secondo il bollettino di oggi. Registrati inoltre altri 22 morti.

Valle d’Aosta – Sono 14 i nuovi contagi da Coronavirus in Valle d’Aosta secondo il bollettino di oggi, nessun morto registrato. E’ quanto emerge dall’aggiornamento sanitario emesso dalla Regione.

Abruzzo – Sono 438 i nuovi contagi da coronavirus in Abruzzo secondo il bollettino di oggi. Registrati inoltre altri 6 morti.

Basilicata – Sono 87 i nuovi casi positivi al Sars Cov2, di cui 83 riguardanti residenti, su un totale di 1.252 tamponi molecolari registrati ieri in Basilicata. Lo rende noto la task force regionale con il consueto bollettino in cui sono riportati pure cinque decessi, di cui quattro lucani (1 di Melfi, 1 di Muro Lucano, 2 di Potenza) e una persona della Puglia. I lucani guariti sono 85.

Campania – Sono 1.575 i nuovi contagi da coronavirus in Campania secondo il bollettino di oggi. Registrati inoltre altri 14 morti, 8 dei quali avvenuti nelle ultime 48 ore e 6 avvenuti in precedenza, ma registrati ieri.

Friuli Venezia Giulia – Sono 252 i nuovi contagi da coronavirus in Friuli Venezia Giulia secondo il bollettino di oggi. Registrati inoltre altri 7 morti. Su 7.563 tamponi molecolari effettuati in 24 ore, la percentuale di positività è del 3,33%.

Puglia – Sono 883 i contagi da coronavirus in Puglia oggi, 17 febbraio, secondo il bollettino della regione che segnala altri 17 morti. I nuovi casi positivi, su 10.374 test effettuati, secondo le ultime notizie sono 342 in provincia di Bari, 80 in provincia di Brindisi, 89 nella provincia Bat, 98 in provincia di Foggia, 72 in provincia di Lecce, 197 in provincia di Taranto, 3 residenti fuori regione, 2 casi di provincia di residenza non nota

Covid, “con plasma iperimmune -65% mortalità in Rsa”

(Adnkronos)

Virus eliminato nel 90% dei casi, mortalità ridotta del 65%, catena dei contagi frenata. L’Asst di Mantova annuncia i risultati dello studio ‘Rescue’ sul trattamento con plasma iperimmune dei pazienti Covid anziani residenti nelle Rsa. Il lavoro, condotto dai professionisti dell’Azienda socio sanitaria assistenziale in collaborazione con i colleghi delle residenze sanitarie assistenziali Green Park del Gruppo Mantova Salus (Gms), è stato pubblicato su ‘Mayo Clinic Proceedings: Innovations, Quality and Outcomes’ e presentato oggi alla stampa.

“Sono stati identificati 22 residenti con Covid-19 di grado moderato/severo – riferiscono dall’Asst – e sono stati trattati precocemente con unità di plasma iperimmune ad alto titolo. Il plasma si è dimostrato sicuro (non si sono riscontrate reazioni avverse) ed estremamente efficace. In circa il 90% dei casi ha eliminato il virus, bloccando la progressione della malattia e portando a un netto miglioramento clinico e dei parametri respiratori e di laboratorio. È stata registrata una riduzione della mortalità del 65% rispetto ai dati riportati nelle Rsa della Lombardia nello stesso periodo”.

“Sono estremamente orgoglioso e soddisfatto per la pubblicazione di questo studio – commenta Massimo Franchini, direttore del Servizio trasfusionale dell’Asst di Mantova e principal investigator della ricerca – che per la prima volta al mondo si è rivolto alla popolazione particolarmente fragile degli anziani residenti nelle Rsa con l’obiettivo di curare Covid-19 utilizzando il plasma iperimmune, una terapia fisiologica e priva di effetti collaterali. I risultati sono stati a dir poco sorprendenti: il plasma ha nettamente ridotto la mortalità per Covid-19 e ha inoltre bloccato la diffusione del virus all’interno delle strutture coinvolte, impedendo così al coronavirus di infettare altri residenti”.

“Desidero ringraziare i colleghi dell’Asst di Mantova – aggiunge Franchini – in particolare il direttore della Pneumologia Giuseppe De Donno che ha seguito la parte clinica dello studio, e tutti i professionisti di Green Park: questo studio è il frutto della grande collaborazione tra le due strutture sanitarie”.

“Abbiamo aderito con entusiasmo a questa iniziativa, dopo esserci confrontati con le famiglie e con gli ospiti interessati – dichiara il presidente di Gms, Guerrino Nicchio – La convinzione alla base di questa scelta è che ogni arma contro questo virus andasse studiata e approfondita, soprattutto se a beneficio degli anziani, che in questa pandemia sono stati tra i più colpiti. La collaborazione con l’Asst Poma ha dimostrato una volta in più come la sinergia tra pubblico e privato sia un valore aggiunto per la sanità”.

Governo Draghi, cambia il ‘board’ dell’esecutivo

Cambia la maggioranza, cambiano i ministri, cambia la comunicazione, cambiano le priorità. L’arrivo di Mario Draghi ha già portato una serie di novità al governo. Il prossimo cambiamento potrebbe riguardare la governance, il ‘board’ dell’esecutivo, coinvolgendo una delle maggiori caratteristiche del Conte II: i capi delegazione.

Al momento il meccanismo dei vertici tra i responsabili dei partiti di governo appare infatti in ‘stand by’. E, a sentire i vari azionisti di maggioranza, non sarebbe ancora arrivata una specifica sollecitazione in questo senso da palazzo Chigi. Un bel cambio rispetto alle riunioni del Conte II, quasi sempre fiume e in orari notturni, convocate per prendere decisioni praticamente su tutto: dalle leggi Finanziarie alle misure anti Covid, dalle zone gialle e rosse fino alle chiusure dei ristoranti e bar e i vaccini.

Solo Silvio Berlusconi, bruciando le tappe, ha indicato Maria Stella Gelmini come riferimento di FI al governo. Una decisione presa insieme ad una serie di mosse interne al partito. Poi si è fermato tutto. Dal Pd, in questo senso, ancora non si muove nulla. Nel Conte II è stato Dario Franceschini il capo delegazione. Adesso nel governo è anche entrato Andrea Orlando, che del Pd è vice segretario.

Stesso discorso per il M5S, dove il capo delegazione uscente Alfonso Bonafede non è più al governo. Anche tra i pentastellati, al momento, non pare in arrivo una indicazione formale di un capo delegazione. E anche dalla Lega su questo fronte non ci sono novità. Per Italia Viva, con l’uscita della capo delegazione Teresa Bellanova, resta la sola Elena Bonetti. Come per Leu, con il solo Roberto Speranza.

A questo proposito, una valutazione attraversa tutti i partiti della nuova maggioranza: la singolare natura dell’esecutivo, dove un pacchetto di ministri tecnici è stato inserito tra quelli politici, rende inapplicabile la formula dei capi delegazione per il governo Draghi.

Comunque sia, i cambiamenti portati dal nuovo inquilino di palazzo Chigi non dovrebbero mancare. Lo stesso Draghi ha dato delle indicazioni nel suo discorso sulla fiducia al Senato. Per esempio sul Pnnr, tema incandescente nel Conte II: “La governance è incardinata nel ministero dell’Economia e Finanza”. Un altra novità potrebbe arrivare sul Covid: per la lotta alla pandemia dovrebbe nascere una sorta di cabina di regia composta da un esponente per partito e guidata dallo stesso Draghi: o comunque, anche per ragioni legate alla sua stretta operatività, con un ruolo rilevante per il sottosegretario alla presidenza Roberto Garofoli.

Online a caccia di elettronica e abbigliamento, reail decolla

(Adnkronos)

Utenti online a caccia di elettronica e abbigliamento. L’ultimo trimestre dell’anno è il più importante per la categoria Retail, e questo si riflette infatti nei dati relativi alle abitudini degli utenti online per il 2020: nella più recente classifica Comscore delle prime 20 categorie di media più visitate, il Retail detiene la quinta posizione. Nel mese di novembre 2020, oltre 200 milioni di visitatori unici, ovvero l’85% della popolazione digitale della regione EU5, ha visitato un sito web o app mobile di retail.

Mentre puri player digitali come Amazon, eBay, Alibaba e Wish tendono a dominare le classifiche, anche i rivenditori fisici si stanno ritagliando una quota di mercato sempre più significativa. Esempi ne sono IKEA, Carrefour Group, Sainsbury’s e DSG retail e Otto Gruppe.

Un’analisi dettagliata del retail per categorie di prodotto mostra che l’elettronica di consumo e l’abbigliamento hanno attirato il maggior numero di visitatori a partire da novembre 2020. Anche l’arredamento per la casa ha conquistato una posizione molto alta in classifica.

Malattie rare, nuovo anticorpo efficace su gastrite e duodenite eosinofila

Roma, 17 feb. (Adnkronos Salute)

Si chiama AK002 (lirentelimab) il nuovo anticorpo monoclonale che può rivelarsi utile per la gastrite e la duodenite eosinofila, condizioni cliniche rare ma sempre più di frequente riscontro. A rivelarlo uno studio multicentrico americano guidato dal ricercatore Evan S. Dellon, professore della divisione di gastroenterologia ed epatologia della Scuola di Medicina dell’Università della Carolina del Nord pubblicato sul New England Journal of Medicine.

Lo studio – il primo randomizzato in pazienti con gastrite e duodenite eosinofila, condizioni ancora poco studiate e per le quali c’è un urgente bisogno di trattamenti efficaci – ha raggiunto la fase II e mostra che un nuovo anticorpo monoclonale può andare a colpire il recettore siglec-8, specifico per ridurre il numero e l’attività di eosinofili e mastociti, principali mediatori delle manifestazioni cliniche e delle complicanze legate a queste patologie. Dei 65 pazienti randomizzati, 43 hanno ricevuto AK002 e 22 hanno assunto placebo. Il farmaco ha permesso di ottenere una riduzione media della conta degli eosinofili gastrointestinali del’86%, rispetto al 9% registrato nel gruppo placebo. Inoltre, una risposta clinica si è verificata nel 63% dei pazienti che hanno ricevuto AK002 e nel 5% dei pazienti che hanno ricevuto il placebo. In sostanza i pazienti non solo hanno avuto riduzioni importanti nella conta degli eosinofili nei tessuti, ma hanno anche avuto un sostanziale miglioramento dei sintomi rispetto al placebo.

“Attualmente non esistono cure per questi disturbi, se non il cortisone, da assumersi qualora la sintomatologia abbia un carattere di severità tale da richiederla. Ricordo infatti – spiega Edoardo Savarino, membro del Comitato Direttivo della Società italiana di Gastroenterologia ed endoscopia digestiva (Sige) e professore associato dell’università di Padova – che il cortisone è sicuramente un farmaco efficace, ma se assunto in cronico o per lungo termine è responsabile di rilevanti effetti collaterali che possono anche compromettere l’aspettativa di vita, oltre alla sua qualità. Altre strategie terapeutiche includono l’utilizzo di farmaci biologici (vedolizumab), anti-asmatici (anti-leucotrienici), immunosoppressori (Azatioprina), e diete varie la cui efficacia è variabile e scarsamente supportata dalla letteratura scientifica”.

Gastrite e duodenite eosinofila sono malattie rare, gastrointestinali e benigne caratterizzate dalla presenza di sintomi gastrointestinali non specifici, associati ad un’infiltrazione eosinofila del tubo digerente, che può coinvolgere diversi segmenti e strati all’interno della parete gastrointestinale. I pazienti affetti da queste malattie presentano dei livello troppo elevati di eosinofili e mastociti, cellule che servono il sistema immunitario, e sono presenti anche a livello della parete gastrica e duodenale. Si tratta di condizioni molto spesso sotto diagnosticate ma che non andrebbero assolutamente sottovalutate. I sintomi della gastrite e della duodenite eosinofile possono essere la nausea, dolori addominali di tipo cronico, gonfiore addominale, vomito, diarrea e perdita di appetito. L’infiltrazione eosinofila di stomaco e duodeno, di lieve entità, è presente anche in altre patologie molto frequenti quali la dispepsia funzionale. Queste malattie comportano una riduzione notevole della qualità di vita e un eccesso di ospedalizzazione e di medicalizzazione.

“Siamo entusiasti che la ricerca stia mettendo la lente di ingrandimento sulle patologie gastrointestinali eosinofile – spiega Roberta Giodice, presidente Eseo Italia -. A causa della loro rarità esse sono difficili da diagnosticare e prive di terapie specifiche. I malati convivono con la sofferenza della patologia, con l’incertezza dovuta a terapie non risolutive, con la frustrazione nel dover constatare che spesso tutti i sacrifici, attuati per testare i tentativi delle procedure cliniche, non portano ai risultati sperati. Ringraziamo gli esperti che con il loro impegno ed i loro studi ci permettono di alimentare la speranza, motore che accende volontà e impegno e ci permette di costruire le fondamenta della resilienza. Essa è fondamentale per convivere con la patologia e potersi proiettare verso il futuro con un atteggiamento positivo ed intraprendente nell’attesa che si trovi una terapia efficace e senza troppe controindicazioni”.

Non è stato ancora chiarito cosa inneschi le malattie, ma si attribuisce un ruolo importante a una reattività allergica, anche perché il 45-63% delle persone con gastroenterite eosinofila ha una storia pregressa di asma, rinite o eczema allergici o di allergie agli alimenti. “L’efficacia di AK002 sia su eosinofili che su mastociti dimostrata in questo trial randomizzato controllato – conclude Savarino – rendono questo farmaco un potenziale candidato terapeutico per la gastrite eosinofila, la duodenite e l’esofagite eosinofila, ma soprattutto per una varietà di patologie allergiche e condizioni infiammatorie, in cui gli eosinofili e la mast cellule svolgono un ruolo patogenetico e clinico rilevante.”

Covid Valle d’Aosta, 14 nuovi contagi e nessun morto: bollettino

Torino, 17 feb.- (Adnkronos)

Sono 14 i nuovi contagi da Coronavirus in Valle d’Aosta secondo il bollettino di oggi, nessun morto registrato. E’ quanto emerge dall’aggiornamento sanitario emesso dalla Regione. Da inizio pandemia sono 7936 le persone contagiate dal Coronavirus, i casi positivi attuali sono 131, cinque più di ieri, di cui otto ricoverati in ospedale, due in terapia intensiva e 121 in isolamento domiciliare. I guariti sono saliti a 7392, + 9 rispetto a ieri, il totale dei tamponi effettuati fino ad oggi è di 74.548 +322 rispetto a ieri di cui 2447 processati con test antigienico rapido. I decessi da inizio pandemia sono 413.

Su Rai1 ‘Le indagini di Lolita Lobosco’

Roma, 17 feb. (Adnkronos)

Quattro prime serate su Rai1 con Luisa Ranieri nei panni del vicequestore protagonista della nuova serie giallo-rosa “Le indagini di Lolita Lobosco”, firmata dal regista Luca Miniero e liberamente tratta dai romanzi di Gabriella Genisi (editi da Sonzogno e Marsilio Editori). Una produzione Bibi Film Tv e Zocotoco in collaborazione con Rai Fiction, prodotta da Angelo Barbagallo e Luca Zingaretti, in onda in prima visione da domenica 21 febbraio.

Intuito, determinazione, coraggio, ma anche fascino, femminilità e una sana malizia. Single e poliziotta di razza, Lolita dopo alcuni anni trascorsi al Nord è tornata a Bari, la sua città natale. Con l’incarico di vicequestore viene messa a capo di una squadra di soli uomini, una sfida che la vedrà impegnata non solo nel gestire indagini complesse e omicidi, ma anche i tanti pregiudizi e stereotipi sul lavoro e nella vita privata. Firmano soggetto di puntata e sceneggiatura Massimo Gaudioso, Daniela Gambaro e Massimo Reale.

Lolita è una donna del Sud, mediterranea, vivace, empatica e single in carriera; vicequestore del commissariato di polizia a Bari, sua città natale dov’è appena tornata dopo un lungo periodo di lavoro nel Nord Italia. A capo di una squadra di soli uomini, per essere autorevole Lolita non ha bisogno di castigare la sua innata sensualità. In un mondo ostinatamente governato dai maschi come quello dell’investigazione e della giustizia, Lolita sceglie di rimanere se stessa, un prezioso mix di esplosiva bellezza e un pizzico di malizia che le permette non solo di affermarsi sui colleghi uomini, ma anche di combattere il pregiudizio di alcune donne. Lolita però, nonostante sprigioni fascino e bellezza, non ha mai avuto una storia importante. Trova sempre delle scuse per non impegnarsi: il lavoro, il poco tempo, il suo ruolo, i difetti del partner, il desiderio di indipendenza. È di natura passionale, ma c’è qualcosa che la blocca, qualcosa che ha a che fare con il suo passato famigliare.

Se nella sfera pubblica è affiancata dai devoti e anche un po’ innamorati attendenti Forte ed Esposito, il suo mondo privato è tutto al femminile: la madre Nunzia e la sorella Carmela con le quali ha un rapporto spinoso, ma ugualmente affettuoso, e l’amica magistrato Marietta, sposata e madre, ma segretamente invischiata in amorazzi e avventure extraconiugali. È proprio Marietta a presentarle Danilo, un bellissimo giornalista quasi trentenne. Malgrado le profonde resistenze della donna, vista soprattutto la differenza d’età, tra i due nasce un’appassionata liaison, che farà interrogare Lolita su cosa significhi, per una professionista come lei, mettersi in gioco nella vita senza vergognarsi dell’amore.

Dai romanzi di Gabriella Genisi, una moderna declinazione al femminile del giallo all’italiana ibridato con la commedia rosa.

NOTE DI REGIA

Sono passati più di cinquanta anni da quando la prima donna è entrata in polizia. Ne è passata di acqua sotto i ponti per arrivare a Lolita. Una poliziotta diversa, questo è sicuro, bella, competente e piena di uomini anche se non è mai l’uomo giusto. Il racconto di una donna fragile con un linguaggio di ripresa più vicino al thriller o al giallo che ai colori della commedia. Realismo nelle inquadrature e attenzione alla messa in scena al servizio del personaggio, sia nella fase di indagine che nella vita familiare. Non manca, ovvio, il divertimento soprattutto grazie agli attori che circondano la protagonista.

Il casting che si compone intorno alla bravissima Luisa Ranieri infatti pone la stessa attenzione a tutti i ruoli, anche a quelli di una sola posa.

È il miglior modo per contribuire a pennellare quell’affresco della provincia barese che Gabriella Genisi, la scrittrice, ha creato con profondità grazie alla chiave di lettura del giallo, ma non senza spruzzate di rosa.

Tutte le componenti del racconto si pongono così al servizio di questo dipinto ironico della realtà meridionale per rispettarne l’anima variopinta.

Perché il sud è proprio come Lolita, 999 colori più uno: il giallo.

PRIMO EPISODIO – LA CIRCONFERENZA DELLE ARANCE

Quando il vicequestore Lolita Lobosco viene trasferita da Legnano a Bari, sua città natale, tutto si aspetta tranne che di vedersi comparire davanti, per giunta ammanettato, Stefano Morelli, dentista incensurato e suo primo grande amore adolescenziale. L’uomo è accusato dell’infamante crimine di abuso sessuale nei confronti della sua assistente, Angela Capua, che, non dopo indecisioni e paure, si è decisa a denunciarlo.

Combattuta tra il ruolo che ricopre e il sentimento che la lega a Stefano, Lolita si convince, a dispetto dell’evidenza degli indizi, della sua innocenza: anche se lo ritiene bugiardo e infedele, lo considera incapace di un gesto di tale gravità.

Sacrificando alle indagini le ferie natalizie e tutta la turbinosa vita familiare fatta di pranzi in famiglia e giochi con i nipoti, Lolita cerca quindi di scagionare Stefano, e grazie al suo acume investigativo il caso sembra prendere la giusta piega. Stanno finalmente emergendo elementi che confermano le dichiarazioni di Stefano, quando, sulla spiaggia, viene rinvenuto il cadavere della povera Angela Capua e purtroppo Stefano non ha alcun alibi per l’orario in cui è avvenuto il delitto.

SECONDO EPISODIO – SOLO PER I MIEI OCCHI

Lolita non fa in tempo a varcare la soglia della questura che viene coinvolta nelle indagini sull’omicidio di una donna bellissima scomparsa da casa da più di una settimana: Bianca Empoli.

La donna è un’affermata musicista, una suonatrice d’arpa che all’insaputa del marito, Vito Loconsole, ha affittato un appartamento per studiare e preparare i propri concerti da solista. Ed è proprio lì che il suo cadavere è stato ritrovato dai vicini di casa.

Sembrerebbe un’ordinaria storia di tradimento, culminata con l’omicidio della moglie da parte del marito geloso, ma Vito Loconsole ha un alibi di ferro ed è sicuramente estraneo all’omicidio: la sua unica colpa è di aver trascurato Bianca per dedicarsi alla sua professione di antiquario.

Così Lolita, cercando con determinazione il colpevole, si trova a scavare nella vita di Bianca, sua coetanea, e a confrontarsi con le scelte inusuali della donna. La sua morte le appare l’amaro epilogo di una vita tanto premiata dal successo quanto segnata dalla solitudine.

E la scoperta della verità sarà ancora più amara per la nostra bellissima poliziotta.

TERZO EPISODIO – SPAGHETTI ALL’ASSASSINA

Lolita, quel ristorante a pochi metri da casa sua, neanche lo conosce.

È mattina presto quando, richiamata dalle grida allarmate dei passanti, si precipita in strada in vestaglia. Qualcuno deve essersi sentito male nel locale dove si servono i rinomati “Spaghetti all’Assassina”.

Rinomati per gli altri, ma sconosciuti per lei, che nulla sa delle lunghe liste di prenotazioni che scandiscono gli ingressi al ristorante dove lo chef Geppino Schirone, detto Pap’russ, ha fatto di quella ricetta assai piccante il suo cavallo di battaglia.

Così, in vestaglia e ciabattine, Lolita rinviene il cadavere del cuoco, sicuramente assassinato. Un nuovo caso di omicidio che pare senza colpevoli, e che la priverà della sapida esperienza di poter assaggiare la celebre ricetta dalle mani del suo inventore.

Una brutta vicenda quella che ruota intorno alla morte di Geppino Schirone, che si rivela essere un personaggio pieno di ombre e di ambiguità. Insomma il tipo di persona che Lolita vedrebbe volentieri dietro le sbarre ma che in questa indagine è in credito con la giustizia.

QUARTO EPISODIO – GIOCO PERICOLOSO

Le rimpatriate con i vecchi compagni di scuola sono di una noia mortale. Per questo motivo Lolita, scortata da Antonio Forte, suo ex compagno di banco e oggi suo collaboratore in Polizia, partecipa malvolentieri alla tradizionale abbuffata che la sua vecchia classe di liceo organizza da anni alla trattoria “da Salvatore”.

Durante la cena Lolita parla a lungo con Vittorio Lamuraglia, un suo ex compagno di scuola che si occupa di pubbliche relazioni ed è appena rientrato dagli Stati Uniti. Vittorio, precocemente invecchiato, si prodiga in complimenti verso la bella poliziotta e fa innervosire non poco il gelosissimo Antonio.

La mattina dopo Lolita viene svegliata dall’inspiegabile e tragica notizia della morte di Vittorio. Dalla prima ricostruzione dei fatti emerge l’ipotesi che l’ex compagno di scuola si sarebbe ucciso gettandosi da un terrapieno solo poche decine di minuti dopo aver salutato Lolita e Forte.

Questa versione dell’accaduto non soddisfa l’acume investigativo di Lolita, che decide di approfondire le indagini sul caso, già destinato all’archiviazione dal Pubblico Ministero.

Con determinazione e testardaggine Lolita riesce così a fare luce non soltanto sulla misteriosa fine di Vittorio ma su un più vasto e complesso scenario, dove fiumi di denaro, corruzione e morte la fanno da padroni.

Covid Campania, 1.575 nuovi contagi e 14 morti: bollettino

Napoli, 17 feb. (Adnkronos)

Sono 1.575 i nuovi contagi da coronavirus in Campania secondo il bollettino di oggi. Registrati inoltre altri 14 morti, 8 dei quali avvenuti nelle ultime 48 ore e 6 avvenuti in precedenza, ma registrati ieri.

Dei 1.575 nuovi positivi, 52 sono risultati sintomatici. I tamponi del giorno sono 20.469 (di cui 2.427 antigenici). Il totale dei casi positivi al coronavirus in Campania dall’inizio dell’emergenza è 246.592 (di cui 3.387 antigenici), i tamponi complessivamente esaminati 2.714.018 (di cui 69.674 antigenici). Il totale dei morti in Campania dall’inizio della pandemia da Covid-19 è 4.053. Sono 862 i nuovi guariti: il totale dei guariti è 172.860. In Campania sono 107 i pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva, 1.301 i pazienti Covid ricoverati in reparti di degenza.

Covid Gaza, arrivati i primi vaccini: 2.000 dosi di Sputnik V

(Adnkronos)

Sono duemila le dosi del vaccino russo Sputnik V arrivate nella Striscia di Gaza, dove vivono circa due milioni di persone. Lo riporta l’agenzia palestinese Wafa dopo le notizie di questa mattina dei media israeliani sulla prima fornitura di vaccini per l’enclave palestinese. Le dosi, donate dalla Russia, saranno sufficienti per vaccinare mille persone. Sono state trasferite dall’Autorità palestinese in Cisgiordania alla Striscia di Gaza dopo il via libera arrivato da Israele.

Una luce verde che secondo Majdi Dhair, funzionario del ministero della Sanità di Gaza controllato da Hamas, sarebbe stato reso possibile da pressioni internazionali su Israele, soprattutto – secondo le dichiarazioni riportate dall’agenzia Dpa – da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità. I palestinesi avevano inizialmente accusato Israele di bloccare il trasferimento dei vaccini a Gaza.