Le banche spingono il listino di Piazza Affari  

Nuova seduta con il segno più per il paniere principale di Piazza Affari, che oggi ha terminato in dello 0,82% a 22.128,24 punti. Il day-after la riunione della Federal Reserve, che come da copione ha ridotto il costo del denaro di 25 punti base all’1,75-2%, lo spread con i titoli tedeschi ha segnato un lieve rialzo (+0,72%) a 139,8 punti base. A livello di singole performance, UniCredit ha terminato con un +2,27% ed Intesa Sanpaolo ha chiuso in aumento dell’1,79%. (in collaborazione con money.it)

Piazza Affari in rialzo: la BCE fa crollare lo spread BTp-Bund  

Seduta positiva per il FTSE Mib (+0,88%, 22.083,17 punti), che chiude una giornata caratterizzata dagli acquisti. A beneficiare le quotazioni del principale listino italiano è stato il tanto atteso meeting della BCE, la quale ha svelato il nuovo pacchetto di stimoli per contrastare il rallentamento economico nel Vecchio Continente. Spread BTP-Bund in caduta libera, a 137,15 punti base.

Piazza Affari ancora in rialzo, spread a 151 pb  

Chiusura con un rialzo di un punto percentuale tondo per il Ftse Mib a 21.955,07 punti. Passato l’entusiasmo per il nuovo esecutivo, gli acquisti sono stati favoriti dalla ripresa delle trattative tra Stati Uniti e Cina. Poco mosso lo spread a 151 punti base.

In collaborazione con Money.it

Borsa Milano tonica, decennali sotto quota 1%  

Il mandato esplorativo assegnato dal Quirinale a Giuseppe Conte spinge il listino di Piazza affari, in rialzo dell’1,94% a 21.398,17 punti. Nuovo minimo storico per il rendimento dei Btp e spread in calo a 170,9 punti base. Tra le banche brilla Mps (+13,14%) mentre nel comparto industriale la promozione di Goldman Sachs ha permesso a Prysmian di chiudere con un +4,61%. (in collaborazione con money.it)

Borsa: Piazza Affari mostra i muscoli, spread scende a 182 pb  

L’ipotesi di un Conte-bis spinge Piazza Affari

Pubblicato il: 27/08/2019 18:12

L’ipotesi di un Conte-bis favorisce gli acquisti sul listino di Piazza Affari e spinge lo spread a livelli che non si vedevano dal maggio 2018. In un contesto già positivo in scia dell’allentamento delle tensioni commerciai, il listino milanese ha capitalizzato l’ipotesi, che con il passare delle ore diventa sempre più probabile, di un nuovo incarico a Giuseppe Conte. L’ipotesi è avallata anche dal presidente Trump che, su Twitter, ha detto che Conte “ha rappresentato l’Italia in maniera forte al G7”. “Ama tanto il suo Paese –continua il Potus- e lavora bene con gli Stati Uniti. È un uomo pieno di talento che spero resti primo ministro”.

In questo contesto il listino di Piazza Affari ha terminato la seduta a 20.991,30 punti, +1,52% sul dato precedente, mentre il differenziale di rendimento Italia-Germania, il famigerato spread, ha segnato un rosso di oltre 9 punti percentuali a 182 punti base. Per il dato si tratta del livello più basso da oltre un anno.

Fatta eccezione per il -0,12% di Moncler, per il -0,43% di Azimut e per il -1,38% registrato dalle azioni Juventus, segno più per tutti i titoli del Ftse Mib. Acquisti generalizzati sul comparto bancario (+1,35% di UniCredit, +0,42% di Intesa Sanpaolo, +3,29% di Banco BPM e +4,53% di BPER) e sui titoli del comparto auto (+1,33% di FCA, +2,98% di Ferrari e +2,24% di Pirelli).

Nel comparto petrolifero, +0,64% di Eni che, tramite la consociata NAOC (Eni 20%, operatore, NNPC 60%, Oando 20%), ha effettuato una scoperta a gas e condensati nelle sequenze geologiche profonde dei campi di Obiafu-Obrikom, nell’onshore del delta del Niger. La notizia fa il paio con l’aggiudicazione, annunciata ieri, del blocco esplorativo di West Granal, nelle acque profonde del bacino di Kutei, in Indonesia. Oggi Banca Akros ha confermato la valutazione “acquistare” sul titolo e il prezzo obiettivo a 18,5 euro. Valutazione “buy” anche per Banca IMI, che valuta le azioni 20,3 euro. I due target price incorporano rispettivamente un premio di quasi 40 e di oltre 50 punti percentuali.

Incremento più consistente per Saipem (+2,55%) che ha capitalizzato gli acquisti con cui è stata accolta la notizia che TechnipFMC scinderà la parte engineering e da quella che si occupa di costruzioni.

Sopra la parità anche il Brent (+0,12% a 58,19$/barile) mentre sul mercato valutario per acquistare un euro sono necessari 1,1088 dollari, -0,1% rispetto al dato precedente. (in collaborazione con money.it)

Borsa: Trump spinge i mercati, Milano sale dell’1%  

Piazza Affari inizia l’ottava con il segno più

(Fotogramma)

Pubblicato il: 26/08/2019 18:11

Da quando è presidente, Trump ha da sempre ricoperto il ruolo di market mover. E la seduta di oggi, se mai ce ne fosse bisogno, è lì a confermarlo. Dopo la debolezza iniziale legata all’inasprimento delle tensioni sull’asse Pechino-Washington, i listini europei hanno ripreso a correre in scia del nuovo riavvicinamento tra le prime due economie mondiali.

Dopo i dazi cinesi su 75 miliardi di “made in Usa” e la minaccia statunitense di un inasprimento delle tariffe, oggi l’inquilino della Casa Bianca ha rassicurato i mercati su un imminente ripresa delle trattative con le autorità cinesi. “La Cina ha contattato la scorsa notte i nostri negoziatori per il commercio e ha chiesto di tornare al tavolo delle trattative, cosa che faremo. Penso che vogliano fare qualcosa”, ha detto il presidente statunitense. “Capiscono che questa è la cosa giusta da fare e ho grande rispetto per questo”.

A livello di singoli listini, una delle performance migliori in Europa è stata registrata da Piazza Affari, dove il Ftse Mib ha terminato in rialzo dello 0,99% a 20.676,83 punti. Oltre che dalle questioni commerciali, l’attenzione degli operatori a Piazza Affari è catalizzata dall’evolversi della crisi di governo. Domani alle 16 è previsto l’avvio delle consultazioni mentre per dopodomani è in calendario l’incontro del presidente della Repubblica Sergio Mattarella con i gruppi parlamentari del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle. In attesa di novità, lo spread in avvio di settimana si è confermato a 200,2 punti, +0,15% rispetto al dato precedente.

La tenuta differenziale di rendimento Italia-Germania ha spinto il comparto bancario, all’interno del quale UniCredit ha terminato in rialzo dell’1,45%, Intesa Sanpaolo ha segnato un +1,93% e Banco BPM ha chiuso con un +1,44%.

Denaro anche su Enel (+1,72%), che ha annunciato di aver avviato la costruzione dell’impianto solare più grande del Cile. Anche grazie a un +7,5% negli ultimi tre mesi, le azioni del colosso energetico guidato da Francesco Starace rispetto a un anno fa valgono il 41,8% in più.

Fuori dal listino principale segnaliamo il +1,4% di Mediaset nel giorno in cui Vivendi ha presentato ricorso per preservare il suo diritto a partecipare ed a votare nel corso della prossima assemblea. “Vivendi –si legge in una nota della media company francese- ha presentato una richiesta al Tribunale di Milano diretta ad ottenere un provvedimento urgente idoneo a tutelare il diritto di partecipare e votare, con le azioni a lei intestate (pari al 9,99% dei diritti di voto), all’assemblea straordinaria degli azionisti di Mediaset del 4 settembre 2019”. Vivendi ha detto “di voler votare contro la proposta di fusione di Mediaset con Media for Europe (MFE)”. Il no all’operazione è dovuto alla valutazione dei diritti “che sarebbero riconosciuti, o negati, agli azionisti di minoranza, e a Vivendi in particolare, dal proposto statuto di MFE”. (in collaborazione con money.it)

Piazza Affari chiude negativa, pesano le tensioni commerciali  

Seduta sotto la parità per il FTSE Mib (-1,65%, 20.4723,86 punti) su cui pesa il riaccendersi delle tensioni commerciali tra Usa e Cina. Nel primo pomeriggio, il Dragone ha annunciato che imporrà dazi 75 miliardi di dollari di beni statunitensi. Alle 16:00 poi, il discorso di Powsuell ha fatto tornare la serenità sui mercati, che hanno stornato nuovamente dopo i tweet del Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. (in collaborazione con money.it)

Mercoledì nero per Piazza Affari, si teme una recessione  

Giornata da dimenticare per il FTSE Mib (-2,53%, 20.020,28 punti), maglia nera d’Europa. A pesare sulle quotazioni del principale paniere milanese è stato lo sfociare dei timori per una nuova recessione, spuntati dapprima con il dato negativo sul Pil tedesco, e poi con l’inversione della curva dei tassi americana prima volta dal 2007. Il calo dello spread tra BTp e Bund a 215,41 punti base non favorisce i bancari, che hanno chiuso in profondo rosso (in collaborazione con money.it).

Borsa: FTSE Mib in rialzo, si allentano le tensioni tra Usa e Cina  

Borsa, FTSE Mib in rialzo, si allentano le tensioni tra Usa e Cina

(Foto Afp)

Pubblicato il: 13/08/2019 17:53

Seduta all’insegna dei rialzi per il FTSE Mib (+1,36%, 20.539,43 punti), che chiude in territorio positivo una sessione partita all’insegna delle vendite. A sostenere i prezzi delle quotate sul principale listino milanese sono principalmente due fattori: il primo interno all’Italia, e relativo all’allontanarsi dei timori per le elezioni anticipate. L’attuale Vicepremier, Matteo Salvini, non avrebbe ancora i numeri necessari per presentare la mozione di sfiducia nella giornata di oggi. In questo quadro, le indiscrezioni parlano di accordi tra M5S e PD per formare una nuova maggioranza. Bene il comparto bancario, con Banco BPM top performer dell’indice (+3,98%, 1,6855 euro), seguita da UBI Banca (+3,89%, 2,164 euro), e Unicredit (+3,05%, 9,547 euro). Il settore beneficia dell’abbassamento dello spread BTp-Bund rientrato verso i 222,31 punti base (-2,95%).

L’altro elemento che ha rasserenato gli animi degli operatori, i quali sono tornati ad acquistare azioni, è stata una telefonata tra il Vicepremier cinese, Liu He, Robert Lighthizer, delegato della Casa Bianca al commercio e il segretario al Tesoro Usa Steve Mnuchin. Stando all’agenzia di stampa del Dragone, Xinhua, le parti avrebbero deciso di riparlarsi (sempre per via telefonica) nei prossimi giorni. Oltre a questo, l’Amministrazione a stelle e strisce ha deciso di far slittare al 15 dicembre 2019 l’applicazione dei dazi del 10% su alcuni prodotti hi-tech, inizialmente previsti per il prossimo 1 settembre. Questo ha beneficiato in particolar modo STM (+3,18%, 16,205 euro) che vola sulla scia del rally di Apple.

Segno positivo Saipem (+2,75%, 4,11 euro), Eni (+1,90%, 13,42 euro) e Tenaris (+1,65%, 9,954 euro), che beneficiano dell’ascesa del petrolio WTI (+3,84%, 57,04 dollari al barile).

Pochi segni i segni meno all’interno del FTSE Mib, a tal proposito si segnalano in particolare Campari (-1,67%, 7,925 euro), Telecom Italia (-1,16%, 0,4509 euro) e Recordati (-0,87%, 38,52 euro).

Sul fronte valutario, perde terreno l’euro-dollaro, che si attesta a 1,1190 (-0,19%) sulla base degli ottimi dati sull’inflazione statunitense. Con il dato “core” annualizzato al 2,2% (massimi del 2019), si allontanano le speranze di Trump per una serie di tagli del costo del denaro da parte della Fed. (in collaborazione con money.it)