Banca Ifis raggiunge target previsti per 2020, nei 9 mesi utile 52,3 mln 

Banca Ifis raggiunge target previsti per 2020, nei 9 mesi utile 52,3 mln

Pubblicato il: 05/11/2020 12:48

Banca Ifis ha chiuso i primi nove mesi del 2020 con un utile di 52,3 milioni di euro, “raggiungendo le guidance definite per l’anno in corso”, spiega la banca. Il risultato netto è in calo del 37% circa rispetto all’utile di 83,9 milioni registrato nei primi nove mesi del 2019.

Tutti i trimestri sono stati profittevoli nonostante rettifiche e svalutazioni riconducibili alla situazione legata alla pandemia di Covid-19 per circa 47,9 milioni di euro nei primi nove mesi dell’anno. “Quando il contesto macroeconomico si sarà stabilizzato, presenteremo al mercato il nuovo Piano Industriale volto alla crescita sostenibile del gruppo”, annuncia Luciano Colombini, amministratore delegato della banca. “I risultati dei primi nove mesi del 2020 hanno confermato la capacità di resilienza della banca anche in momenti di grande difficoltà”, aggiunge. La raccolta complessiva è in crescita dell’8,1%: oltre 9,1 miliardi di euro.

Nei nove mesi, il margine di interesse si attesta a circa 260 mln (-19%) e si rafforza la posizione patrimoniale con Cet1 all’11,69%, in rialzo di 73 punti base rispetto al 31 dicembre 2019. Per il 2020, Banca Ifis prevede un utile nella parte alta della guidance 2020 (tra 50 e 65 milioni di euro) comunicata lo scorso 6 agosto. Nel periodo gennaio-ottobre, sono stati acquisiti 1,7 mld di npl.

Borsa: Milano ancora in rosso, pesano le banche 

Borsa Milano ancora in rosso, pesano le banche

(Fotogramma-Ipa)

Pubblicato il: 27/10/2020 18:29

Nuova seduta all’insegna della debolezza per le borse europee, sempre alle prese con la pandemia e con le conseguenze economiche delle misure di contenimento. A livello settoriale, perdite particolarmente forti sono state registrate tra i titoli del comparto energetico, tra quelli legati alle risorse di base e nel comparto automotive.

Sul Ftse Mib, che ha terminato in rosso dell’1,53% a 18.654,95 punti, spicca la debolezza di un comparto bancario che non è stato in grado di capitalizzare le indicazioni arrivate dai numeri trimestrali migliori delle stime di Santander e Hsbc. Come nel caso di Barclays, gli accantonamenti per fronteggiare il Covid sono risultati inferiori alle stime, spingendo l’ottimismo sull’impatto della pandemia.

Sul listino milanese, Unicredit ha terminato con un -3,94%, Intesa Sanpaolo ha chiuso con un 2,38%, BPER ha segnato un -6,25% e Mediobanca, nel giorno dei conti, è scesa del 2,63%.

Nel primo trimestre dell’esercizio 20/21, Piazzetta Cuccia ha registrato un utile netto di 200 milioni di euro, -26,1% rispetto a 12 mesi prima a causa del minore apporto da parte di Assicurazioni Generali (45 milioni contro 135,5 milioni lo scorso anno e 54,8 milioni nell’ultimo trimestre), impattato da componenti non ricorrenti. Il titolo del Leone di Trieste ha terminato in rosso del -2,02%.

Giornata decisamente negativa anche per il comparto industriale con il -4,2% di Leonardo, il -4,51% di Pirelli ed il -2,36% di Prysmian.

La pubblicazione dei conti ha permesso a Campari di chiudere con un +1,7%. I primi nove mesi dell’anno si sono chiusi con un utile lordo di 190,2 milioni, -22,4% rispetto al pari periodo 2019, ed un fatturato poco mosso a 1,28 miliardi (-1,6%). Tenendo in conto solo il terzo trimestre, l’utile lordo si è attestato a 88,7 milioni (-3,1%) ed il fatturato ha segnato un +12,8%.

Sul mercato obbligazionario, lo spread tra i Btp a 10 anni ed i titoli tedeschi di pari scadenza ha fatto segnare un rialzo di un punto percentuale a 131 punti base. (in collaborazione con money.it)

Borsa: Milano inizia l’ottava con il segno meno, Fca in controtendenza 

Milano inizia l’ottava con il segno meno, Fca in controtendenza

(Foto Afp)

Pubblicato il: 26/10/2020 18:22

Avvio di settimana negativo per le borse europee, alle prese con il nuovo balzo dei contagi e con le conseguenti misure restrittive. In questo contesto, il nostro Ftse Mib, che ha terminato a 18.945,14 punti (-1,76%), non ha potuto capitalizzare la decisione annunciata venerdì sera da S&P che, nel confermare la valutazione sul merito di credito italiano, ha alzato l’outlook da “negativo” a “stabile”. La notizia ha invece spinto al ribasso lo spread con i titoli “made in Germany”, sceso del 4% a 129 punti base.

Tra le poche performance positive sul paniere delle blue chip spicca il +0,72% di Fiat Chrysler. A spingere gli acquisti sulle azioni della casa italo-statunitense sono state le indiscrezioni su un presunto via libera delle autorità europee al matrimonio con PSA, destinato a far nascere il quarto costruttore di auto a livello globale.

Nel comparto bancario si segnala il -1,73% di Banco BPM, il -2,19% di Intesa Sanpaolo ed il -1% tondo di BPER. L’aumento di capitale finalizzato all’acquisizione degli sportelli di Ubi Banca si è chiuso con sottoscrizioni al 99,2 per cento.

In rosso anche UniCredit, che oggi ha presentato i consueti dati di consenso per il terzo trimestre. Secondo le stime, tra luglio e settembre il margine di intermediazione dovrebbe essersi attestato a 4,2 miliardi, l’utile ante imposte a 380 milioni e l’utile netto a 300 milioni di euro. Le azioni dell’istituto di Piazza Gae Aulenti hanno terminato la seduta con un -1,4%.

Nel comparto assicurativo, Generali (-1,53%) ha annunciato di aver sottoscritto l’aumento di capitale riservato in Cattolica Assicurazioni (-1,69%) da 300 milioni di euro. Tramite questa operazione, il Leone di Trieste detiene il 24,46% di Cattolica.

La debolezza del greggio, che al momento quota in rosso del 3% a 40,8 dollari il barile, ha finito per penalizzare Eni e Tenaris, che hanno rispettivamente lasciato sul parterre il 3,09 ed il -2,64 per cento. La debolezza dell’oro nero è riconducibile alle misure di contenimento e al ritorno in grande stile della produzione libica (stimata a un milione di barili nel giro di un mese). (in collaborazione con money.it)

Crowdfunding, investire oggi può rendere fino al 7%  

Crowdfunding, investire oggi può rendere fino al 7%

Pubblicato il: 26/10/2020 14:22

Investire oggi nel 2020 attraverso il Crowdfunding (dall’immobiliare alla Green economy) può rendere fino al 7%, ma gli italiani alle prese con le difficoltà del Coronavirus sembrano non conoscere troppo o snobbare questa soluzione preferendo puntare i propri soldi su altre forme di investimenti, come la Borsa o l’oro. Secondo uno scenario ricostruito dagli analisti di Ener2Crowd.com su dati dell’Università di Cambridge e di Statista.com, il nostro Paese sarebbe al secondo posto in Europa nella classifica della finanza partecipativa se si investisse come fanno gli inglesi e sarebbe al primo se si investisse come gli estoni. Invece l’Italia figura al quinto posto con un volume d’affari che si aggira sui 460milioni. Significa che gli italiani impiegano solamente lo 0,01% dei soldi detenuti in contanti.

Si stima poi che se nel nostro Paese vi fosse anche una cultura digitale come quella riscontrata nel Paesi dell’ex-Unione Sovietica, come appunto l’Estonia, il nostro Paese balzerebbe in testa alla classifica europea e sarebbe terzo, a livello mondiale, con ben 12 miliardi di dollari all’anno a disposizione del settore.

Secondo Niccolò Sovico, Ceo di Ener2Crowd che quest’anno è stato scelto da Forbes come uno dei 30 talenti globali under-30, i vantaggi di investire oggi del crowfunding hanno effetti evidenti sull’economia: permette alle imprese di avere liquidità in tempi brevi, con riflessi sul pil e sull’occupazione e agli investitori di avere ritorni che nel possono andare dal 4 al 7% a seconda della rischiosità del progetto. ”Ogni piattaforma -dice all’Adnkronos- utilizza metodi diversi. Questo mercato da noi è in forte ritardo. Ma offre evidenti vantaggi, anche per le stesse imprese che quando chiedono un finanziamento possono avete valutazioni in tempi brevi, molto più brevi di quelli richiesti dalle banche”.

Nel nostro paese vi sono più di 80 portali che si occupano di raccogliere fondi direttamente dalla gente e chiunque decida di cercare soluzioni per guadagnare può consultarli da casa, online. e l’offerta va da piattaforme di tipo orizzontale, che permettono di finanziare progetti di differente natura, a piattaforme di tipo verticale, che si focalizzano cioè su un singolo prodotto o su un settore come la green economy o il crowdfunding immobiliare. Chi decide di investire può optare per il modello Lending e cioè avere un ruolo di semplice finanziatore, che riceve il compenso sotto forma di interessi, o il modello Equity, che consente a chi finanzia di diventare azionisti della stessa società. Certo si deve investire con buon senso dato che i rischi ci sono e questo giustifica poi l’alto rendimento. Si investe in progetti nuovi, in startup innovative, in idee che alla fine possono anche rivelarsi un insuccesso. E per questo c’e’ un sistema di rating che permette comunque di conoscere in anticipo il livello di rischio dell’operazione su cui si decide di puntare i propri risparmi, potendo anche decidere di attenuare il rischio di investire piccole somme in più progetti.

Borsa: Piazza Affari in rialzo, attesa per S&P 

Ftse Mib in positivo, spread in calo in attesa di S&P

(Fotogramma)

Pubblicato il: 23/10/2020 18:19

Dati macro e banche spingono al rialzo le borse europee nell’ultima seduta dell’ottava. Per quanto riguarda le indicazioni macroeconomiche spicca in particolare l’andamento del Pmi (l’indice che misura il sentiment dei direttori degli acquisti) manifatturiero di Eurolandia, salito ad ottobre a 54,4 punti (grazie ai 58 punti del dato tedesco).

Le azioni degli istituti di credito hanno invece capitalizzato le indicazioni arrivate dai numeri della britannica Barclays. Il terzo trimestre della banca di Churchill Place si è chiuso con un utile di 1,1 miliardi di sterline, oltre il doppio rispetto ai 507 milioni stimati dagli analisti. A spingere il dato sono stati i minori accantonamenti sui crediti (un segnale che forse la pandemia ha inciso meno del previsto).

A Milano, dove il Ftse Mib ha terminato in rialzo dell’1,09% a 19.285,41 punti, segnaliamo il +1,43% di Banco BPM, il +0,92% di Mediobanca, il +1,94% di Unicredit ed il +1,59% messo a segno da Intesa Sanpaolo.

Sul paniere delle blue chip spicca il balzo registrato da Pirelli che ha capitalizzato la promozione annunciata dagli analisti di Equita a “comprare”. Secondo gli esperti, la pandemia sta rallentando la ripresa, “ma non compromette le dinamiche di settore”. Il titolo dell’azienda degli pneumatici ha chiuso con un +8,64% mentre Moncler ha capitalizzato l’andamento del giro d’affari nell’ultimo trimestre segnando un +4,4%.

In attesa del giudizio dell’agenzia S&P, che questa sera si esprimerà sul nostro merito di credito, lo spread ha fatto segnare un calo dell’1,7% a 133 punti base. Al momento, l’agenzia valuta il rating italiano a “BBB” con outlook negativo ed anche un eventuale “downgrade”, rilevano dalle sale operative, nell’attuale contesto non dovrebbe suscitare grandi reazioni sui mercati. (In collaborazione con money.it)

Nonostante Covid, nel terzo trimestre utili Daimler superiori al 2019 

Nonostante Covid, nel terzo trimestre utili Daimler superiori al 2019

Pubblicato il: 23/10/2020 13:02

Una “buona performance frutto di una gamma prodotti forte e di mercati in ripresa” ha permesso al gruppo Daimler di chiudere il terzo trimestre con un utile netto di 2,16 miliardi, superiore persino al dato dello stesso periodo del 2019, quando il risultato fu positivo per 1,81 miliardi.

L’utile – sostenuto anche da un maxi-dividendo per 1,2 miliardi dalla joint venture cinese Bbac – è giunto nonostante le vendite totali del Gruppo siano diminuite nel trimestre dell’8% a 772.700 unità, fra auto e veicoli commerciali, mentre i ricavi sono diminuiti del 7% a 40,3 miliardi di euro (43,3 mld un anno fa). L’EBIT è aumentato del 14% a 3,07 miliardi mentre l’Ebit rettificato è stato di 3,48 miliardi . Spicca un forte flusso di cassa disponibile di circa 5,14 miliardi di euro nel trimestre che – spiega Daimler – “riflette i continui sforzi in misure di riduzione dei costi e di conservazione della liquidità, nonché la performance operativa positiva in tutte le divisioni”.

Alla fine del terzo trimestre, la liquidità netta dell’attività industriale era di 13,1 miliardi di euro (con un balzo rispetto ai 9,5 miliardi alla fine del secondo trimestre).

Le vendite della divisione Mercedes-Benz Cars & Vans sono diminuite del 4% a 673.400 veicoli nel terzo trimestre ma nonostante ciò, l’EBIT rettificato è aumentato a 2.417 milioni di euro e il ritorno sulle vendite rettificato è salito al 9,4% grazie al miglioramento dei prezzi e a una significativa riduzione dei costi fissi. Gli utili sono stati influenzati negativamente dalle spese di ristrutturazione (297 milioni di euro), incluso il programma di ottimizzazione dei costi avviato (229 milioni di euro) e le spese per l’adeguamento e il riallineamento delle capacità (68 milioni di euro) all’interno della rete di produzione globale in relazione alla vendita prevista dello stabilimento automobilistico di Hambach (Francia).

La divisione Daimler Trucks & Buses ha registrato una diminuzione delle vendite unitarie del 26% a 99.300 veicoli nel terzo trimestre con un Ebit rettificato pari a 603 milioni di euro e un ritorno sulle vendite rettificato del 6,5%. Quanto a Daimler Mobility, il giro d’affari è aumentato del 2% a 18,7 miliardi di euro nel terzo trimestre con un Ebit rettificato per 601 milioni di euro e un rendimento del capitale proprio rettificato del 16,5%.

Per l’intero 2020 Daimler stima “che le condizioni economiche nei mercati più importanti continuino a normalizzarsi” ma “prevede che le significative riduzioni delle vendite di unità registrate nei primi nove mesi a causa della pandemia saranno solo parzialmente compensate”. La guidance 2020 – che non tiene conto di “possibili spese legate a procedimenti legali e governativi” – è quindi di vendite e fatturato del Gruppo “significativamente inferiori rispetto all’anno precedente” con un Ebit di Gruppo al livello del 2019.

Borsa: Piazza Affari chiude piatta, Pirelli ed Fca in evidenza 

Ftse Mib piatto, spread continua a salire

(Ipa/Fotogramma)

Pubblicato il: 22/10/2020 18:19

Seduta altalenante per le borse europee che, dopo un tentativo di recupero a metà seduta, hanno chiuso con il segno meno anche in scia dell’avvio negativo di Wall Street. Tra le altre cause che hanno favorito la cautela troviamo il boom dei contagi in Europa, le tensioni legate alla Brexit e quelle relative il nuovo piano di stimoli da parte delle autorità statunitensi.

In una Piazza Affari dove il Ftse Mib ha terminato a 19.076,95 punti, -0,05% rispetto al dato precedente, spiccano le performance positive dell’accoppiata Pirelli – Fca, salite rispettivamente del 2,55 e del 2,45 per cento dopo le indiscrezioni su nuovi incentivi per il comparto auto.

Seduta positiva anche per Campari (+1,54%), che ha capitalizzato i risultati migliori delle stime comunicati dalla francese Pernod Ricard, mentre STMicroelectronics (-0,97%) ha chiuso il trimestre luglio-settembre con ricavi in aumento del 4,4% a 2,67 miliardi di dollari e un utile netto in rosso di quasi il 20% a 242 milioni. Sul completo, rally di Giglio Group (+8,01%) dopo l’accordo con il gruppo Mutti.

Nel comparto bancario seduta positiva per Banco Bpm (+0,64%) e UniCredit (+0,37%), parità per Intesa Sanpaolo (+0,07%).

Lo spread Italia-Germania è salito dell’1,4% a 138 punti base nel giorno in cui il Tesoro ha collocato, in concambio con altri Btp e CCTeu, il nuovo trentennale. Stando alle indicazioni giunte dalle sale operative, per 8 miliardi di euro a fronte di ordini complessivi che hanno superato i 90 miliardi di euro. (In collaborazione con money.it)

Borsa: Milano in rosso -2,03%, energetici sotto attacco 

Due velocità per Piazza Affari e spread

(Fotogramma)

Pubblicato il: 21/10/2020 18:20

Tornano le vendite sui listini europei. Chiusura con il segno meno per le borse del Vecchio Continente in scia dell’approvazione di nuove misure di contenimento della pandemia. A peggiorare l’umore degli operatori è arrivato il monito del Fondo monetario internazionale che, nel suo ultimo report sull’Europa, ha evidenziato un “outlook eccezionalmente incerto” a causa della pandemia a cui si aggiunge lo spauracchio di una Brexit senza accordo, “che aggiungerebbe un altro choc potenzialmente considerevole”.

Sul listino di Piazza Affari, dove il Ftse Mib ha chiuso in rosso del 2,03% a 19.085,95 punti, spiccano le vendite su BPER (-6,38%), salita ieri di quasi dieci punti percentuali, il –4,77% di Leonardo, dopo che il Cda ha confermato la fiducia all’Ad Alessandro Profumo nonostante la sentenza Mps, ed il -4,06% di Pirelli.

Lettera anche sui big del comparto petrolifero: Saipem ha chiuso con -5,26%, Eni con un -3,38% e Tenaris in rosso del 2,48%. Nonostante le indicazioni in arrivo dalle scorte statunitensi di greggio, scese nell’ultima settimana di 1 milione di barili (consenso -0,5 milioni), il future sul Brent arretra del 2,7% a 42 dollari il barile.

Giornata decisamente negativa anche per Atlantia (-3,24%): secondo indiscrezioni, ieri il Cda ha valutato “non conforme”, sia in termini di prezzo sia a causa del fatto che non è vincolante, l’offerta arrivata dalla Cassa depositi e prestiti e dai fondi per l’acquisizione dell’88% di Aspi.

Le voci, smentite dai diretti interessati, sulla presunta volontà di cedere quote della holding hanno permesso a Salvatore Ferragamo di chiudere con un 8,73% mentre la vittoria nella partita inaugurale della Champions League hanno favorito gli acquisti sul titolo Juventus, in aumento del 4,6%.

Nel comparto obbligazionario, il clima di avversione al rischio ha spinto lo spread, che ha fatto segnare un deciso incremento a 137 punti base, oltre il 4% in più rispetto al dato precedente. (in collaborazione con money.it)

Borsa: Milano in rialzo, bancari in evidenza 

Piazza Affari positiva, spread poco mosso

(Fotogramma)

Pubblicato il: 20/10/2020 18:13

Nonostante le nuove misure di contenimento della pandemia, le borse europee hanno terminato poco mosse spinte dall’ottimismo sul vaccino e dalla possibilità che il Congresso statunitense riesca ad approvare in tempi brevi un nuovo pacchetto di stimoli.

A Piazza Affari il Ftse Mib si è fermato a 19.482,13 punti, +0,56% sul dato precedente, grazie al buon andamento di un comparto bancario spinto dai numeri migliori delle stime arrivati dalla svizzera Ubs. Il terzo trimestre dell’istituto si è chiuso con un utile ante imposte rettificato di 2,05 miliardi di dollari, decisamente maggiore rispetto agli 1,6 miliardi stimati dagli analisti.

Sul paniere delle blue chip si segnala il +9,75% di BPER, il +3,08% di Banco BPM, il +2,32% di UniCredit ed il +1,29% messo a segno da Intesa Sanpaolo. Forte rialzo per Banca Profilo (+3,85%) in scia dei rumor secondo cui fondi di investimento italiani e stranieri avrebbero presentato offerte per rilevarne il controllo e +1,32% di Monte di Paschi dopo che il premier Conte ha firmato il decreto per autorizzare la cessione dei crediti deteriorati ad Amco.

Tra le aziende di pubblica utilità, chiusura in deciso territorio positivo per Enel (+1,51%), +0,97% di Terna e -0,64% di A2A. Rosso del 3,17% per Atlantia, vittima delle prese di beneficio nel giorno in cui il Cda della società è chiamato a valutare la proposta per l’acquisizione della quota in Aspi arrivata dalla Cassa depositi e prestiti. Secondo le indiscrezioni, l’offerta non dovrebbe prevedere indicazioni di prezzo.

Incremento di quasi un punto percentuale per lo spread Btp-Bund a 134 punti base nel giorno in cui il Ministero dell’economia ha annunciato il collocamento del secondo Btp Futura. Oggi è stata la volta anche del primo appuntamento con il programma Sure, il piano dell’Unione europea a supporto dei progetti legati al mondo del lavoro. (In collaborazione con money.it)

Piazza Affari chiude piatta, Atlantia mostra i muscoli 

Piazza Affari chiude piatta, Atlantia mostra i muscoli

(Fotogramma)

Pubblicato il: 19/10/2020 18:18

Avvio di settimana in sostanziale parità per le borse europee, alle prese con le indicazioni sotto le stime arrivate dal Pil cinese, salito del 4,9% nel terzo trimestre (consenso +5,2%), con i numeri relativi la pandemia (e la relativa attesa di un vaccino) e con l’attesa di un nuovo piano di stimoli da parte del Congresso statunitense.

A Piazza Affari, dove il Ftse Mib si è fermato 19.374,21 punti (-0,08%), spicca il balzo di Atlantia (+4,62%) che ha annunciato la cessione del 49% di Telepass per 1,056 miliardi a Partners Group. Secondo i ben informati, la Cassa depositi e prestiti potrebbe presentare un’offerta non vincolante per l’88% di Aspi.

Giornata positiva anche per Hera (+1,17%) su cui Equita SIM ha confermato la valutazione di acquisto mentre i giornali in edicola hanno riportato il rumor secondo cui il Cda di Enel (-0,77%) avrebbe valutato positivamente l’offerta avanzata da Macquarie per il 50% di Open Fiber e sarebbe intenzionato ad accettarla.

Nel comparto bancario –2,11% di Banco BPM nonostante le indiscrezioni sulla futura governance della nuova entità scaturente con il Credit Agricole. Chiusura sopra la parità invece per l’accoppiata formata da Intesa Sanpaolo e UniCredit, salite rispettivamente dello 0,26 e dello 0,44 per cento.

Per quanto riguarda i titoli di Stato, lo spread Btp-Bund ha segnato un rialzo di 5 punti percentuali a 134 punti base. Secondo il n.1 della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, gli strumenti a disposizione dell’istituto “non sono esauriti, se servirà fare di più lo faremo”. (in collaborazione con money.it)