Borsa, Milano su e giù con le europee 

Borsa, Milano giù dopo partenza lanciata

(Fotogramma)

Pubblicato il: 17/03/2020 09:29

La Borsa di Milano passa subito in territorio negativo dopo lo sprint iniziale. Il Ftse Mib perde lo 0,7% e torna sotto i 15mila punti. Sul paniere brilla solo Recordati (+4,5%), insieme a Tim (+4,5%), pesanti invece Azimut (-5,3%) e Generali (-4,6%). Anche lo spread corregge il tiro e risale a 255 punti base. Va ancora peggio per le altre Borse europee: Francoforte perde il 3,5%, Parigi il 3% e Londra il 2,9%.

Borsa, Milano giù dopo partenza lanciata 

Borsa, Milano giù dopo partenza lanciata

(Fotogramma)

Pubblicato il: 17/03/2020 09:29

La Borsa di Milano passa subito in territorio negativo dopo lo sprint iniziale. Il Ftse Mib perde lo 0,7% e torna sotto i 15mila punti. Sul paniere brilla solo Recordati (+4,5%), insieme a Tim (+4,5%), pesanti invece Azimut (-5,3%) e Generali (-4,6%). Anche lo spread corregge il tiro e risale a 255 punti base. Va ancora peggio per le altre Borse europee: Francoforte perde il 3,5%, Parigi il 3% e Londra il 2,9%.

Borsa: Piazza Affari fa registrare la peggiore seduta di sempre 

Tonfo storico per il Ftse Mib, spread alle stelle

(Afp)

Pubblicato il: 12/03/2020 18:36

Seduta peggiore di sempre per l’azionario milanese. L’emergenza Coronavirus, dichiarata pandemia dall’Organizzazione mondiale della Sanità, ha costretto l’esecutivo ad inasprire le misure di contenimento del virus mettendo in quarantena l’intero territorio nazionale. I listini, già particolarmente nervosi in scia del blocco di tutti i voli dall’Europa annunciato da Trump, sono crollati dopo la delusione che ha fatto da corollario al meeting della Banca Centrale Europea.

L’Istituto guidato da Christine Lagarde ha annunciato di aver incrementato il Quantitative Easing di 120 miliardi di euro entro fine anno (gli analisti si attendevano shopping supplementare per 20-40 miliardi di euro mensili), ridotto i tassi sulle aste di rifinanziamento in essere e introdotto nuove aste TLTRO (Targeted Longer-Term Refinancing Operations).

Come se non bastasse, a peggiorare la situazione ci ha pensato la stessa Lagarde che, nel corso della conferenza stampa che segue le riunioni del board, ha fatto sapere che “non siamo qui per ridurre gli spread, non è la funzione della BCE”. Le parole di Lagarde, che nella pratica rappresentano i titoli di coda del celeberrimo “Whatever it Takes” di Mario Draghi, hanno fatto schizzare in pochi minuti il rendimento del Btp a 10 anni emesso dal Tesoro dall’1,22 all’1,995%, un livello che vedeva dalla scorsa estate. Il movimento rialzista ha fatto balzare lo spread, salito dai circa 190 punti base di ieri a 261 punti, +31%.

A Piazza Affari il tutto si è tradotto, come detto, nella peggiore seduta della storia del listino milanese: -16,92% a 14.894,44 punti. Per capire le dimensioni dello tsunami basta guardare le performance delle blue chip: all’interno del Ftse Mib, solo Diasorin (-8,85%), che qualche giorno fa ha annunciato un nuovo test rapido di diagnostica del virus, non ha fatto registrare un calo a due cifre.

Si va dal -17,26% di UniCredit, al -17,78% di Intesa Sanpaolo, dal -19,45% di Ubi Banca al -17,75% di BPER. Enel ha terminato con un -19,85%, Eni ha perso il 18,11% e Leonardo il 22,15%. Contrazione superiore ai 20 punti percentuali anche per Atlantia (-22,23%), visto che il blocco del Paese prosciuga gli introiti della società.

-17,86% di Fiat Chrysler e -17,2% di CNH Industrial, che ha annunciato di aver chiuso, dove necessario e in via provvisoria, le sedi produttive in Italia. Andamento simile anche per le azioni Juventus (-17,97%) dopo che il difensore Daniele Rugani è risultato positivo al Coronavirus. L’intera squadra è stata messa in quarantena e non potrà giocare il ritorno degli ottavi di finale di Champions League contro il Lione. (in collaborazione con money.it)

Borse in picchiata, spread sopra i 200 punti 

Borse in picchiata, spread sopra i 200 punti

(Afp)

Pubblicato il: 12/03/2020 09:31

L’effetto coronavirus continua ad abbattersi sui mercati finanziari a causa delle preoccupazioni legate alla diffusione del virus, dopo l’annuncio dell’Organizzazione mondiale della sanità, che per la prima volta ieri ha parlato di pandemia e la decisione di Donald Trump di sospendere i voli dall’Europa per trenta giorni.

A Piazza Affari, il giorno dopo l’annuncio di Conte sulle misure più stringenti in Italia, nei primi minuti di scambi il Ftse Mib registra -2,57% a 17.468,03 punti base, ma poi peggiora sulla scia delle principali piazze europee e cede il 6,25 % a 16.808,50 punti.

Apertura in rialzo per lo spread tra il nostro Btp e il decennale tedesco che ha aperto a +202 punti base con un rendimento dell’1,25%. Ieri aveva chiuso a +193 punti base con un rendimento dell’1,18%.

Avvio in forte ribasso per i mercati azionari europei. A Francoforte il Dax segna -6%, a Parigi il Cac cede il 4,67% mentre Londra avvia gli scambi a – 4,67% e Madrid cede il 5,52%.

A Wall Street crolla la Borsa americana con il Dow Jones che chiude le contrattazioni a -5,86%, mentre il Nasdaq registra un calo del 4,70%. Non va meglio sulla piazza asiatica, con l’indice Nikkei che a Tokyo lascia sul terreno il 4,41%.

Borsa: Ftse Mib in rialzo, spread sotto 200 pb  

Borsa: Ftse Mib in rialzo, spread sotto 200 pb

(Ipa/Fotogramma)

Pubblicato il: 11/03/2020 18:21

Mini rimbalzo di Piazza Affari. Nonostante una chiusura decisamente al di sotto dei massimi intraday, il Ftse Mib ha terminato la seduta odierna a 17.928,64 punti (+0,33% rispetto al livello fatto segnare ieri), il listino milanese ha capitalizzato un certo grado di ottimismo in vista del meeting di domani della Banca Centrale Europea.

Dopo il taglio di mezzo punto percentuale messo in campo dalla Federal Reserve e dalla Bank of England, l’istituto guidato da Christine Lagarde, che nelle previsioni avrebbe dovuto iniziare la sua esperienza alla guida dell’Eurotower in maniera decisamente più “soft”, potrebbe varare un tris di misure: un taglio dei tassi, un incremento del quali/quantitativo del Quantitative Easing e nuove misure per elargire finanziamenti (sulla scorta delle aste TLTRO). “A questa manovra –ha commentato Antonio Cesarano, Chief Global Strategist di Intermonte SIM – dovrebbero accompagnarsi una serie di misure fiscali espansive da parte dei governi”. Il tutto, continua l’esperto, “all’interno di manovre su scala globale, a partire dal piano di taglio delle tasse ipotizzato da Trump e dalle infusioni di liquidità della Fed”.

In attesa di notizie da Francoforte, giornata di rimbalzo per il comparto bancario, all’interno del quale troviamo il +2,72% di UniCredit, il +4,12% di Intesa Sanpaolo, il +6,08% di Ubi Banca ed il +7,65% di BPER. Andamento opposto per lo spread, tornato sotto i 200 punti base a 192,8. Oggi il Ministero dell’Economia ha collocato Bot a un anno ad un tasso dello 0,072% (dato maggiore dallo scorso mese di maggio), contro il -0,319% del precedente collocamento. Domani sarà la volta delle scadenze a medio lungo, visto che ad essere collocati saranno titoli a 3, 7, 10 e 20 anni fino a 7 miliardi di euro.

Seduta positiva anche per Terna (+2,21%) grazie ad obiettivi del piano 2024 valutati migliori del previsto ed ad una politica dei dividendi apprezzata dagli operatori. +3,95% per Telecom Italia che festeggia il ritorno al dividendo e +8,24% di Diasorin, in scia delle stime, fornite dall’Ad, sull’incremento del fatturato legato al nuovo test rapido di diagnostica del virus (+5-10 milioni di euro al mese). Rialzo del 2,08% per Fiat Chrysler che, causa Coronavirus, ha annunciato la temporanea chiusura di 4 stabilimenti in Italia.

Nuova giornata di vendite sui titoli del comparto energetico (-1,41% di Eni, -1,3% di Saipem, -2,06% per Tenaris) dopo la notizia che Saudi Aramco ha portato la produzione a 13 milioni di barili al giorno. A spingere al ribasso le quotazioni del Brent (-2,5% a 36,27$/barile) anche l’aggiornamento relativo le scorte statunitensi, salite nell’ultima settimana di 7,7 milioni di barili, +6 milioni rispetto alle stime. (in collaborazione con money.it)

Borsa: Milano rimbalzo fallito, Diasorin in controtendenza 

Ftse Mib ancora in affanno, spread in lieve calo

(Fotogramma)

Pubblicato il: 10/03/2020 18:20

Dopo il tonfo a due cifre registrato ieri, nella seduta odierna la borsa di Milano era chiamata a riscattarsi. Il rimbalzo di Piazza Affari è durato poco meno di mezza seduta visto che in corrispondenza del giro di boa le vendite sono tornate protagoniste. Dopo l’annuncio dell’estensione dei provvedimenti restrittivi a tutto il territorio nazionale, gli ordini di vendita sono tornati a prevalere in scia della diffusione delle indiscrezioni su un rafforzamento delle misure di contenimento del Coronavirus in Lombardia.

Tra i pochi segni più sul Ftse Mib, che ha terminato in calo del 3,28% a 17.870,18 punti, segnaliamo Diasorin, che ha terminato le contrattazioni a 104,4 euro, +3,37% sul dato precedente (il titolo è arrivato a guadagnare il 12%). A spingere le azioni della società del comparto farmaceutico sono stati i progressi nell’introduzione di un test molecolare per l’identificazione rapida del Covid-19.

Mini-rimbalzo per i titoli del comparto oil, flagellati ieri dal tonfo del greggio dopo lo scoppio della guerra dei prezzi sull’asse Riad-Mosca. Con il future sul Brent che oggi sale di 8 punti percentuali a 37 dollari il barile (ieri i prezzi sono scesi del 24,1%), Eni ha terminato con un +0,8%, Saipem ha chiuso in perfetta parità e Tenaris ha segnato un -2,6%.

Nonostante uno spread in lieve ripresa (-3,29% a 217,3 punti base), il comparto bancario ha messo a segno nuovi ribassi: UniCredit ha terminato con un -3,48%, Intesa Sanpaolo è scesa del 2,35%, Banco BPM ha segnato un -4,95% e BPER un -4,85%.

Seduta da incubo per Atlantia (-8,18%) che, dopo le vicende legate alle concessioni, ora si trova a fronteggiare la forte contrazione dei volumi di traffico causata dalle restrizioni ai movimenti introdotti dal governo. Giornata da dimenticare anche per Enel (-5,66%), A2A (-7,17%) ed Hera (-6,13%). (in collaborazione con money.it)

Borsa: Piazza Affari nel caos, -11% per il Ftse Mib 

Borsa di Milano sotto scacco, boom dello spread

(Fotogramma)

Pubblicato il: 09/03/2020 18:28

Avvio di settimana da incubo per il listino milanese. Causa la diffusione del Coronavirus, e le conseguenti misure emergenziali approvate dall’esecutivo, il paniere principale del listino milanese, il Ftse Mib, ha chiuso la prima seduta dell’ottava con un calo dell’11,17% a 18.475,91 punti. Per la borsa di Milano si tratta della peggior seduta dal giugno 2016 (quando la vittoria del “leave” nelle elezioni britanniche aveva provocato un rosso di 12 punti percentuali).

A potenziare l’effetto negativo del virus sui mercati è stata la performance del greggio, che si è trovato a fronteggiare il calo peggiore dal 1991 (-19,15% a 36,5$/barile). Dopo il nulla di fatto del meeting Opec+, l’Arabia Saudita ha messo in campo un incremento della produzione che ha provocato un tonfo dei prezzi.

In questo contesto sono iniziate a circolare le voci, subito smentite da Borsa Italiana e dalla Consob, di una possibile chiusura di Piazza Affari. “Le decisioni prese dal Governo negli ultimi giorni rientrano in una logica coerente, incentrata sul contenimento dell’epidemia COVID-19 e delle sue ricadute sulla salute degli italiani, sul sistema sanitario nazionale e sull’economia”, riporta una nota emessa dal Tesoro. Il Governo è convinto “che, con un’azione vigorosa e tempestiva di contenimento e prevenzione e aumentando la conoscenza del fenomeno da parte dei cittadini, sia possibile abbassare il numero di contagi e ridurre la durata della fase più acuta dell’epidemia”. Gli interventi di politica economica che sono in fase di definizione saranno “vigorosi ma commisurati alle esigenze e limitati nel tempo”.

Sul paniere principale della Borsa di Milano spiccano le vendite sugli energetici: Eni ha perso qualcosa come 20,85 punti percentuali, Saipem è scesa del 21,5% e Tenaris ha segnato un -21,39%. Nel comparto auto Pirelli ha limitato le perdite scendendo del 4,37%, Fiat Chrysler ha segnato un -10,8% e Ferrari ha lasciato sul parterre il 7,63%. Alla luce del provvedimento del Governo che introduce misure di prevenzione più cautelative per i territori più colpiti dall’epidemia di COVID19, la casa di Maranello “ha messo in atto tutte le misure richieste per consentire al proprio personale di svolgere l’attività lavorativa nelle migliori condizioni possibili e pertanto conferma al momento la propria continuità operativa”. Ma a questo punto si deve tenere presente anche l’impatto del Coronavirus sulla catena produttiva: “detta continuità non può prescindere da quella dei nostri fornitori, con i quali siamo in costante contatto”.

Nel giorno dei conti, Brembo (-8,42%) ha precisato che, per il momento, “la produzione italiana non ha subito impatti” dal Coronavirus mentre gli stabilimenti cinesi di Nanchino e Langfang, “dopo un periodo di chiusura supplementare rispetto a quanto già previsto per le festività del capodanno cinese, hanno gradualmente riavviato la produzione tra il 14 e il 17 febbraio”. Il 2019 della società bergamasca si è chiuso con un utile netto di 231,3 milioni di euro, -3% rispetto a un anno prima, e un fatturato di 2,59 miliardi di euro, -1,8% nel confronto tendenziale.

L’incremento di oltre 40 punti messo a segno dallo spread, salito in quota 225 punti base in scia dell’aumento del rischio Italia e della crescita della domanda di bond tedeschi, ha messo in ginocchio il comparto bancario: UniCredit ha perso il 13,44%, Ubi Banca il 12,54%, Intesa Sanpaolo l’11,49% e Banco BPM il 14,34%. (in collaborazione con money.it)

Coronavirus, Piazza Affari affonda e spread vola 

Coronavirus, Piazza Affari affonda e spread vola

(Fotogramma)

Pubblicato il: 09/03/2020 09:47

Coronavirus e guerra del petrolio continuano ad affossare Piazza Affari con il Ftse Mib che è arrivato a perdere anche oltre l’11%. Al momento l’indice è a quota 18,558 con un calo anche superiore al 10,78%.

Tonfo in particolare dei titoli petroliferi, trascinati al ribasso dal crollo del prezzo del greggio sullo scontro fra Arabia Saudita e Russia sui possibili tagli alla produzione: soffrono Saipem, Tenaris e Eni.

Sale intanto lo spread tra il nostro Btp e il decennale tedesco che supera quota 210 punti (al momento a 212 punti) con un balzo di circa il 20 % rispetto alla chiusura di venerdì scorso. Il rendimento del nostro decennale sale così all’1,28%.

Coronavirus e petrolio, Piazza Affari affonda 

Coronavirus, Piazza Affari affonda e spread vola

(Fotogramma)

Pubblicato il: 09/03/2020 09:47

Coronavirus e guerra del petrolio continuano ad affossare Piazza Affari con il Ftse Mib che è arrivato a perdere anche oltre l’11%. Al momento l’indice è a quota 18,558 con un calo anche superiore al 10,78%.

Tonfo in particolare dei titoli petroliferi, trascinati al ribasso dal crollo del prezzo del greggio sullo scontro fra Arabia Saudita e Russia sui possibili tagli alla produzione: soffrono Saipem, Tenaris e Eni.

Sale intanto lo spread tra il nostro Btp e il decennale tedesco che supera quota 210 punti (al momento a 212 punti) con un balzo di circa il 20 % rispetto alla chiusura di venerdì scorso. Il rendimento del nostro decennale sale così all’1,28%.