Covid Spagna, nuovo record contagi: oltre 41mila in 24 ore  

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La Spagna ha registrato un nuovo record nel numero di casi giornalieri di coronavirus: 41.576 nelle ultime 24 ore, portando il totale dall’inizio della pandemia a 2.412.318. Sono 464 i decessi segnalati. È aumentato anche il numero di casi ogni 100mila abitanti: 736 rispetto ai 714 di ieri.

Ad oggi, il governo ha distribuito 1.346.100 dosi del vaccino alle 17 regioni autonome del paese, di cui 1.025.937 sono state somministrate. Sono stati quindi vaccinati circa il 2 per cento dei 47 milioni di abitanti del Paese.

Nel frattempo, il ministro della Sanità di Murcia, regione nel sud-est del Paese, si è dimesso dopo che è emerso come lui, la moglie e circa 400 membri del personale del dipartimento sanitario sono stati vaccinati nonostante l’attuale ciclo fosse destinato al personale e ai residenti delle case di cura, oltre agli operatori sanitari in prima linea.

Covid Francia, 26.784 nuovi contagi: cifra più alta da novembre 

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Sono 26.784 i nuovi casi di coronavirus registrati in Francia nelle ultime 24 ore. Ad annunciarlo è stato il ministero della Salute francese. Si tratta della cifra più alta dal 18 novembre, quando durante il suo secondo lockdown nazionale la Francia registrò 28.383 nuove infezioni.

Secondo i dati della Johns Hopkins University, i casi totali registrati in Francia dall’inizio della pandemia sono ora 3.023.400.

I decessi segnalati oggi sono 656, portando il bilancio delle vittime dallo scoppio della crisi a 71.342.

“Pronti per un nuovo inizio”, gli auguri dei leader a Biden   

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Pioggia di auguri a Joe Biden che oggi ha prestato giuramento come 46esimo presidente degli Stati Uniti. “L’Europa è pronta per un nuovo inizio” nei rapporti con gli Usa, ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, congratulandosi con Biden e Kamala Harris, “la prima donna vicepresidente degli Usa. Grazie per il discorso ispirato e per l’offerta di collaborare”.

Mentre il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli ricordando come “l’Ue e gli Usa sono partner naturali con valori e storia condivisi e un impegno di lunga data per lo stato di diritto, i diritti umani e il multilateralismo”. Ha invitato il presidente Joe Biden “a venire al Parlamento Europeo per tenere un discorso in sessione plenaria. La nuova amministrazione – ha sottolineato Sassoli – rappresenta l’inizio di una nuova era per le relazioni transatlantiche. Il mondo ha bisogno di un forte rapporto fra Europa e Stati Uniti. Insieme – ha aggiunto – affrontiamo meglio le sfide che il nostro tempo ci presenta: lottare contro la crisi climatica e la perdita della biodiversità, affrontare da un punto di vista radicalmente democratico la trasformazione digitale e combattere le inaccettabili disuguaglianze in aumento”. E ancora, ha ricordato, “abbiamo una crisi pandemica e solo se l’affrontiamo insieme saremo efficaci. Perciò, accolgo con favore l’impegno degli Stati Uniti a tornare nell’Organizzazione mondiale della sanità e mi congratulo per il loro impegno di rientrare negli accordi di Parigi, solo insieme riusciremo a costruire un mondo più verde e più giusto”.

Dall’Italia il primo a inviare i suoi “auguri di buon lavoro al Presidente Joe Biden e alla Vice-Presidente Kamala Harris” è stato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “È un grande giorno per la democrazia – ha scritto Conte in un tweet – la cui importanza travalica i confini americani. L’Italia è pronta ad affrontare con gli Usa le sfide della comune agenda internazionale”.

Anche il Premier britannico Boris Johnson si è congratulato con Joe Biden e Kamala Harris dopo la loro “storica inaugurazione” come Presidente e vice Presidente degli Stati Uniti. “La leadership americana è cruciale su questioni che ci riguardano tutti – ha sottolineato Johnson – dai cambiamenti climatici al covid e non vedo l’ora di lavorare con il Presidente Biden”, ha scritto in un tweet.

Dalla Santa Sede Papa Francesco in un messaggio inviato a Biden invoca la costruzione di una società caratterizzata da “autentica giustizia, libertà” e dal rispetto dei “diritti” e della “dignità di tutti”. “In occasione del suo insediamento come 46esimo Presidente degli Stati Uniti d’America – scrive Francesco – le porgo cordiali auguri e l’assicurazione delle mie preghiere che Dio Onnipotente le conceda saggezza e forza nell’esercizio del suo alto ufficio”.

“Sotto la sua guida – scrive il Papa – possa il popolo americano continuare a trarre forza dagli elevati valori politici, etici e religiosi che hanno ispirato la nazione sin dalla sua fondazione. In un momento in cui le gravi crisi che devono affrontare la nostra famiglia umana richiedono risposte lungimiranti e unite, prego che le sue decisioni siano guidate dalla preoccupazione per la costruzione di una società caratterizzata da autentica giustizia e libertà, insieme al rispetto incrollabile dei diritti e della dignità di ogni persona, specialmente i poveri, i vulnerabili e coloro che non hanno voce”.

“Allo stesso modo – scrive Bergoglio – chiedo a Dio, la fonte di ogni saggezza e verità, di guidare i suoi sforzi per promuovere la comprensione, la riconciliazione e la pace negli Stati Uniti e tra le nazioni del mondo al fine di promuovere il bene comune universale. Con questi sentimenti, invoco volentieri su di lei, sulla sua famiglia e sull’amato popolo americano un’abbondanza di benedizioni”.

Giuramento Biden, gli auguri dei leader: “Pronti per un nuovo inizio”   

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Pioggia di auguri a Joe Biden che oggi ha prestato giuramento come 46esimo presidente degli Stati Uniti. “L’Europa è pronta per un nuovo inizio” nei rapporti con gli Usa, ha detto la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, congratulandosi con Biden e Kamala Harris, “la prima donna vicepresidente degli Usa. Grazie per il discorso ispirato e per l’offerta di collaborare”.

Mentre il presidente del Parlamento Europeo David Sassoli ricordando come “l’Ue e gli Usa sono partner naturali con valori e storia condivisi e un impegno di lunga data per lo stato di diritto, i diritti umani e il multilateralismo”. Ha invitato il presidente Joe Biden “a venire al Parlamento Europeo per tenere un discorso in sessione plenaria. La nuova amministrazione – ha sottolineato Sassoli – rappresenta l’inizio di una nuova era per le relazioni transatlantiche. Il mondo ha bisogno di un forte rapporto fra Europa e Stati Uniti. Insieme – ha aggiunto – affrontiamo meglio le sfide che il nostro tempo ci presenta: lottare contro la crisi climatica e la perdita della biodiversità, affrontare da un punto di vista radicalmente democratico la trasformazione digitale e combattere le inaccettabili disuguaglianze in aumento”. E ancora, ha ricordato, “abbiamo una crisi pandemica e solo se l’affrontiamo insieme saremo efficaci. Perciò, accolgo con favore l’impegno degli Stati Uniti a tornare nell’Organizzazione mondiale della sanità e mi congratulo per il loro impegno di rientrare negli accordi di Parigi, solo insieme riusciremo a costruire un mondo più verde e più giusto”.

Dall’Italia il primo a inviare i suoi “auguri di buon lavoro al Presidente Joe Biden e alla Vice-Presidente Kamala Harris” è stato il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. “È un grande giorno per la democrazia – ha scritto Conte in un tweet – la cui importanza travalica i confini americani. L’Italia è pronta ad affrontare con gli Usa le sfide della comune agenda internazionale”.

Anche il Premier britannico Boris Johnson si è congratulato con Joe Biden e Kamala Harris dopo la loro “storica inaugurazione” come Presidente e vice Presidente degli Stati Uniti. “La leadership americana è cruciale su questioni che ci riguardano tutti – ha sottolineato Johnson – dai cambiamenti climatici al covid e non vedo l’ora di lavorare con il Presidente Biden”, ha scritto in un tweet.

Dalla Santa Sede Papa Francesco in un messaggio inviato a Biden invoca la costruzione di una società caratterizzata da “autentica giustizia, libertà” e dal rispetto dei “diritti” e della “dignità di tutti”. “In occasione del suo insediamento come 46esimo Presidente degli Stati Uniti d’America – scrive Francesco – le porgo cordiali auguri e l’assicurazione delle mie preghiere che Dio Onnipotente le conceda saggezza e forza nell’esercizio del suo alto ufficio”.

“Sotto la sua guida – scrive il Papa – possa il popolo americano continuare a trarre forza dagli elevati valori politici, etici e religiosi che hanno ispirato la nazione sin dalla sua fondazione. In un momento in cui le gravi crisi che devono affrontare la nostra famiglia umana richiedono risposte lungimiranti e unite, prego che le sue decisioni siano guidate dalla preoccupazione per la costruzione di una società caratterizzata da autentica giustizia e libertà, insieme al rispetto incrollabile dei diritti e della dignità di ogni persona, specialmente i poveri, i vulnerabili e coloro che non hanno voce”.

“Allo stesso modo – scrive Bergoglio – chiedo a Dio, la fonte di ogni saggezza e verità, di guidare i suoi sforzi per promuovere la comprensione, la riconciliazione e la pace negli Stati Uniti e tra le nazioni del mondo al fine di promuovere il bene comune universale. Con questi sentimenti, invoco volentieri su di lei, sulla sua famiglia e sull’amato popolo americano un’abbondanza di benedizioni”.

Madrid, esplosione distrugge palazzo: 3 morti 

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Almeno 3 morti a Madrid per l’esplosione che ha distrutto un palazzo in centro. El Pais riferisce che all’origine della deflagrazione, che ha causato l’incendio, ci sarebbe una fuga di gas. La forte esplosione, riporta il quotidiano La Vanguardia, si è verificata nella centrale via Toledo, distruggendo quattro piani di un palazzo, all’altezza di una casa di riposo e di una chiesa.

Trump, la grazia e gli esclusi  

Al suo ultimo giorno da presidente degli Stati Uniti, Donald Trump ha concesso la grazia a 73 persone e ha commutato 70 sentenze. Lo ha reso noto la Casa Bianca. Tra i beneficiari della grazia c’è anche Bannon. Il presidente “ha concesso la grazia totale a Stephen Bannon”.

Bannon, si legge, è stato “perseguito con accuse relative a frodi derivanti dal suo coinvolgimento in un progetto politico”. Ex stratega di Trump, è stato “un leader importante nel movimento conservatore ed è noto per il suo acume politico”, aggiunge la nota.

Tra le persone che beneficiano della grazia c’è l’italiano Tommaso Buti. “Il presidente Trump ha concesso la grazia totale a Tommaso Buti. Buti è un cittadino italiano e un imprenditore rispettato”, è scritto nella nota diffusa dalla Casa Bianca, in cui si sottolinea che “non è stato condannato negli Stati Uniti”.

E’ arrivata la grazia anche per il rapper Lil Wayne. Trump ha concesso la “grazia totale a Dwayne Michael Carter Jr., ‘Lil Wayne'”, che a dicembre si era dichiarato colpevole, ma che non è stato ancora condannato, per aver trasportato a bordo del suo jet privato dalla California alla Florida una pistola calibro 45 placcata in oro nonostante per precedenti condanne gli fosse stato vietato il porto d’armi.

Commutazione della pena, invece, per il rapper Kodak Black. “Bill Kapri, meglio noto come Kodak Black”, è stato “condannato a 46 mesi di carcere per dichiarazioni false” ed è in carcere.

Tra i graziati c’è poi un ex ingegnere di Google, Anthony Levandowski. Ad agosto Levandowski è stato condannato a 18 mesi di carcere perché riconosciuto colpevole di aver rubato dati commerciali di Google mentre lavorava per la Waymo. E lo avrebbe fatto prima di lasciare Google per fondare Otto, un’azienda di autocarri a guida autonoma acquisita da Uber.

Fra le persone graziate da Trump c’è anche Elliott Broidy, uno dei principali donatori del partito repubblicano, che beneficia della “grazia totale”. A ottobre il 64enne Broidy si era dichiarato colpevole per aver esercitato pressioni sull’Amministrazione Trump agendo anche per conto di interessi cinesi. Investitore, basato a Los Angeles, ha contribuito a raccogliere milioni di dollari per la campagna di Trump nel 2016 prima di diventare vice presidente per le finanze del Republican National Committee, che ‘guida’ il partito repubblicano. Un incarico che lasciò nel 2018.

“Perdono totale” anche per Paul Erickson, condannato a sette anni di carcere per frode telematica e riciclaggio di denaro e in passato legato sentimentalmente alla russa Maria Butina, che si dichiarò colpevole di cospirazione contro gli Usa e del tentativo di infiltrare gruppi conservatori.

Trump ha perdonato inoltre due ex rappresentanti del partito repubblicano al Congresso, Rick Renzi dell’Arizona e Randall ‘Duke’ Cunningham della California. Entrambi, condannati per corruzione, hanno finito di scontare la pena.

Tra le persone che beneficiano delle ultime decisioni di Trump da presidente degli Stati Uniti c’è anche l’ex sindaco di Detroit, Kwame Kilpatrick, condannato a 28 anni di carcere con accuse di corruzione e ora inserito fra coloro che ottengono la commutazione della pena. E c’è anche il noto oculista di Palm Beach, Salomon Melgen, “condannato per frodi sanitarie e dichiarazioni false”.

Mentre né Julian Assange né Edward Snowden sono tra i nomi delle oltre 140 persone che beneficiano dei provvedimenti di grazia o commutazione della pena decisi da Trump che non ha perdonato sé stesso, a dispetto di alcune indiscrezioni di stampa, e neanche il suo avvocato Rudolph Giuliani. Voci su un possibile provvedimento di clemenza per Assange si erano rincorse nelle ultime settimane. Su Snowden, nei mesi scorsi Trump stesso disse che avrebbe esaminato il caso con “grande attenzione”.

Chi è Tommaso Buti, l’italiano graziato da Trump  

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C’è anche l’italiano Tommaso Buti tra le persone che hanno ricevuto la grazia da Donald Trump che si appresta a lasciare la Casa Bianca. “Il presidente Trump ha concesso la grazia totale a Tommaso Buti. Buti è un cittadino italiano e un imprenditore rispettato”, si legge nella nota diffusa dalla Casa Bianca, in cui si sottolinea che “non è stato condannato negli Stati Uniti”.

Buti, Tommy per gli amici del jet set internazionale, è un imprenditore fiorentino della ristorazione e degli orologi di lusso, noto anche per aver fondato nel 1995 a New York la catena dei Fashion Cafè con partner come Claudia Schiffer e Naomi Campbell. Il modello venne poi replicato a New Orleans, Londra, Manila, Mexico City e Barcellona. E’ proprio per il fallimento di questa catena e per il mancato pagamento di creditori che Buti fu arrestato in Italia a fine 2000 su richiesta della magistratura di New York per riciclaggio e truffa aggravata. Ma l’imprenditore non è mai stato estradato negli Stati Uniti.

Le cronache, più che sui reati che avrebbe commesso e per i quali ha ottenuto la grazia da Trump, sono ricche dei suoi flirt e delle love story con donne famose e bellissime. Ma anche per le sue amicizie con Flavio Briatore e Adrian Mutu. Oltre all’ex moglie Daniela Pestova, ex Miss Universo dal quale ha avuto un figlio, a Buti sono state accostate dal gossip Claudia Galanti, Beatrice Borromeo, Rita Rusic, Manuela Arcuri, Martina Stella, Anna Falchi e Luisa Corna.

In Italia, Buti è stato condannato dal Tribunale di Firenze a cinque anni e dieci mesi di carcere per bancarotta fraudolenta per distrazione per il fallimento della “Sfere”, una società che avrebbe dovuto fornire consulenza e progettazione per gli orologi a marchio “TB Buti”, e infedele dichiarazione dei redditi nel 2012, 2013 e 2015. Per l’accusa non avrebbe dichiarato redditi per oltre 2,3 milioni di euro.

La società “Sfere” è stata fondata nel 2010 e dichiarata fallita nel 2016. Proprio allora è iniziato l’intervento della guardia di finanza, che ha aspettato Buti al ritorno da Parigi con un provvedimento del gip che ne ordinava gli arresti domiciliari. A provocare lo scoperto sarebbero state le spese dei fratelli Buti che avrebbero usato i soldi della società a uso personale e ai quali si imputa di aver sottratto alle casse dell’azienda circa 3 milioni di euro dal 2011 al 20915. L’accusa cita vacanze in resort super lussuosi, i noleggi di macchine costosissime, decine di migliaia di euro puntati in una sala scommesse di Sesto Fiorentino e tutto quanto contribuisce a uno stile di vita al massimo del lusso.

Covid Germania, quasi 16mila nuovi casi e 1.148 morti  

In Germania sono ormai più di 48.000 i decessi a causa della pandemia di coronavirus. I dati dell’Istituto Robert Koch parlano di altri 1.148 decessi e 15.974 nuovi casi di Covid-19, che portano il bollettino a 48.770 morti su 2.068.002 contagi. I casi attivi sono circa 277.700, mentre sono più di 1,7 milioni le persone guarite dopo aver contratto il Covid-19.

Coronavirus, Oms: variante inglese in 60 Paesi, sudafricana in 23  

Corre la variante inglese del coronavirus Sars-CoV-2 (VOC 202012/01). Ad oggi – informa l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) nel suo report settimanale sull’andamento di Covid-19, aggiornato al 17 gennaio – il mutante è stato segnalato in 60 Paesi di tutte e 6 le regioni Oms: 10 nazioni in più rispetto all’ultimo rapporto del 12 gennaio. Salgono anche i Paesi che registrano casi della cosiddetta variante sudafricana (501Y.V2), segnalata in 3 nuove nazioni per un totale di 23 Paesi in 4 regioni Oms su 6. Entrambi i mutanti mostrano una maggiore contagiosità rispetto al virus originario.

L’Agenzia delle Nazioni Unite per la sanità ricorda inoltre che sono emerse due varianti brasiliane, denominate P.1 e B.1.1.28. “Attualmente sono disponibili poche informazioni per valutare se per effetto di queste nuove varianti ci sono cambiamenti nella trasmissibilità o nella gravità dell’infezione – si legge nel report – Tuttavia, considerando che presentano mutazioni simili a quelle osservate in VOC202012/01 e 501Y.V2, che hanno mostrato una maggiore trasmissibilità e potenziali impatti sulla neutralizzazione degli anticorpi, sono necessarie ulteriori indagini, già in corso”.

Nell’ultima settimana – riporta l’Oms – sono stati segnalati nel mondo 4,7 milioni di nuovi casi di infezione da Sars-CoV-2, con un calo del 6% rispetto alla settimana precedente, per un totale di oltre 93 milioni di contagi da inizio pandemia. I nuovi decessi sono invece aumentati del 9%, a un “livello record” di 93mila, portando il bilancio complessivo delle vittime di Covid-19 a più di 2 milioni.

Americhe, Europa e Sudest asiatico hanno mostrato una flessione dei nuovi casi (in particolare l’Europa che riporta un calo del 15%), mentre Mediterraneo orientale, Africa e Pacifico occidentale hanno riportato una crescita dei nuovi positivi (specie la regione Pacifico occidentale con un +14%). Le morti sono aumentate invece in tutte le regioni.

I 5 Paesi che nell’ultima settimana hanno registrato il maggior numero di casi sono gli Usa (1.583.237 casi, -11%), il Brasile (379.784 casi, +21%), il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord (339.952 casi, -19%), la Federazione Russa (166.255 casi, +1%) e la Francia (125.279 casi, +2%).