Usa, amministrazione Biden composta al 50% da neri 

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Con la presidenza di Joe Biden si insedierà a Washington un’amministrazione composta al 50% da neri, con una netta differenza rispetto a quella uscente di Donald Trump composta a stragrande maggioranza da bianchi. È quanto emerge da un’analisi delle nomine di Biden fatta dalla Cnn che sottolinea come l’amministrazione Biden si profila come la più bilanciata della storia politica americana, superando il precedente record dell’amministrazione Obama il cui 42% era composta da neri.

I leader per i diritti civili hanno lodato Biden per aver mantenuto la promessa di creare un’amministrazione che rifletta i cambiamenti demografici del Paese, a partire da Kamala Harris, prima donna vice presidente e prima persona afroamericana e di origine asiatica a ricoprire questo incarico.

Navalny in carcere, 30 giorni di custodia cautelare  

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Aleksei Navalny in carcere, 30 giorni in custodia cautelare. Lo ha sancito il tribunale di Khimki, riunito in un commissariato di polizia, per convalidare il fermo dell’oppositore ieri all’aeroporto Sheremetyevo di Mosca. Contro Navalny era stato spiccato un mandato d’arresto per aver violato molteplici volte la libertà condizionale a cui era sottoposto nel quadro della condanna a tre anni e mezzo di carcere per il caso Ives Rocher.

Il 29 è stata fissata una seconda udienza in cui i giudici decideranno se la condanna a tre anni e mezzo di carcere sospesa, i cui termini è accusato di aver violato, dovrà essere convertita in una condanna effettiva. Navalny potrebbe essere condannato a scontare in carcere fino a due anni e otto mesi (l’intera condanna a 3 anni e mezzo meno i dieci mesi che aveva trascorso agli arresti domiciliari). Dopo il suo fermo ieri sera all’aeroporto Sheremetyevo, Navalny non ha potuto parlare con i suoi avvocati per 15 ore, prima dell’inizio dell’udienza di oggi. L’avvocata Olga Mikhailova è stata informata solo alcuni minuti prima dell’inizio dell’udienza a cui sono stati ammessi solo i giornalisti di due testate filo-Cremlino.

“Non abbiate paura, scendete in piazza. Non lo fate per me, ma per voi e per il vostro futuro“, ha dichiarato Aleksei Navalny, dopo la sentenza che ha disposto la sua custodia cautelare a meno di 24 ore dopo il suo ritorno a Mosca dalla Germania. Ieri all’aeroporto, prima di essere fermato, Navalny aveva detto di non avere paura di essere arrestato.

Vive per 3 mesi in aeroporto: “Troppa paura del Covid” 

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Aveva troppa paura di tornare a casa per timore del coronavirus, quindi ha passato tre mesi in una zona sicura dell’aeroporto. È successo a Chicago, dove un uomo di 36 anni, il californiano Aditya Singh, è stato arrestato dalla polizia dell’aeroporto internazionale O’Hare con l’accusa di sconfinamento in un’area riservata e furto. A riportare la notizia è il Chicago Tribune.

Secondo i giudici, che citano i rapporti della polizia, l’uomo era arrivato con un volo da Los Angeles il 19 ottobre. Quasi tre mesi dopo, sabato pomeriggio, Singh è stato avvicinato da due dipendenti della United Airlines che gli hanno chiesto di esibire un documento d’identità. Singh avrebbe mostrato loro un badge dell’aeroporto la cui scomparsa era stata denunciata dal proprietario, un responsabile delle operazioni aeroportuali, il 26 ottobre.

L’avvocato Kathleen Hagerty ha riferito al giudice della contea di Cook, Susana Ortiz, che Singh, che non ha precedenti penali, è riuscito a procurarsi da mangiare grazie ai passeggeri che gli offrivano il cibo. Inoltre, afferma Hagerty, l’uomo ha trovato il badge all’aeroporto ed era “troppo spaventato per tornare a casa a causa del Covid”. “Mi sta dicendo che una persona non autorizzata e non dipendente ha vissuto in una parte sicura del terminal dell’aeroporto O’Hare dal 10 ottobre 2020 al 16 gennaio 2021 senza che nessuno se ne accorgesse? Voglio essere sicura di aver capito correttamente”, ha replicato la giudice incredula.

La cauzione di Singh, che ha un master nel settore alberghiero, è disoccupato e vive con dei coinquilini ad Orange, è stata fissata a 1.000 dollari. Qualora riuscisse a pagare la somma, gli verrà impedito di entrare in aeroporto.

“La corte trova questi fatti e circostanze abbastanza scioccanti per il presunto periodo di tempo in cui ciò si è verificato – ha detto Ortiz – Trovandosi in una parte protetta dell’aeroporto con un presunto badge di identità falso, e in base alla necessità che gli aeroporti siano assolutamente sicuri in modo che le persone possano viaggiare senza timori, trovo che le sue presunte azioni lo rendano un pericolo per la comunità”.

“Non abbiamo priorità maggiore se non la sicurezza e la protezione dei nostri aeroporti, che è gestita da una rete coordinata e multilivello delle forze dell’ordine – ha assicurato il Dipartimento dell’Aviazione di Chicago (Cda) – Anche se questo incidente resta sotto inchiesta, siamo stati in grado di stabilire che questa persona non ha rappresentato un rischio per la sicurezza dell’aeroporto o del pubblico in viaggio. Continueremo a lavorare con i nostri partner delle forze dell’ordine per un’indagine approfondita della questione”.

Covid, Minelli: “Variante brasiliana preoccupa molto”  

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La variante brasiliana del coronavirus Sars-CoV-2 “indiscutibilmente genera preoccupazione perché contiene un nucleo di mutazioni genetiche uniche, alcune delle quali rendono la proteina d’aggancio del virus alla cellula umana ‘invisibile’ agli anticorpi che l’uomo può avere prodotto, e d’altro canto” perché “ha evidentemente portato a un cospicuo incremento dei casi nei luoghi della sua identificazione”. Lo spiega all’Adnkronos Salute Mauro Minelli, specialista in Immunologia clinica e Allergologia e co-coordinatore della Scuola di specializzazione medica in Scienze dalla nutrizione – Dipartimento di Studi europei Jean Monnet.

“Gli anticorpi umani prodotti contro la forma originaria del virus – sottolinea l’esperto – non riescono a neutralizzare questa nuova variante che riesce a eludere l’azione di blocco esercitata dalle cellule immunizzanti che, pur essendoci, non risultano pienamente efficaci. Quindi – avverte Minelli – bisognerà applicarsi per cercare nel più breve tempo possibile di individuare le misure più adeguate per la protezione umana. Intanto continuiamo con l’immunizzazione verso ciò che è certo funzioni”.

Fauci: “Con Biden politica non interferirà con scienza” 

“Nel nostro Paese siamo in un momento di divisione estrema, credo l’abbiate visto tutti sulla base di quello che è successo la scorsa settimana nel nostro Campidoglio, però il Presidente eletto Biden non lascerà che la politica interferisca con le decisioni mediche e sanitarie, l’ha chiarito immediatamente nelle prime riunioni che ha avuto”. Così Anthony S. Fauci, Direttore del National Institute of Allergy and Infectious Diseases, e membro della task force anti-Coronavirus della Casa Bianca, inserito dal Time fra le 100 persone più influenti al mondo, a Che tempo che fa su Rai3.

“La politica sta fuori e sarà la scienza e i dati scientifici ad essere ascoltati da tutti. L’ha detto pubblicamente ma l’ha detto anche al nostro team in privato, che non tollererà nulla che non aderisca ai principi scientifici”, ha aggiunto. (Immagini da raiplay.it)

Usa, marcia indietro Biden da politiche Trump  

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Il presidente eletto degli Usa Joe Biden potrebbe emanare una raffica di ordinanze esecutive una volta insediato la settimana prossima, per invertire la rotta rispetto ad alcune politiche decise dal presidente uscente, Donald Trump. I dettagli stanno emergendo da indiscrezioni riportate dai media Usa, riferisce la Bbc. In particolare, si attende che il nuovo presidente emetta decreti, il primo giorno del suo mandato, mercoledì prossimo, per abolire i divieti di viaggio decisi da Trump e per aderire di nuovo all’accordo sul clima di Parigi.

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Ci si aspetta anche che si focalizzi sul ricongiungimento di bambini separati dai genitori al confine e che emetta provvedimenti in materia di gestione della pandemia. Secondo un memo visto da diversi media Usa, il presidente programma di emanare molto presto ordinanze per far rientrare Washington nell’accordo di Parigi, per abolire alcuni divieti di viaggio controversi nei confronti di Paesi a maggioranza musulmana, per rendere obbligatorio indossare la mascherina nelle proprietà federali e quando si viaggia da Stato a Stato e per prorogare le limitazioni nazionali agli sfratti e ai pignoramenti a causa della pandemia.

Il presidente dovrebbe anche mandare al Congresso una nuova legge sull’immigrazione e concentrarsi su un piano di stimoli per l’economia da 1,9 bilioni di dollari. Biden ha anche detto che punta a effettuare 100 mln di vaccinazioni nei primi 100 giorni del suo mandato, definendo un “fallimento” i piani vaccinali dispiegati finora.

Secondo il Guardian, Biden sarebbe intenzionato a fare marcia indietro anche rispetto alla politica di Donald Trump nei confronti dell’Iran. Il presidente uscente ha ritirato gli Usa dal Jcpoa, l’accordo stilato con l’Iran sull’utilizzo dell’energia atomica, che mira ad impedire che Teheran diventi una potenza nucleare.

Terremoto Indonesia, sale a 56 morti il bilancio delle vittime  

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E’ salito a 56 morti il bilancio del terremoto di magnitudo 6.2 che venerdì ha scosso la provincia del Sulawesi, in Indonesia. Lo riferiscono le autorità locali spiegando che la maggior parte dei decessi è avvenuta a Mamuju, una città di circa 110mila abitanti nella provincia di Sulawesi nell’ovest, dove sono stati registrati 47 morti, mentre le altre nove vittime sono state trovate nel vicino distretto di Majene.

Anche il numero dei feriti è salito a 826 poiché i soccorritori sono riusciti a recuperare diversi sopravvissuti dalle macerie degli edifici distrutti dal terremoto di venerdì, che ha colpito la provincia all’1:28 ora locale. Il sisma ha anche provocato lo sfollamento di circa 15.000 persone.

Germania, Maas: “Consentire a vaccinati di andare al cinema o ristorante 

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Il ministro degli Esteri tedesco Heiko Maas ha sostenuto che i vaccinati contro la Covid-19 dovrebbero poter andare al ristorante e al cinema, in alcune dichiarazioni pubblicate oggi dalla Bild am Sonntag. “Alle persone vaccinate si deve consentire di esercitare di nuovo i diritti di base“, indica Maas. “Ancora non si è acclarato in forma definitiva fino a che punto i vaccinati possono infettare gli altri. Quello che è chiaro è che una persona vaccinata non toglie il respiratore, necessario per trattare i malati gravi, a nessuno. Questo elimina almeno un motivo centrale per limitare i diritti di base”, aggiunge.

In più, il titolare degli Esteri ha fatto riferimento alle aree di attività ancora chiuse, come cinema, ristoranti, teatri e musei. “Hanno diritto a riaprire le loro attività a un certo punto, se esiste la possibilità per farlo. E la possibilità c’è se c’è sempre più gente che è vaccinata. Perché se al ristorante o al cinema ci sono solo persone vaccinate, non possono mettersi in pericolo a vicenda”, prosegue.

Maas diventa così il primo ministro tedesco a dirsi favorevole a che i vaccinati vengano esentati da determinate restrizioni. Da parte sua il ministro dell’Interno Horst Seehofer aveva ammonito in precedenza che la società subirà una divisione, se le restrizioni verranno rimosse per i vaccinati.

Maas, che è stato ministro della Giustizia, ha espresso il suo disaccordo: “Sì, questo darà luogo a diseguaglianze in un periodo di transizione, ma, se c’è una ragione di fatto, è costituzionalmente giustificabile”.

Finora in Germania sono state vaccinate circa un milione di persone, cioè circa l’1% della popolazione. La maggioranza sono anziani o malati, personale medico e infermieri.

Variante Covid, Brasile conferma due casi reinfezione 

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Il Ministero della Salute brasiliano conferma due casi di reinfezione da coronavirus. Sul sito del ministero si spiega che il dicastero “è stato informato il 13 gennaio di un caso confermato di reinfezione in Amazzonia da un nuovo ceppo variante di Sars-CoV-2”. La variante è stata individuata “in una donna di 29 anni con lievi sintomi della malattia”, alla quale era stata diagnosticata l’infezione per la prima volta il 24 marzo 2020. “Il 30 dicembre (nove mesi dopo), la donna ha ottenuto la seconda diagnosi positiva per Covid-19. La seconda analisi effettuata ha evidenziato un pattern di mutazioni, compatibile con la variante del virus SARS-CoV-2, recentemente identificato dal Ministero della Salute del Giappone, ma originario dell’Amazzonia”, si legge sul sito del ministero.

In Brasile sono stati finora segnalati due casi di reinfezione dovuti a una nuova variante di SARS-CoV-2, uno nello stato di Bahia con la mutazione originariamente identificata in Sudafrica che è ancora oggetto indagine, e l’altro già confermato in Amazzoni. I casi sono monitorati da équipe del Ministero della Salute e Ops/Oms.

Le informazioni sono state condivise, come parte della routine di sorveglianza epidemiologica, anche con l’Organizzazione Panamericana della Sanità (Ops), braccio sudamericano dell’Oms. Il Ministero della Salute ha raccomandato agli Stati, Distretti Federali e Comuni il continuo rafforzamento delle attività di controllo del Covid-19.