Biden: “Congratulazioni Draghi, non vedo l’ora di lavorare insieme”  

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“Congratulazioni al Primo Ministro Mario Draghi. Non vedo l’ora di lavorare a stretto contatto con lei per approfondire le nostre forti relazioni bilaterali, cooperare durante la sua leadership del G20 e affrontare le sfide globali dal Covid al cambiamento climatico”. A scriverlo è il Presidente degli Usa, Joe Biden, in un tweet.

Harry e Meghan aspettano il secondo figlio

Roma, 14 feb. (Adnkronos/dpa)

Il Principe Harry e sua moglie Meghan, duca e duchessa del Sussex, aspettano il loro secondo figlio. La notizia è annunciata dalla Bbc, citando un portavoce vicino alla coppia.

“Il duca e la duchessa del Sussex sono strafelici di aspettare il loro secondo figlio. Possiamo confermare che Archie sarà un fratello maggiore”, ha detto il portavoce della coppia. Harry, 36 anni, e Meghan, 39, hanno postato una foto in bianco e nero della coppia sotto un albero. Il loro primo figlio Archie compie due anni a maggio. Per la nonna di Harry, la regina Elisabetta II, il bambino è il quinto pronipote.

Impeachment, difesa Trump: “E’ innocente, accusa ha falsificato prove”

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“Donald Trump è innocente. In nessuna delle registrazioni presentate durante il processo di impeachment vi è, da parte sua, istigazione alla rivolta”, ha affermato il suo avvocato difensore, Michael van der Veen, nell’argomento conclusivo al processo in Senato, denunciando “il tentativo disperato” dell’accusa di salvare il caso. “Dall’inizio alla fine, questo impeachment è una vendetta politica”.

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L’accusa ha “violentemente violato” le norme processuali presentando, nell’argomentazione finale, prove che non erano state accettate nel dibattimento, ha aggiunto, precisando che il caso non ha avuto alcun riferimento a leggi, alla costituzione o al Primo emendamento.

“La glorificazione della rivolta civile da parte di giornalisti e politici durata anni” ha creato il clima per quello che è accaduto il sei gennaio, un assalto portato a termine da “sinistra e destra”, ha aggiunto van der Veen, accusando i manager dell’impeachment di aver “fabbricato” le prove, “inammissibili in qualsiasi tribunale”, e di essersi macchiati di “frode”.

ACCUSA – “Abbiamo dimostrato che ha tradito il suo paese, abbiamo dimostrato che ha tradito la Costituzione, abbiamo dimostrato che ha tradito il suo giuramento. Senatori, questo processo in ultima analisi non riguarda Donald Trump, il paese e il mondo sanno chi è Donald Trump. Questo processo riguarda chi siamo, chi siamo”, ha dichiarato dal canto suo il rappresentante dell’accusa Jamie Raskin, intervenendo in Senato a Washington durante il processo di impeachment. “I figli degli insorti, anche dei violenti e dei pericolosi sono anche nostri figli”, ha aggiunto Raskin, che ha rierito come uno dei rivoltosi che ha preso parte all’assalto del Campidoglio il 6 gennaio avesse detto ai figli che forse non sarebbe tornato dalla protesta quel giorno perché si aspettava che le cose degenerassero in violenze. Il rappresentante dell’accusa ha quindi puntato il dito contro Trump per aver messo in pericolo i suoi stessi sostenitori.

Secondo Joe Neguse, manager dell’impeachment, un’assoluzione di Donald Trump potrebbe aprire la strada a giorni più bui negli Stati Uniti. Il processo “nasce dall’amore per il nostro paese” perché un’assoluzione rappresenta una minaccia per gli Stati Uniti, ha dichiarato. “Temo che la violenza che abbiamo visto in quel giorno terribile possa essere solo l’inizio. Questo non può essere l’inizio. Deve essere la fine. E, senatori, la decisione è nelle vostre mani”.

Covid Gb, oltre 13.300 casi: Rt sotto 1, non succedeva da luglio

Londra, 13 feb. (Adnkronos)

Il Regno Unito ha registrato 13.308 nuovi casi di contagio e 621 decessi da Covid-19 nelle ultime 24 ore. A renderlo noto è stato il bollettino del ministero della Salute britannico, precisando che nel complesso i casi di infezione sono stati 4.027.106 e i decessi 116.908 dall’inizio della pandemia. Per la prima volta da luglio però il tasso di contagio è sceso al di sotto di 1 per attestarsi intorno allo 0,7-0,9.

Covid, prorogato stop a ingressi dal Brasile. Test per arrivi da Austria 

(Adnkronos)

Prorogate le limitazioni all’ingresso dei viaggiatori dal Brasile. Test e isolamento anche per gli arrivi dall’Austria. Il ministro della Salute, Roberto Speranza, in un post su Facebook annuncia di aver “appena firmato un’ordinanza”. “La lotta alla pandemia non si ferma. La diffusione delle varianti Covid ci impone la massima prudenza”, si legge nel post.

L’ordinanza “proroga le limitazioni all’ingresso di viaggiatori provenienti dal Brasile, ammettendo il rientro solo per chi abbia la residenza anagrafica in Italia o per casi eccezionali. Chi rientra dovrà sottoporsi a test prima della partenza e all’arrivo e all’isolamento fiduciario di quattordici giorni con ulteriore tampone finale”. L’ordinanza, spiega ancora il ministro, “introduce anche test e isolamento per i viaggiatori provenienti dall’Austria dove circola la variante sudafricana”.

Draghi, da von der Leyen ad Abbas gli auguri dei leader stranieri  

(Adnkronos)

Collaborare. È questa la parola chiave che ricorre negli auguri dei leader al neo presidente del Consiglio Mario Draghi. “La sua esperienza – scrive congratulandosi su Twitter la Presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen – sarà una risorsa straordinaria non solo per l’Italia, ma per tutta Europa, soprattutto in un momento cosi difficile”. E si dice “pronta a lavorare presto insieme per la nostra ripresa comune e una Unione Europea ambiziosa”. Auspicio analogo per il Presidente del Consiglio europeo, Charles Michel che sotto l’hashtag ‘Whatever it takes’, esprime le sue congratulazioni per la formazione del nuovo governo al premier augurandosi “di lavorare ancora insieme a Draghi per la ripresa e il futuro dell’Europa”.

“Vivi complimenti al presidente del Consiglio Mario Draghi che ha dedicato decenni al servizio del pubblico per l’Italia e l’Europa”, arrivano anche dalla presidente della Bce Christine Lagarde che al neo premier augura “il meglio mentre entra in carica per guidare il governo nell’interesse di tutti i cittadini italiani”. Di “ogni bene!” è l’augurio che arriva a Draghi anche dalla Cancelliera tedesca Angela Merkel che sottolinea come “Italia e Germania collaborano per un’Europa forte e unita e per un multilateralismo che offra ai nostri giovani un futuro migliore”. Anche il premier spagnolo Pedro Sánchez facendo “i migliori auguri” al presidente del Consiglio, confida “nel fatto che il nuovo governo italiano affronterà le sfide che il suo Paese, e tutti gli Stati europei, hanno di fronte. Italia e Spagna – ricorda Sánchez – continueranno a lavorare insieme per la ripresa e il futuro dell’Europa”.

Ormai fuori dall’Ue il premier britannico Boris Johnson congratulandosi con Draghi ricorda le sfide comuni: “Non vedo l’ora di lavorare a stretto contatto con voi nel 2021 mentre ospitiamo il G7, voi ospitate il G20 e co-presiediamo la Conferenza delle Nazioni Unite sul cambiamento climatico”.

E un messaggio di congratulazioni al premier arriva anche dal presidente dell’Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas che esprime l’auspicio di “lavorare con il primo ministro italiano, per rafforzare l’amicizia e i rapporti di cooperazione che uniscono i nostri popoli e i nostri Paesi. Ed aprire nuovi orizzonti a favore dei nostri popoli e dei nostri due Paesi amici”.

Covid Russia, 14.861 casi e oltre 500 morti in un giorno 

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In Russia sono stati registrati 14.861 nuovi casi di Covid-19 e 502 morti per complicanze nelle ultime 24 ore. Lo riportano le autorità sanitarie russe, segnalando che 1.963 casi sono stati diagnosticati solo a Mosca.

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Salgono così a 4.057.698 i casi registrati in Russia dall’inizio della pandemia, mentre sono 79.696 le persone che hanno perso la vita.

Covid Germania, 8.354 nuovi casi in 24 ore  

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Oltre 8mila casi di Covid in Germania da ieri. I morti di Coronavirus sono stati 551 nel Paese nelle ultime 24 ore. A rendere noto il bollettino di oggi, 13 febbraio, è il Robert Koch Institute (Rki), l’agenzia incaricata dal governo di Berlino di monitorare l’andamento della pandemia in Germania. Con gli ultimi 8.354 casi salgono così a 2.328.447 le persone contagiate e a 64.742 il numero delle vittime dallo scoppio della pandemia nel Paese.

Recovery, von der Leyen: “Obiettivo primi fondi entro metà anno” 

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Per la Commissione Europea “l’obiettivo è erogare i primi fondi” di Next Generation Eu, nella misura del 13% del totale dei fondi previsti dalla Recovery and Resilience Facility, “entro metà anno”. Lo dice la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, in conferenza stampa a Bruxelles, dopo la firma dell’atto giuridico della Recovery and Resilience Facility, cuore di Next Generation, da parte di Parlamento e Consiglio. Ora tocca agli Stati membri ratificare la decisione sulle risorse proprie, base giuridica per il finanziamento di Next Generation Eu, e “speriamo che facciano in fretta”, ha auspicato il presidente del Parlamento Ue David Sassoli. Dal canto suo il primo ministro portoghese Antonio Costa, per il Consiglio Ue di cui ha la presidenza di turno, ha sollecitato gli Stati membri a procedere alla ratifica della decisione sulle risorse proprie entro “fine marzo-inizio aprile”, in modo da accelerare la partenza del Recovery Plan.

“È nell’interesse degli Stati membri ratificarla il prima possibile”, osserva von der Leyen, spiegando che subito dopo la ratifica la Commissione andrà sui mercati per raccogliere i fondi necessari per procedere ai primi esborsi.

La firma del regolamento della Recovery and Resilience Facilty “è un momento storico”. Next Generation Eu “è più dei soldi – ha scandito von der Leyen -. È un fortissimo messaggio di solidarietà e di fiducia nell’Unione europea. Unire le forze, consentire alla Commissione di raccogliere capitali sui mercati e di investirli in Europa è un atto di saggezza comune e un atto di piena fiducia nell’Ue”.

“Ora – continua von der Leyen – è tempo di mantenere le promesse: tutti e tre, Commissione, Parlamento e Consiglio, chiediamo a tutti gli Stati membri di ratificare la decisione sulle risorse proprie il più rapidamente possibile. Alla Commissione lavoriamo intensamente per approntare i piani nazionali di ripresa e di resilienza”, conclude.

Impeachment Trump, oggi parola alla difesa: forse conclusione già domani 

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Dopo i due giorni di istruttoria dei manager dell’impeachment democratici, oggi la parola passa al team legale della difesa di Donald Trump. Ma il processo potrebbe concludersi già domani, dal momento che gli avvocati dell’ex presidente hanno già anticipato che non intendono utilizzare tutte le 16 ore messe a loro disposizione.

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La possibilità che domani si arrivi già alla chiusura del procedimento, con quella che appare la scontata assoluzione di Trump, è stata indicata da diversi senatori repubblicani, che ieri non hanno mancato di mostrare segni di insofferenza ed impazienza per il protrarsi dell’istruttoria dell’accusa. Almeno 18 senatori repubblicani hanno lasciato il loro posto arrivati alla seconda ora del secondo giorno di presentazione degli argomenti dei manager.

“Sembra sempre più probabile che sabato potrebbe essere il giorno del voto finale”, ha detto Roy Blunt, uno dei leader repubblicani al Senato. Anche il texano John Cornyn ha espresso la speranza che “le cose arrivino ad una conclusione sabato”.

Mentre la senatrice Shelley Moore Capito non è “sicura che sarà possibile per sabato, penso che sia più probabile”. Se si chiuderà entro questo weekend, il secondo processo di impeachment a Trump sarà il più breve della storia, superando il record del primo processo a tycoon, che era stato di 21 giorni.

Non sono solo i repubblicani a voler fare in fretta, anche i democratici, soprattutto la leadership del Senato, hanno fatto di tutto per velocizzare un rito dovuto, ma dall’esito scontato visto che non sembra che i manager democratici siano riusciti a convincere un numero sufficiente di senatori repubblicani a condannare Trump.

“Credo che sia i repubblicani che i democratici vorrebbero vedere la cosa conclusa entro sabato”, conclude il senatore repubblicano Mike Rounds.

I media hanno infatti registrato segnali di noia ed impazienza anche tra i senatori democratici, tra i quali Bernie Sanders, l’ex candidato alla Casa Bianca ora presidente della commissione Bilancio, ansioso di ritornare al lavoro per far avanzare le proposte della nuova amministrazione Biden.

Tanto che anche un osservatore di parte, come l’ex stratega di Barack Obama David Axelrod, si è chiesto su Twitter se i manager dell’accusa non avrebbero fatto meglio a “chiudere la loro istruttoria dopo l’incredibilmente forte presentazione di ieri” sulla genesi e la dinamica dell’attacco al Congresso.