Governo Draghi, 15 M5S votano no a fiducia: “Nuovo gruppo? Siamo pronti”

(Adnkronos)

Da una parte le tribolazioni interne per la fiducia al governo Draghi (in 15 alla fine hanno votato no)i, dall’altra il voto su Rousseau che segna la nascita del nuovo organo collegiale, archiviando l’era del capo politico. Il Movimento 5 Stelle guarda al futuro ma è costretto a fare i conti con una possibile scissione. Al Senato i ‘frondisti’ contrari al nuovo esecutivo si contano e mirano a una nuova compagine parlamentare. “Ovviamente non posso più essere nel M5S, la scelta di campo è radicale”, dice il senatore Mattia Crucioli annunciando il suo ‘no’ a Draghi. E sulla possibile creazione di un nuovo gruppo osserva: “Me lo auguro e lavorerò per questo” perché “per fare opposizione occorrerà essere organizzati. Se ci saranno i numeri sarà sicuramente molto più utile stare dentro un gruppo”.

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“L’espulsione per chi ha votato ‘no’ sarà inevitabile. Nuovo gruppo? Valuteremo in seguito alla votazione come mettere meglio a frutto gli esiti di questa assai sofferta decisione”, afferma all’Adnkronos la collega Bianca Laura Granato. Alla fine, nelle file pentastellate si contano 15 voti contrari a Draghi e 6 assenti. Votano no: Abate, Angrisani, Corrado, Crucioli, Di Micco, Giannuzzi, Granato, La Mura, Lannutti, Lezzi, Mantero, Mininno, Moronese, Morra, Ortis. Disertano la votazione invece: Auddino, Botto, Campagna, Dessì, Garruti, Nocerino. Per i dissidenti quasi certamente arriveranno sanzioni disciplinari, dal momento che il capo politico Vito Crimi ha definito “vincolante” il voto degli iscritti. I riflettori ora sono puntati sulla Camera, dove la fronda dei deputati anti-Draghi è pronta alle barricate.

Intanto sulla piattaforma Rousseau la base 5 Stelle dà il via libera alle modifiche statuarie che eliminano la figura del capo politico sostituendola con un ‘Comitato direttivo’ composto da 5 membri. Un passaggio che crea l’ennesimo scontro tra i vertici M5S e Rousseau. L’Associazione presieduta da Davide Casaleggio – in un post dal titolo “Inizia il conclave degli iscritti” – annuncia: “Da oggi termina la reggenza della figura del capo politico e si avvia il percorso per la creazione di un organo collegiale che avrà il compito, come stabilito dalle modifiche dello statuto, di definire la linea politica del Movimento 5 Stelle insieme all’Assemblea degli iscritti, oltre che amministrare le attività quotidiane del Movimento 5 Stelle”. Vito Crimi però non è dello stesso avviso e su Facebook precisa che la sua reggenza, come confermato da Beppe Grillo in una lettera, “proseguirà fino a quando non saranno eletti i 5 membri del nuovo Comitato”.

Da oggi parte dunque la campagna elettorale interna. Il senatore Nicola Morra (uno degli esponenti della fronda della ‘Resistenza’) conferma che sarà della partita: “Mi candiderò per l’organo collegiale”, ribadisce all’Adnkronos. Quanto al no alla fiducia dice: “Penso di aver fatto qualcosa che certamente non mi mette a mio agio, però ci sono situazioni in cui bisogna anche rimanere soli. Se sono pronto all’espulsione? Adesso vedremo. Non ci sono problemi, bisogna andare avanti e avere il massimo rispetto delle posizioni di tutti”.

Nelle scorse settimane anche Barbara Lezzi, fedelissima di Alessandro Di Battista, aveva annunciato un passo avanti. “A breve dirò cosa ho intenzione di fare”, dice l’europarlamentare Dino Giarrusso. Non ha ancora sciolto la riserva, invece, il ministro degli Esteri ed ex capo politico Luigi Di Maio. (di Antonio Atte)

Governo, Salvini a Draghi: “Lega al suo fianco per ricostruire Paese”

(Adnkronos)

”La Lega sarà al suo fianco per ricostruire questo Paese”. Così Matteo Salvini al temine del suo intervento al Senato poco prima del voto di fiducia al governo Draghi.

“De Gasperi nel ’48 diceva che la civiltà occidentale va difesa ad ogni costo. Siamo con lei nella difesa dei valori e dei diritti della società occidentale a prescindere da tutto e tutti…’, ha aggiunto.

“La fiducia al governo da parte della Lega, il primo partito, significa dare più forza all’Italia in Europa. Se garantisce salute e lavoro, viva l’Europa. Se impone disoccupazione e chiusure, e sbaglia a ordinare i vaccini, criticarla non è un diritto ma un dovere di ogni cittadino di questo Paese”, ha detto ancora il leader del Carroccio che parla anche della Tav: ”Lunedì sarò a visitare il cantiere della Tav a Chiomonte, perché la Tav ce la chiede l’Europa e s’ha da fare…”. “Ringrazio Draghi. Per la Lega sentir parlare di un cambio di passo sugli immigrati, è una cosa che ci riempie di gioia e orgoglio e per questo la Lega sarà al suo fianco…”, ha affermato ancora Salvini prima di ringraziare Draghi: “Noi ci siamo. Rispetto alla compravendita di senatori di un mese fa, lei ha riportato serietà, è un suo primo risultato…”.

”Sicuramente lei sarà d’accordo con noi sull’esigenza da parte del ministero della Salute di evitare presenze televisive orarie e quotidiane di virologi in cerca di fama che terrorizzano il popolo italiano. Non ne possiamo più…”, ha aggiunto poi Salvini concludendo: “Non vediamo il senatore Ciampolillo ma tanto ha tempo per arrivare in Aula prima del fischio finale…”.

Governo Draghi, Salvini: “Dico sì a Europa del benessere”

(Adnkronos)

”La Lega sarà al suo fianco per ricostruire questo Paese”. Così Matteo Salvini al temine del suo intervento al Senato poco prima del voto di fiducia al governo Draghi.

“De Gasperi nel ’48 diceva che la civiltà occidentale va difesa ad ogni costo. Siamo con lei nella difesa dei valori e dei diritti della società occidentale a prescindere da tutto e tutti…’, ha aggiunto.

“La fiducia al governo da parte della Lega, il primo partito, significa dare più forza all’Italia in Europa. Se garantisce salute e lavoro, viva l’Europa. Se impone disoccupazione e chiusure, e sbaglia a ordinare i vaccini, criticarla non è un diritto ma un dovere di ogni cittadino di questo Paese”, ha detto ancora il leader del Carroccio che parla anche della Tav: ”Lunedì sarò a visitare il cantiere della Tav a Chiomonte, perché la Tav ce la chiede l’Europa e s’ha da fare…”. “Ringrazio Draghi. Per la Lega sentir parlare di un cambio di passo sugli immigrati, è una cosa che ci riempie di gioia e orgoglio e per questo la Lega sarà al suo fianco…”, ha affermato ancora Salvini prima di ringraziare Draghi: “Noi ci siamo. Rispetto alla compravendita di senatori di un mese fa, lei ha riportato serietà, è un suo primo risultato…”.

”Sicuramente lei sarà d’accordo con noi sull’esigenza da parte del ministero della Salute di evitare presenze televisive orarie e quotidiane di virologi in cerca di fama che terrorizzano il popolo italiano. Non ne possiamo più…”, ha aggiunto poi Salvini concludendo: “Non vediamo il senatore Ciampolillo ma tanto ha tempo per arrivare in Aula prima del fischio finale…”.

Draghi e il microfono spento: “Devo imparare…”

Comincia la sua replica con il microfono spento, Mario Draghi nell’aula del Senato. Le prime parole sfuggono all’emiciclo di palazzo Madama e subito si afficina Federico D’Incà, ministro dei rapporti con il Parlamento, nella veste di ‘microfonista’. “Scusate, devo ancora imparare…”, si giustifica il premier, prima di riprendere il suo intervento.

Governo, Draghi replica al Senato: “Grazie per stima, andrà validata da fatti”

(Adnkronos)

“Gli interventi del dibattito hanno dimostrato la consapevolezza del disastro economico, sanitario, sociale, educativo e culturale. È con questa consapevolezza che questo governo costruirà nei fatti con sia la sua credibilità. Ringrazio per la stima ma anche questa dovrà essere giustificata e validata nei fatti del governo da me presieduto”. Lo ha detto il premier Mario Draghi nella replica al Senato. Il voto di fiducia è previsto intorno alle 23.

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CULTURA – “Stamattina ho detto che l’Italia è una grande potenza culturale e anche per questo al G20” sarà data “grande importanza” alla cultura “con un incontro dedicato”, ha sottolineato Draghi nella replica. “Le restrizioni per la pandemia hanno messo a dure prova musei, cinema, teatri, tutto lo spettacolo dal vivo e l’arte in generale”, un comparto che va sostenuto “perché il rischio è di perdere un patrimonio che definisce la nostra identità. Una perdita economica ingente ma ancor più grande la perdita dello spirito. Molto è stato fatto per ristori adeguati: serve fare ancora di più, rafforzare le tutele dei lavoratori” e le risorse del Next Generation Ue vanno utilizzate per “il capitale umano” e le “nuove tecnologie”. Per il premier “il ritorno nel più breve tempo possibile alla normalità deve riguardare anche la cultura in tutte le sue forme perché imprescindibile per la crescita e il benessere del Paese”.

AMBIENTE – “L’ambiente e il concetto di sviluppo sostenibile sono alla base della giustizia generazionale. So che in Senato si sta discutendo” di questo “nella forma di legge costituzionale: questo governo conferma l’impegno di andare in questa direzione”, ha ribadito Draghi.

GOVERNANCE PNRRE MEF– La governance del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza sarà “incardinata nel ministro dell’Economia e Finanze con la strettissima collaborazione dei ministri competenti. Il Parlamento sarà informato in modo adeguato e tempestivo sull’impianto complessivo e sulle politiche specifiche di intervento”.

MIGRANTI – Il premier si è quindi scusato “per non aver esplicitamente sollevato il tema dell’immigrazione” sul quale “la risposta più efficace e duratura è la piena assunzione di responsabilità delle istituzioni europee”, ha sottolineato nella replica al Senato. Al momento però “c’è uno stallo politico” con una “contrapposizione tra gli stati di frontiera maggiormente esposti e gli stati del Nord e Est Europa principalmente preoccupati di evitare i movimenti secondati dei migranti” verso i loro territori. “L’Italia, appoggiata anche da alcuni paesi mediterranei, propone come concreta misura di solidarietà un meccanismo obbligatorio di redistribuzione dei migranti pro quota”.

LEGALITÀE INFILTRAZIONI MAFIOSE – Draghi si è soffermato anche sull’importanza della legalità. “La legalità e la sicurezza – ha scandito – sono un necessità su cui costruire il benessere, la ripresa, la crescita nel Mezzogiorno. Senza legalità e sicurezza non ci può esser crescita”. Il presidente del Consiglio avverte che c’è “un rischio specifico che corriamo in vista della stagione di ricostruzione” del Next Generation Ue per “possibili infiltrazioni criminali nell’economia a seguito della crisi di liquidità di diversi settori” in particolare quelli del commercio e turistico-alberghiero. “L’obiettivo è anticipare una risposta strutturata dello Stato in termini di prevenzione e contrasto”.

Governo Draghi, Berlusconi lavora a rosa sottosegretari Fi

(Adnkronos)

Continua il totonomi dentro Forza Italia per un posto di sottosegretario nel governo Draghi. Il partito di Silvio Berlusconi, apprende l’Adnkronos, avrebbe indicato inizialmente una lista di 14 nomi, che però, secondo le ultime indiscrezioni, dovrebbero ridursi a sette, compreso un rappresentante dell’Udc: si tratterebbe di 5 senatori e due deputati.

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I nomi a cui avrebbe lavorato d’intesa con Arcore il neo coordinatore nazionale, Antonio Tajani, sono top secret, anche perchè il timore è che ogni ‘spiffero’ porti a ‘bruciare’ chi è in lizza. La rosa, raccontano fonti parlamentari azzurre, sarebbe stata consegnata dagli emissari del Cav a palazzo Chigi.

Le lacrime della senatrice M5S: “Sì a Draghi è lacerante”

Si commuove in Aula, al termine del suo intervento, la senatrice M5S Cinzia Leone. Il sì al governo Draghi “non è una fiducia in bianco ma sensibile e allo stesso tempo feroce”, dice assicurando che il Movimento “monitorerà” il lavoro dell’esecutivo attraverso i suoi ministri, “sentinelle nel governo. Dobbiamo ripartire, per questo il mio sarà un sì, per quanto lacerante e sofferto”. Un sì che si adegua, spiega, anche al responso arrivato dalla base pentastellata, “la stessa modalità e la stessa piattaforma che mi hanno permesso di essere qui senatrice della Repubblica”, termina con la voce rotta dalla commozione.