Governo, domani ‘cerimonia campanella’ per Draghi  

(Adnkronos)

Cerimonia della campanella domani per Mario Draghi con il passaggio di testimone tra l’avvocato del popolo e ‘Super Mario’. L’appuntamento è per le 13.

Draghi ha incontrato questa sera a palazzo Chigi Giuseppe Conte. Dopo il colloquio con il presidente della Camera, Roberto Fico,, il faccia a faccia durato mezz’ora. 

Governo Draghi, giuramento ministri e fiducia: il calendario  

(Adnkronos)

Il governo di Mario Draghi è fatto. Ora il giuramento, poi la fiducia. Il presidente del Consiglio, che in serata si è recato al Quirinale dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ha annunciato la lista dei 23 ministri che compongono l’esecutivo. Dopo aver reso noto l’elenco degli elementi che compongono la squadra, Draghi ha incontrato il presidente del Senato, Maria Elisabella Casellati, per circa 40 minuti. Poi ha avuto un colloquio con il presidente della Camera, Roberto Fico. Nella mattinata di sabato, alle 12, è in programma il giuramento del nuovo governo. Mercoledì, alle 10, il premier Draghi terrà nell’Aula del Senato le comunicazioni sulla fiducia al suo governo. Dopo l’intervento a palazzo Madama, Draghi andrà alla Camera.

Governo, Brunetta: “Ringrazio Mattarella-Draghi per fiducia”  

(Adnkronos)

“Ringrazio il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e il Presidente del Consiglio Mario Draghi per la fiducia accordatami. Ringrazio il Presidente Silvio Berlusconi, cui mi legano stima, riconoscenza e affetto. Da domani si torna al lavoro a Palazzo Vidoni, al servizio del mio Paese”. Lo scrive su Facebook Renato Brunetta, neo ministro del Pubblica amministrazione del governo Draghi, che ritorna a palazzo Vidoni dopo 13 anni.

M5S, Lombardi: “Di Battista? Rispetto per tutti”  

(Adnkronos)

“Siamo tutti onesti intellettualmente, sia chi ha sostenuto e votato sì che quelli che hanno sostenuto e votato no. E soprattutto abbiamo contribuito tutti a portare il Movimento a sedere nelle istituzioni: chi sotto i riflettori e sui palchi, chi sommerso da leggi, regolamenti, decreti, ai tavoli delle vertenze o ad infiniti incontri per cercare soluzioni, chi per strada ai banchetti”. Lo dice all’Adnkronos Roberta Lombardi, capogruppo M5S in Regione Lazio e componente del Comitato di Garanzia 5 Stelle, commentando le parole di Davide Casaleggio su Alessandro Di Battista (“anche grazie a lui oggi molti siedono in posizioni importanti nelle istituzioni”). “Rispetto la scelta di Alessandro e di chi la pensa come lui e chiedo lo stesso rispetto per chi la pensa diversamente”, aggiunge Lombardi.

M5S, Di Battista: “Quadro da film horror, partita rappresaglia contro di me”  

(Adnkronos)

“È partita la ‘rappresaglia’ mediatica contro di me dai giornali berlusconiani”. È la denuncia di Alessandro Di Battista su Facebook, all’indomani del suo annuncio relativo al ventilato addio al Movimento 5 Stelle.

Leggi anche

“Per quale ragione? Per articoli come questo! – scrive Di Battista condividendo un suo articolo per Tpi dal titolo ‘Memoria dell’Italia moderna: storia della condanna di Dell’Utri’ – Qui ho messo in fila fatti. Solo fatti provati e sentenze. Il quadro è da film horror. Soprattutto in virtù del fatto – sottolinea l’ex pentastellato – che un partito come Forza Italia (nato con determinati presupposti, con determinate relazioni e con determinati obiettivi), probabilmente, nelle prossime ore, tornerà al governo del Paese”.

Quanto al governoDraghi, dice intercettato sotto casa dai giornalisti, qualora “dovesse fare delle cose buone io le sosterrò. A me interessa il bene dei cittadini e in particolare della classe media”.

Nessuna frizione con l’amico di tante battaglie Luigi Di Maio: “L’ho sentito, i rapporti sono molto buoni e sereni. Gli faccio un imbocca al lupo. Luigi sa perfettamente come la penso io, non c’è nessun tipo di rancore”. Ma con il Movimento “una bellissima storia d’amore finisce. Sono molto tranquillo, sono convinto delle mie idee. Ho preso una decisione coerente con quello che sono io”.

“Adesso – chiarisce – non ho alcun futuro politico, scrivo e faccio le mie battaglie. Sono tre anni che faccio le mie battaglie fuori dal Parlamento”, aggiunge. “Gli iscritti che hanno votato no al governo Draghi? Sono uno di loro, non sono il capo di nessuno“, prosegue Di Battista. E a chi gli chiede se ci siano parlamentari pronti a seguirlo, l’ex deputato risponde: “Non ne ho idea, ognuno ha le proprie responsabilità. Casaleggio? Mi fanno piacere gli attestati di stima. Io ho le mie idee, non posso far altro che farmi da parte. Un governo con tutti questi partiti che ho contrastato non è una cosa buona per l’Italia”.

M5S, Di Maio: “Rispetto scelta Di Battista ma spero non sarà addio” 

(Adnkronos)

“Ieri ha fatto una scelta che rispetto ma spero e credo che non sarà un addio”. È l’auspicio espresso in un post dal ministro degli Esteri Luigi Di Maio, a proposito della decisione di Alessandro Di Battista di farsi da parte, annunciata dopo il voto su Rousseau che dà il via libera del M5S al governo di Mario Draghi.

“Con Alessandro conservo i più bei ricordi degli ultimi otto anni. Anche quelli più tristi e difficili – scrive di Maio su Facebook – E per questo saremo sempre uniti da un profondo legame. Quando ieri mi ha annunciato la sua intenzione di farsi da parte è stata dura accettarlo”.

“Insieme abbiamo portato avanti battaglie civili e sociali, abbiamo promosso l’approvazione di leggi cruciali che permetteranno ai nostri figli di vivere una vita migliore – rivendica il ministro – Non è un mistero che io ed Ale durante questi anni in diverse circostanze abbiamo avuto una visione diversa, ma ci siamo sempre detti le cose con franchezza ed estrema sincerità e quando potevamo, ci davamo anche qualche consiglio”.

“Insieme ci siamo presi insulti e applausi, abbiamo condiviso palchi e piazze, al sole e sotto la pioggia, abbiamo lottato e difeso i valori del MoVimento 5 Stelle – conclude Di Maio – Per la scelta di Alessandro chiedo rispetto. Ho letto commenti vergognosi contro di lui in queste ore, retroscena e titoli di giornale indegni. Con Alessandro, come con pochissimi altri, il MoVimento sarà sempre in debito. In alto i cuori”.

Governo, Renzi: “Operazione Draghi costruita da Mattarella”  

(Adnkronos)

“L’operazione Draghi l’ha costruita il Presidente della Repubblica”. Parola di Matteo Renzi che a L’aria che tira su La7 riconosce “con onestà” che “il kingmaker si chiama Sergio Mattarella“. Il Capo dello Stato, ricostruisce il leader di Iv, “che ha detto a tutti i partiti ‘basta discussioni, facciamo i vaccini e spendiamo bene i 209 miliardi del Recovery'”.

“Se dicessi che non ho mai sognato di mandare Draghi a palazzo Chigi direi una bugia. Ho sempre pensato che Draghi, finito il servizio alla Bce, avrebbe avuto tutte le condizioni per servire il proprio Paese. Sono onesto, l’ho sempre sognato”. E ora, dice Renzi, “mi sento come quello che sa che alla guida ci va quello più bravo, ti puoi mettere dietro a dormire”.

Sono molto contento per il Paese. Io non ho asfaltato nessuno. Penso di avere fatto una cosa giusta nel momento in cui ho risposto, come altri, all’appello di Mattarella”.

Insomma nessun dubbio tra Draghi e Conte. “È un dato di fatto oggettivo – afferma il Rottamatore – uno gioca per il Pallone d’oro e l’altro gioca non in una categoria da pallone d’oro”.

Governo, Renzi: “Operazione Draghi costruita da Mattarella”  

(Adnkronos)

“L’operazione Draghi l’ha costruita il Presidente della Repubblica”. Parola di Matteo Renzi che a L’aria che tira su La7 riconosce “con onestà” che “il kingmaker si chiama Sergio Mattarella“. Il Capo dello Stato, ricostruisce il leader di Iv, “che ha detto a tutti i partiti ‘basta discussioni, facciamo i vaccini e spendiamo bene i 209 miliardi del Recovery'”.

“Se dicessi che non ho mai sognato di mandare Draghi a palazzo Chigi direi una bugia. Ho sempre pensato che Draghi, finito il servizio alla Bce, avrebbe avuto tutte le condizioni per servire il proprio Paese. Sono onesto, l’ho sempre sognato”. E ora, dice Renzi, “mi sento come quello che sa che alla guida ci va quello più bravo, ti puoi mettere dietro a dormire”.

Sono molto contento per il Paese. Io non ho asfaltato nessuno. Penso di avere fatto una cosa giusta nel momento in cui ho risposto, come altri, all’appello di Mattarella”.

Insomma nessun dubbio tra Draghi e Conte. “È un dato di fatto oggettivo – afferma il Rottamatore – uno gioca per il Pallone d’oro e l’altro gioca non in una categoria da pallone d’oro”.

Renzi e Verdini a processo davanti alla Corte dei Conti  

(Adnkronos)

Matteo Renzi e Denis Verdini a processo nello stesso giorno per cause diverse. Succede alla Corte dei Conti, dove i due politici toscani sono a giudizio – le udienze sono fissate per il 24 febbraio – per danno erariale. Lo riferisce l’edizione fiorentina della “Repubblica”.

Per l’ex presidente del Consiglio, le accuse riguardano la scelta di due collaboratori non laureati per il suo staff, nel 2009 quando era sindaco di Firenze, circostanza di cui sono chiamati a rispondere anche due dirigenti di Palazzo Vecchio. Il danno contestato dalla procura contabile al leader di Italia Viva è di 69 mila euro.

L’ex senatore di Forza Italia e di Ala, da pochi giorni in detenzione domiciliare (a causa di un focolaio di Covid scoppiato nel carcere di Rebibbia a Roma) dopo la condanna per il crac del Credito cooperativo fiorentino, è invece a processo per la truffa legata ai finanziamenti ricevuti dalla Società Editoriale Toscana (Ste), che pubblicava “Il Giornale della Toscana”. Durante le indagini la Procura della Corte dei Conti aveva disposto un sequestro “conservativo” a carico di Denis Verdini e dell’ex deputato Massimo Parisi fino a un valore di 9 milioni e 100 mila euro, pari ai contributi pubblici per l’editoria “ottenuti non avendone diritto”. Entrambe le udienze, in programma, a meno di imprevisti, la mattina del 24 febbraio, saranno tenute in videoconferenza a causa dell’emergenza coronavirus.