Astori, cosa sappiamo finora  

Astori, cosa sappiamo finora

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Pubblicato il: 10/12/2018 14:37

Era la notte del 4 marzo quando, mentre si trovava in ritiro con la Fiorentina a Udine, in attesa della sfida di campionato contro la formazione friulana, Davide Astori muore nella sua camera d’albergo. Una morte per la quale sono arrivati ora due avvisi di garanzia nei confronti di due medici degli ospedali di Firenze e Cagliari, indagati con l’accusa di omicidio colposo.

L’esito dell’autopsia sul corpo del capitano viola, compiuta il 6 marzo, ha indicato una morte cardiaca senza evidenza macroscopica, verosimilmente su base bradiaritmica, “con spiccata congestione poliviscerale ed edema polmonare” aveva spiegato il procuratore capo di Udine, Antonio De Nicolo, parlando ai microfoni de ‘La vita in diretta’. “Per la diagnosi definitiva – aveva precisato – sono necessari approfonditi esami istologici”.

COSA SAPPIAMO – Quando si parla di bradiaritmia si intende una aritmia caratterizzata per un disturbo nella formazione o nella conduzione dell’impulso elettrico: le forme più frequenti sono la malattia del nodo del seno atriale o i blocchi atrio-ventricolari.

Trentuno anni, nato a San Giovanni Bianco (Bergamo) il 7 gennaio 1987, Davide Astori ha lasciato una compagna, Francesca Fioretti, e una bimba di 2 anni. Sorridente, equilibrato: per tutti era il ‘capitano gentile’. Determinato e ironico, su Instagram si presentava come ‘calciatore nel tempo libero’. Il tecnico della Juventus Massimiliano Allegri lo chiamava ‘il Tedesco’ per quanto impegno metteva negli allenamenti.

LA CARRIERA – Astori inizia la carriera nel Ponte San Pietro, prima di approdare nelle giovanili del Milan. Dalla stagione 2005 nella primavera rossonera e poi, la stagione successiva, iniziano i prestiti che gli fanno fare i primi passi nel calcio di qualità: prima in C1 con il Pizzighettone, poi con la Cremonese.

Il grande salto arriva con la maglia del Cagliari, a cui il difensore lega gran parte della sua carriera: Astori arriva in Sardegna, inizialmente in comproprietà con il Milan, nel 2008, anno del suo esordio a 21 anni in A. E veste la maglia rossoblù per 6 anni, fino al 2014.

LA NAZIONALE – Gli ultimi anni lo vedono con la maglia della Roma, nella stagione 2014-2015, anni che segnano anche il debutto in Champions League. Poi è la volta della Fiorentina, diventandone capitano. Cesare Prandelli lo convoca in Nazionale nel 2010: con la maglia azzurra, Astori conta 14 presenze e un gol. I funerali del giocatore si sono tenuti a Firenze l’8 marzo, nella basilica di Santa Croce.