Quando il terrorismo colpisce i mercatini  

Quando il terrorismo colpisce i mercatini

(Afp)

Pubblicato il: 12/12/2018 12:40

Luoghi di aggregazione e svago, spesso simbolo delle feste o del disimpegno delle calde serate estive. I mercatini finiscono così nel mirino del terrorismo, che colpisce nella folla in modi sempre diversi, rendendo cittadini e turisti di ogni età potenziali vittime. L’ultimo tragico episodio è quello di ieri sera, l’attacco al mercatino di Natale di Strasburgo il cui bilancio si aggrava di ora in ora. Ma nella storia recentissima dell’Europa sono stati diversi gli obiettivi di attentati fortunatamente falliti o drammaticamente riusciti, come a Berlino e Nizza con le decine di vittime straziate sull’asfalto.

STRASBURGO – Non è la prima volta che il mercatino di Strasburgo, “Capitale del Natale”, desta l’attenzione del terrorismo jihadista. Due i tentativi falliti: nel novembre 2016 sette persone vennero fermate dalle forze speciali francesi prima che mettessero a segno un attentato, così come nel 2000, quando il mercato era diventato bersaglio di quattro algerini che avevano progettato di piazzare una bomba alla vigilia del Capodanno 2001 davanti alla Cattedrale. Strage evitata grazie alle informazioni fornite dai servizi segreti tedeschi.

POSTDAM – Nel dicembre 2017 un pacco sospetto venne trovato nelle vicinanze del Mercatino di Natale di Potsdam, in Germania. Il pacco conteneva chiodi, cavi, batterie, fuochi d’artificio e polvere, ma nessun dispositivo di innesco. Il pacco era stato consegnato da un corriere a una farmacia nel pomeriggio, proprio mentre la zona del mercatino si stava affollando.

BERLINO: E’ il 19 dicembre 2016 quando un camion travolge la folla che sta passeggiando nel mercatino di Natale del centro della capitale tedesca. I morti sono 12, una è italiana, e i feriti 56. Fra le vittime c’è anche l’autista polacco a cui è stato rubato il camion, il cui corpo senza vita viene ritrovato nel mezzo. L’autore dell’attacco, il 24enne tunisino Anis Amri, riesce a fuggire. Verrà ucciso dieci giorni più tardi, il 22 dicembre, in uno scontro a fuoco con la polizia italiana a Sesto San Giovanni. L’attacco viene rivendicato dallo Stato Islamico.

LUDWIGSHAFEN – Nel dicembre 2016 un aspirante attentatore, pronto a far esplodere un ordigno artigianale nel mercatino di Natale di Ludwigshafen nel sudovest della Germania, viene fermato. Si tratta di un ragazzino tedesco-iracheno, ha solo 12 anni ed è “fortemente radicalizzato”. Secondo la ricostruzione della rivista tedesca Focus, l’attentato sarebbe in realtà dovuto avvenire alla fine di novembre. Il ragazzino avrebbe infatti lasciato uno zaino contenente l’ordigno in un cespuglio vicino all’edificio del Comune. Tuttavia il dispositivo, che era stato scoperto da un passante il 5 dicembre, non era esploso.

NIZZA – E’ il 14 luglio 2016, sera della festa nazionale francese, quando un camion si lancia contro la folla che sta assistendo al tradizionale spettacolo di fuochi d’artificio sul lungomare de la Promenade des Anglais. 86 i morti, fra cui 6 italiani, oltre 400 i feriti. Al volante c’è Mohamed Lahouaiej-Bouhlel, 31enne tunisino residente da anni a Nizza, che aveva affittato il camion. L’uomo apre il fuoco contro la polizia che tenta di fermarlo e viene infine ucciso dagli agenti. L’attentato viene rivendicato dallo Stato Islamico il 16 luglio.