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Pubblicato il: 17/12/2018 13:00
“Abbiamo raggiunto un ottimo risultato“. Il vicepremier Luigi Di Maio, in un post su Facebook, fa il punto sul vertice a Palazzo Chigi terminato a tarda notte e snocciola alcuni termini dell’intesa raggiunta. “Ieri notte siamo rimasti fino a tardi a Palazzo Chigi per trovare gli accordi su alcune delle misure che entreranno nella manovra e alla fine abbiamo raggiunto un ottimo risultato di cui sono molto soddisfatto. Dentro la manovra ci sono tanti piccoli grandi passi che rimettono l’Italia in carreggiata” scrive Di Maio.
“C’è il taglio alle pensioni d’oro per ristabilire giustizia sociale – spiega il ministro del Lavoro e dello Sviluppo economico – C’è finalmente il pagamento dei debiti da parte della Pubblica Amministrazione verso le aziende creditrici, dopo tante chiacchiere in questi anni gli imprenditori vedranno finalmente miliardi di euro che spettano loro e non rischieranno più di chiudere le loro attività”.
“C’è il primo serio taglio del costo del lavoro – va avanti Di Maio – perché riduciamo le tariffe Inail, le imprese pagheranno meno per i lavoratori e quindi assumeranno di più. Abbiamo confermato l’ecosconto fino a 6.000 euro per le macchine elettriche e non inquinanti senza tassare nessuna delle auto in circolazione né l’acquisto di nuove utilitarie. Solo chi deciderà di acquistare un suv diesel o a benzina o una ‘super car’ extralusso pagherà qualcosa in più. Ovviamente è confermato che l’Iva non aumenterà, che le pensioni minime aumenteranno, che ci sarà il Reddito di Cittadinanza e anche il superamento della Fornero con quota 100. Tutto questo nel 2019 sarà realtà e queste misure saranno l’inizio del cambiamento!”, conclude Di Maio.
Sulla manovra oggi interviene anche il portavoce capo della Commissione Margaritis Schinas, a Bruxelles, spiegando che tra la Commissione Europea e il governo italiano “il dialogo continua” e “decideremo i prossimi passi sulla base del risultato di questo dialogo, che è in corso”.
Intanto i lavori della commissione Bilancio riprenderanno alle 9.30 di domani. L’obiettivo è quello di approvare il provvedimento in tempo per la nuova data di approdo della manovra in aula, che la capigruppo prevista per domani pomeriggio fisserà probabilmente per venerdì. I tempi per approvare il disegno di legge entro Natale diventano strettissimi, mentre la possibilità di dover tornare in Parlamento dopo santo Stefano si fa sempre più concreta.