“Non siamo discarica di Roma”, sindaci contro Raggi  

Non siamo discarica di Roma, sindaci contro Raggi

(Fotogramma)

Pubblicato il: 18/12/2018 14:35

“Non ci fa piacere che arrivino i rifiuti di Roma, ma potranno arrivare solo per gli ultimi mesi poi non li faremo più entrare. Noi crediamo fermamente che Roma debba risolvere i suoi problemi. Noi abbiamo vinto la grande battaglia sulla chiusura degli inceneritori e, tra un anno, il 31 dicembre 2019, chiuderà anche la nostra discarica: Colleferro non sarà più la discarica dove portare i rifiuti di Roma“. Lo afferma all’Adnkronos il sindaco di Colleferro, Pierluigi Sanna, sulla questione dei rifiuti di Roma.

Sanna sottolinea inoltre che l’accordo raggiunto tra la ditta Rida Ambiente, gestore del Tmb di Aprilia, e la società regionale Lazio Ambiente non cambia le cose per Colleferro, che accoglie i rifiuti della Capitale dal 1993: “La nostra discarica riceveva già rifiuti tutti i giorni da Roma. Non può ricevere più di 35 camion di rifiuti al giorno (ogni camion porta circa 30 tonnellate): che vengano i camion di Ama o di Rida a noi non cambia nulla”. La quantità di rifiuti resterà la stessa. Tutte le polemiche sono “una trovata – osserva Sanna – per mettere in cattiva luce i comuni della provincia, che già da tempo aiutano Roma e che così vengono pure messi sulla graticola”.

Raggi e Montanari ci spiegassero perché non riescono a trovare un luogo per fare una discarica: quando chiuderà la mia discarica cosa faranno? Porteranno i rifiuti a piazza San Pietro? – conclude il sindaco di Colleferro – I problemi vanno risolti, ma non vanno non risolti sulle spalle degli altri. Io fossi stato nella Raggi mi sarei dimesso”.

Anche il sindaco di Aprilia, Antonio Terra, commenta con l’Adnkronos l’accordo raggiunto ieri tra la ditta Rida Ambiente, gestore del Tmb di Aprilia e la società regionale Lazio Ambiente, proprietaria della discarica di Colle Fagiolara vicino Colleferro, per il conferimento temporaneo di una parte di rifiuti, che prima del rogo venivano trattati nel tmb Salario. “La questione di fondo è che così stiamo vanificando il lavoro di tutti i Comuni delle altre quattro province del Lazio e dell’hinterland romano, tutti con valori alti di differenziata. Ad Aprilia noi siamo al 70% di differenziata, in tre anni abbiamo abbattuto di due terzi l’indifferenziato che portiamo ai Tmb e a Roma sono solo al 40% di differenziata”.

Oltre al danno anche la beffa. La Rida Ambiente non paga più il ristoro al Comune”, continua il sindaco. Dico questo, spiega, “fermo restando che questi sono impianti privati”. L’arrivo di rifiuti che provengono dalla Capitale nel Tmb di Aprilia, sottolinea il primo cittadino, “non è una notizia per noi”. “In questi ultimi tre anni, a più riprese in relazione alle emergenze di Roma sono arrivati rifiuti”, aggiunge.

Sui rifiuti della Capitale interviene anche il sottosegretario alla presidenza della giunta regionale dell’Abruzzo con delega all’Ambiente Mario Mazzocca dopo la richiesta avanzata da Roma di prorogare di un anno l’accordo già in essere sui rifiuti provenienti dalla Capitale che è in scadenza a fine 2018: “Oggi abbiamo avuto un incontro con i soggetti gestori e i sindaci dei Comuni interessati. Stiamo valutando questa richiesta ‘subliminale’ continuando a fare gli approfondimenti tecnici del caso”, spiega all’Adnkronos. Secondo Mazzocca “non si capisce se a Roma ci sia davvero un’emergenza rifiuti visto che abbiamo letto delle dichiarazioni del ministro Costa giorni fa in cui affermava chiaramente che Roma non è in emergenza”. L’Abruzzo comunque sta facendo i necessari “approfondimenti per un eventuale trattamento” dei rifiuti di Roma mentre “lo smaltimento non lo consideriamo neanche perché non c’è possibilità alcuna” in questo senso.

“Da noi – continua Mazzocca – circa la metà dei Comuni ha ottenuto il premio ‘Comuni ricicloni’ avendo raggiunto il 65 per cento di differenziata, mentre l’Abruzzo si attesta al 62% di differenziata, +16% da quattro anni a questa parte. Vedere Roma con un misero +2% di differenziata negli ultimi due anni ci fa restare perlomeno perplessi”.

Stride l’andamento dei dati della differenziata a Roma capitale soprattutto se rapportati a quelli dell’Abruzzo“, conclude Mazzocca all’indomani della richiesta avanzata formalmente da Roma di prorogare di un anno l’accordo già in essere sui rifiuti provenienti dalla Capitale che è in scadenza a fine 2018.