Pubblicato il: 19/12/2018 10:52
Lino Banfi in udienza privata da papa Francesco. L’incontro tra il Pontefice e il popolare attore, nonno Libero nella fortunata serie tv ‘Un medico in famiglia’, è avvenuto stamani a Casa Santa Marta, prima dell’udienza generale. “Era da tanto che volevo incontrare Francesco – confida all’Adnkronos Banfi, che è anche ambasciatore Unicef -. Conoscevo Wojtyla e Benedetto XVI. E’ stato un bellissimo e inaspettato regalo di Natale”.
Il Pontefice ha ricevuto Banfi nel salottino di Casa Santa Marta. “Io cercavo di spiegare al Papa chi ero – racconta l’attore – ma lui mi ha sorpreso dicendomi: ‘La conosco, lei è una persona speciale‘”. L’incontro è andato avanti simpaticamente, fuori da protocolli e ingessature. Ad accompagnare l’attore pugliese, don Sergio Mercanzin, direttore di Russia Ecumenica, che nel presentarlo al Papa ha detto: “Santità, Banfi è una persona molto generosa”. Bergoglio di rimando scherzoso: “Generoso come il vino?”. Quindi è iniziato il colloquio. “Se io sono il nonno d’Italia – racconta ancora Banfi a proposito del colloquio – Lei Santità è l”abuelo’ (nonno in spagnolo) del mondo. Il Papa mi ha risposto: ‘Bellissima questa definizione”.
Banfi non ha abbandonato la verve pugliese nemmeno davanti al Pontefice. “Quando ho detto al Papa che siamo coetanei, mi ha risposto: ‘Ma lei può dire anche di avere 74/75 anni’. Al che ho risposto: ‘Eh santità, devo ‘trottere’. Ho usato il termine pugliese perché a Ratzinger avevo insegnato a dire ‘papele papele (papale, papale) e si divertiva molto. Anche Bergoglio è sembrato divertirsi. Era molto sorridente. L’ho trovato bene”. L’attore ha donato a Bergoglio una poesia sui due papi che ha scritto di suo pugno: “L’ha messa in tasca dicendomi che l’avrebbe letta volentieri”. Nel momento di congedarsi, Banfi ha chiesto al Papa di poter suggellare l’incontro con una foto. Poi la richiesta: ‘Santità, posso dire di averla incontrata?‘. Bergoglio: ‘Certo, lo vedranno anche dalle foto’. Scatti e autografi anche da parte di Banfi per Guardie svizzere, gendarmi e impiegati del Vaticano.