Giuseppe Conte (FOTOGRAMMA/IPA)
Pubblicato il: 19/12/2018 13:36
“Abbiamo salvato l’impostazione della manovra: non abbiamo ceduto sui contenuti, certi degli effetti virtuosi che una manovra espansiva potrà determinare”. Lo ha detto il premier Giuseppe Conte, parlando al Senato sulla legge di bilancio. “Abbiamo lavorato con la massima determinazione per evitare la procedura di infrazione” ha proseguito il presidente del Consiglio, che ha aggiunto: “Ci siamo avvicinati alle posizioni dell’Ue senza mai arretrare rispetto agli obiettivi del voto del 4 marzo”.
“I rinvii” dell’iter “non sono stati causati dalle incertezze interne alla maggioranza; si è imposto un rallentamento e un’inevitabile compressione del dibattito in commissione, a causa della complessa interlocuzione intercorsa con l’Unione europea alla quale abbiamo dedicato le più risolute energie e un intenso impegno”.
UE – Dall’Europa, nel corso della trattativa per evitare l’infrazione, c’è stata “rigidità di posizioni ma anche apertura al dialogo. Abbiamo lavorato affinché fosse quantificata la stima economica e finanziaria delle misure” contenute, ha spiegato Conte, “soprattutto di quelle a carattere sociale e previdenziale”.
QUOTA 100 – “Queste valutazioni hanno rilevato che le risorse necessarie per realizzarle erano inferiori a quelle inizialmente previste, il che ci ha portato a ridurre il disavanzo dall’iniziale 2,4% al 2,04% circa, senza modificare i contenuti”, sia “riguardo la platea che riguardo ai tempi di attuazione. Ci tengo a ribadirlo – ha detto Conte -: sia quota 100 che reddito di cittadinanza partiranno nei tempi previsti”.
DEFICIT – Il rapporto deficit/Pil passa “dall’iniziale 2,4% al 2,04% circa, senza modificare i contenuti” di reddito di cittadinanza e quota 100, ha puntualizzato il premier durante l’informativa nell’Aula del Senato. Nello specifico passa “dal 2,4 al 2,04% per il prossimo anno, con previsione dell’1,8% per il 2020 e dell’1,5% nel 2021” ha affermato il premier. I saldi ammontano a “10 miliardi e 254 milioni nel 2019, 12 miliardi e 242 milioni nel 2020 e 15 miliardi e 297 milioni nel 2021”.
PENSIONE – Inoltre, in manovra, è previsto il “contenimento delle spese pensionistiche” e “si interviene sulle pensioni d’oro con un contributo temporaneo e progressivo per scaglioni di reddito, una misura di equità sociale da cui abbiamo ricavato maggiori risorse”.
CRESCITA – A seguito del peggioramento del quadro internazionale e del “rallentamento del ciclo economico”, è stata poi rivista la crescita “del Pil all’1% per l’anno prossimo”, con effetti che si ripercuotono sui saldi di bilancio. Quella sulla manovra economica realizzata dal governo “è una soluzione buona per gli italiani e soddisfacente per l’Europa” ha detto Conte.
TRIA – Soddisfazione da parte del ministro dell’Economia, Giovanni Tria, che – entrando in Senato – ha detto “certo!”, rispondendo a chi gli chiede se sia soddisfatto dall’esito della trattativa con l’Europa che ha deciso di non avviare la procedura di infrazione sulla manovra.