Immagine di repertorio (Afp)
Pubblicato il: 20/12/2018 17:36
L’antrace o carbonchio è un’infezione acuta, provocata dal batterio Bacillus anthracis, un germe produttore di spore in grado di sopravvivere a lungo nell’ambiente. Il tema è tornato alla ribalta dopo che quattro operatori postali di Roma, che sono stati in contatto con la polvere, presente su alcune buste, sono stati sottoposti a una profilassi anti-antrace come conferma all’Adnkronos Salute Emanuele Nicastri, direttore dell’Uoc Malattie infettive ad alta intensità di cura ed altamente contagiose dell’Inmi ‘L.Spallanzani’ di Roma. “Posso dire che al 99% non si tratterà di antrace” rassicura Nicastri, però. L’antrace è tra gli agenti considerati armi batteriologiche perché le spore in quantità estremamente elevate possono essere diffuse e provocare casi di infezione da inalazione.
La malattia si verifica più frequentemente in animali che assumono spore con l’ingestione del suolo contaminato. Gli esseri umani si infettano attraverso il contatto cutaneo, l’ingestione o l’inalazione delle spore di B. anthracis. La causa di contagio più comune è il contatto con animali malati ma fonti di infezione possono essere anche aria, terriccio e materiali di varia natura contaminati da spore. L’infezione da antrace si può manifestare in tre forme: polmonare, cutanea e gastrointestinale.
Nel 2001 il caso delle lettere all’antrace inviate a uffici giornalistici e a politici sconvolse gli Stati Uniti, già sotto choc all’indomani degli attentati alle Torri Gemelle. Dopo anni di indagine, il biologo Bruce Edwards Ivins venne riconosciuto come unico responsabile degli attacchi che provocarono la morte di cinque persone.