Pubblicato il: 21/12/2018 10:03
Avvio negativo per le piazze finanziarie europee con la sola Londra che parte in verde e azzera dopo pochi minuti il guadagno, posizionandosi sulla parità. Francoforte cede lo 0,48%, Parigi perde lo 0,36 e Milano segna una flessione dello 0,73% (il Ftse Mib) dopo la chiusura pesante di ieri con l’indice delle blue chips in flessione dell’1,93%. Fine scambi ai minimi intanto per la piazza finanziaria giapponese. A Tokyo l’indice Nikkei 225 lascia sul terreno l’1,1% a 20.166,19 punti in scia al crollo di Wall Street di ieri: il Dow Jones ha lasciato sul terreno l’1,99%, lo S&P 500 ha perso l’1,58% e il Nasdaq giù dell’1,63% a 6.528.
Tra le blue chips milanesi, giù Cnh Industrial che lascia sul terreno il 2,27% a 7,85 euro. Unicredit perde il 2,3%, Mediobanca -1,96%, Exor -2%. Positive le StMicroelectronics (+1,67%), Saipem (+1,23%), Moncler (+0,8%), Ferragamo (+0,59%).
L’attesa in Italia è rivolta al voto di fiducia questa sera in Senato sulla manovra, ma in generale pesa il deterioramento del quadro macroeconomico, tra le mosse della Fed, che prevede due rialzi del tasso di interesse e il rischio di shutdown negli Usa, ovvero la paralisi dell’amministrazione federale. Sul fronte obbligazionario il differenziale tra Btp e Bund decennali tedeschi apre in leggero rialzo a 253 punti base con un rendimento del 2,79% rispetto alla chiusura a 251 punti base di ieri.
Diversi i dati macroeconomici di giornata. Questa mattina in Giappone è stato diffuso l’indice dei prezzi al consumo: a novembre, a livello annualizzato, l’inflazione cresce dello 0,9%, meno delle attese che indicavano +1% (nel mese precedente +1%). Mese su mese mette a segno +0,2%, invariato rispetto a ottobre. Dalla Germania arriva il rapporto della GfK sul clima fra i consumatori tedeschi che risulta invariato (10,4) rispetto alla precedente rilevazione e comunque migliore delle attese degli analisti che indicavano 10,3. Dalla Francia, invece, dati deludenti rispetto al Pil del terzo trimestre che si attesta a +0,3%, in calo rispetto a +0,4% del trimestre precedente e peggiore delle attese.
In arrivo il livello di fiducia delle aziende italiane di dicembre. Dalla Gran Bretagna gli investimenti delle aziende nel terzo trimestre dell’anno e il Pil del terzo trimestre. Attesa, infine, per alcuni dati che verranno diffusi Oltreoceano nel pomeriggio: gli ordini di beni durevoli di novembre; il Pil del terzo trimestre; l’indice dei principali prezzi di spesa per consumi e le spese personali di novembre.