“L’H1N1 è un virus noto. Il responsabile della pandemia 2009, la cosidetta ‘suina’ – prosegue l’esperto -. Da allora è divenuto un normale virus stagionale: né più buono né più cattivo. Sappiamo che, a differenza di altri, in genere colpisce poco gli anziani. Colpisce di più i giovani, oltre che le persone con malattie predisponenti: obesi, persone con alcune patologie croniche, fumatori, donne in gravidanza. Ma si tratta anche di un patogeno che, in Italia, circola praticamente da 10 anni, assolutamente sotto controllo. Diverse persone l’hanno contratto nel tempo e quindi sono immuni. Molti, inoltre, si sono vaccinati e le formulazioni vaccinali sono attive contro questo patogeno”.
Insomma, non c’è da preoccuparsi. “In generale – conclude Rezza – quest’anno l’epidemia influenzale sembra andare a rilento. Per avere una visione più chiara dovremmo aspettare il rientro a scuola dopo le vacanze. Normalmente il picco coincide infatti con questo periodo”, conclude l’esperto.