Sono almeno 12 le persone rimaste uccise nelle violenze scoppiate oggi in Bangladesh, dove si è votato per le elezioni generali. La consultazione elettorale ha visto il trionfo della premier Sheikh Hasina. Sulla base dei risultati preliminari – quelli definitivi saranno resi noti lunedì – la Commissione elettorale ha fatto sapere che la Lega popolare del primo ministro ha conquistato 241 dei 300 seggi. Gli scontri si sono verificati, nonostante le imponenti misure di sicurezza e la violenza, si è consumata in particolar modo davanti o nei pressi dei seggi elettorali, tra i sostenitori del governo della potente premier 71enne Hasina, e gli attivisti dell’opposizione che accusano l’esecutivo di censura, restrizione delle libertà personali e intimidazioni.
Gli scontri si sono verificati in molte zone del Paese: tre persone sono morte nella zona sudorientale di Chittagong, due nel distretto settentrionale di Rajshahi e due in quello centrale di Cumilla, uno a Cox, uno a Brahmanbaria, uno a Rangamati, uno a Narsingdi e uno a Bogra.
Le contestazioni sono arrivate dalla principale alleanza di opposizione, che ha chiesto alla commissione elettorale di annullarle e convocare un nuovo voto. “Respingiamo queste elezioni farsa e vogliamo che la commissione elettorale indica un nuovo voto affidandolo ad un’amministrazione non partisan”, ha dichiarato il capo dell’alleanza di opposizione Fronte Jatiya Oikya, Kamal Hossain.