Russia posa la vodka, consumo crolla del 43% in 13 anni  

Russia posa la vodka, consumo crolla del 43% in 13 anni

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Pubblicato il: 01/10/2019 16:33

Il consumo di alcol in Russia è crollato del 43 per cento in 13 anni, nel periodo compreso fra il 2003 e il 2016, certifica l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) in un rapporto pubblicato oggi.

Le misure introdotte dal 2000 per scoraggiare il consumo, fra cui il divieto di vendere alcolici dopo le undici di sera, l’aumento dell’Iva sull’alcol e il bando alla pubblicità hanno dato risultati positivi. E anche se i russi rimangono forti bevitori (nel 2016, ogni russo ha consumato l’equivalente di 11,7 litri di etanolo puro) si tratta di un risultato storico che rende conto del miglioramento dell’aspettativa di vita che, per gli uomini, è passata dai 57 anni degli anni Novanta, ai 68 anni dello scorso anno (per le donne l’aspettativa di vita è di 78 anni).

Il sempre sobrio Presidente Putin ha fatto della battaglia al crollo demografico, e quindi all’alcol, una delle sue priorità (lo scorso anno per la prima volta da dieci anni, la popolazione tuttavia è tornata a calare, di 86mila persone).

“Questi dati fanno a pezzi un cliché della Russia. I numeri sono chiari come chiaro è che si tratti del frutto di iniziative politiche”, spiega l’esperta dell’Oms, Carina Ferreira-Borges, in una intervista all’agenzia di stampa tedesca “Dpa”.

Il consumo di alcol in Russia, dove i forti bevitori parlano di quantità di alcol in termini di ‘grammi’ e rimane di culto il romanzo breve scritto da Venedikt Erofeev all”inizio degli anni Settanta, Moskva-Petushki (Mosca sulla vodka), era diminuito una prima volta nella seconda metà degli anni Ottanta, grazie alle controverse campagne di Mikhail Gorbaciov ma era poi rimbalzato dopo il crollo dell’Unione sovietica.

Anche per fare la differenza con il forte bevitore che l’aveva preceduto al Cremlino, Boris Eltsin, Putin non beve in pubblico, ma, per non perdere consenso come Gorbaciov, non ha dato troppa enfasi alla campagna contro l’alcol. Il presidente russo è stato aiutato anche dall’assimilazione di abitudini culturali occidentali dei russi che, nelle grandi città, preferiscono scegliere birra e vino.