Borsa: Piazza Affari sopra la parità, in arrivo il giudizio di S&P’s 

Borsa Milano in positivo, vola Moncler

Pubblicato il: 25/10/2019 18:28

Sostanziale parità per gli indici europei in chiusura di settimana. In assenza di novità significative dal fronte Brexit, o da quello relativo le trattative Washington-Pechino, a prevalere è stata la prudenza. Le indicazioni arrivate dai dati macro hanno confermato le preoccupazioni sull’andamento dell’economia tedesca (l’indice di fiducia dei consumatori Gfk è sceso ai minimi da tre anni, l’Ifo si è confermato a 94,6 punti) e la sostanziale tenuta di quella statunitense (il sentiment dei consumatori misurato dall’Università del Michigan è passato da 96 a 95,5 punti).

In attesa del giudizio di Standard & Poor’s sul nostro Paese, l’agenzia dopo il cambio di governo potrebbe anche decidere di alzare le prospettive sul giudizio “BBB” da “negative” a “stabili”, lo spread con i titoli made in Germany è sceso dello 0,67% a 141,5 punti base e l’indice principale del listino di Piazza Affari, il Ftse Mib, si è fermato a 22.608,99 punti, +0,36% rispetto al dato precedente (terza settimana positiva consecutiva, +23,4% da inizio anno).

Sull’indice delle blue chip spiccano le performance di Eni (-0,69%) e Moncler (+11,33%) dopo la diffusione dei numeri trimestrali. Il gruppo di San Donato ha terminato i tre mesi al 30 settembre con un utile “adjusted”, depurato cioè delle componenti straordinarie, in calo del 44% a 776 milioni, mentre la società dei piumini ha segnato ricavi in aumento del 10% nonostante le difficoltà nell’importante mercato di Hong Kong.

Comparto bancario in ordine sparso: segno meno per UniCredit (-0,62%), parità per BPER (-0,05%, secondo rumor sarebbe in trattative per cedere sofferenze per 1 miliardo) e Intesa Sanpaolo (+0,07%) e finale di ottava in rialzo per Banco BPM (+0,77%) e Mediobanca (+0,74%).

Tra i titoli del risparmio gestito, riflettori puntati su Banca Mediolanum (+0,66%) che, con quella di oggi, ha chiuso in positivo le ultime dodici sedute (+15,7% sui tre mesi, +50,8% nel confronto annuo). (In collaborazione con money.it)