Mattarella a Draghi:”Da cittadino europeo le dico grazie”  

Mattarella a Draghi: Caro Mario, da europeo le dico grazie

Pubblicato il: 28/10/2019 16:42

“Dobbiamo, tutti, avere coraggio. Non credo sia stato facile per il Presidente Draghi, nel pieno della crisi, affermare: ‘whatever it takes’. Tutto ciò che è necessario, finché è necessario, per il bene dell’Europa e delle generazioni future. È quel che dobbiamo tutti assolutamente fare. Professor Draghi, caro Mario, come cittadino europeo desidero dirle grazie”. Così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel suo intervento a Francoforte per la cerimonia di commiato di Mario Draghi dalla presidenza Bce con il passaggio di testimone a Christine Lagarde.

Grazie all’opera di Mario Draghi – afferma Mattarella – l’Europa è “più solida e inclusiva” e nel suo lavoro di presidente della Bce ha dimostrato un “coraggio razionale” perché sempre “sostenuto dall’analisi e dagli approfondimenti che venivano dall’Istituzione stessa, dal Consiglio nella sua collegialita’; in un contesto che è, per sua natura, caratterizzato da incertezza nelle reazioni dei singoli e dei mercati. Coraggio associato alla capacita’ di ascoltare il dissenso, le voci critiche ma anche di valorizzare il contributo di chi sa sfidare visioni consolidate”.

“Mario Draghi – ricorda il Capo dello Stato – ha raccolto il testimone da Jean-Claude Trichet, in un momento di grande cambiamento, dopo i primi dieci anni di Unione monetaria caratterizzati da condizioni economiche relativamente stabili con una crescita moderata e costante che la Banca ha favorito e accompagnato”. “Un primo decennio -ha aggiunto- nel quale l’Istituzione è riuscita a costruire la sua credibilità intorno all’obiettivo di contenimento dell’inflazione assicurando coerentemente con l’obiettivo prefissato che essa si mantenesse intorno al 2%“.

“Nel 2011 tuttavia, l’impatto della crisi finanziaria imponeva all’Unione, e alla Banca in primo luogo, un ‘cambio di passo’. La sfida, infatti, era presto divenuta esistenziale: sconfiggere la percezione della possibilità, se non del rischio, di dissoluzione dello stesso Eurosistema. Una possibilità e un rischio che oggi – osserva Mattarella – possiamo considerare sconfitti”.