Manovra, da Venezia a plastic tax: lunedì prima raffica emendament 

Manovra: da Venezia a plastic tax, lunedì prima raffica emendamenti

Pubblicato il: 16/11/2019 10:42

Dalle risorse per Venezia alla guerra alla plastic tax, accelera la stesura delle modifiche alla manovra in vista del termine per la presentazione degli emendamenti in commissione Bilancio al Senato fissato per lunedì alle 15. Il ddl è atteso in Aula a Palazzo Madama dal 3 dicembre, per poi passare in commissione Bilancio alla Camera e in Aula a Montecitorio con l’obiettivo del via libera definitivo in Senato in terza lettura. Una corsa contro il tempo che dovrà concludersi entro il 31 dicembre.

Dagli stanziamenti per Venezia alla guerra dichiarata a plastic tax e stretta alle auto aziendali, passando per i correttivi a Quota 100, sono questi alcuni dei temi al centro degli emendamenti al quale lavorano i partiti in Senato. Intanto, solo dai ministeri, le modifiche in preparazione sono quasi 200.

Si cerca il consenso più ampio possibile all’emendamento che stanzia 200 milioni di euro complessivi nel 2020 e 2021 per aiutare Venezia a risollevarsi dai danni causati dalla calamità. Sottoscritto dai senatori veneti del Pd Vincenzo D’Arienzo ed Andrea Ferrazzi, sulla proposta di modifica c’è condivisione da parte di tutto il gruppo dem e non è escluso il sostegno anche altre forze politiche per dare un segno di unità del paese di fronte all’emergenza. Le risorse saranno destinate agli interventi emergenziali per il recupero e la messa in sicurezza degli immobili pubblici e privati, del patrimonio artistico, culturale ed economico, danneggiato dagli eventi eccezionali di natura ambientale in corso in questi giorni.

Le opposizioni intanto lavorano a emendamenti per smantellare la plastic tax da 1,1 miliardi di euro nel 2020 e la stretta alle auto aziendali che dovrebbe invece portare nelle casse dello stato oltre 300 milioni nello stesso anno. Italia Viva punterà i cannoni contro le microtasse e il regime per l’anticipo pensionistico ‘Quota 100’.

A lavoro sugli emendamenti anche il governo. Dai fondi per lo sport, alla pa, passando per i bonus di Industria 4.0, sono solo alcune delle prime proposte di modifica alle quali lavora l’esecutivo.

Nel dettaglio, tra gli altri, l’emendamento che stanzia 120 milioni nel triennio 2020-22 per il nuovo fondo per lo sport istituito dalla manovra. Un’altra proposta prevede l’ingresso del contratto di espansione nello stesso regime degli ammortizzatori sociali e dunque di renderlo strutturale. Una proposta di modifica estende anche nel 2020 a tutti i neo papà, del pubblico e del privato, la possibilità di prendere cinque giorni di congedo. Sul fronte Industria 4.0 verrebbe prorogato al 2020 il credito d’imposta per le spese di formazione dei dipendenti delle imprese che investono in innovazione.

Sul versate della Pa, si propone invece lo scorrimento, anche integrale, da parte delle amministrazioni pubbliche delle graduatorie dei concorsi per il reclutamento del personale e senza il limite numerico dei posti messi a concorso. Mentre si prorogherebbe al 31 dicembre 2021 la possibilità di stabilizzare i precari della pa.

Tra le altre anche la proposta per la successione nelle aziende senza ‘eredi’ dove i proprietari vogliono dismettere l’attività, incentivandone l’acquisizione da parte degli stessi dipendenti, con agevolazioni sia per i lavoratori riuniti in una cooperativa che per i datori di lavoro.