Pubblicato il: 17/11/2019 17:36
La fortuna aiuta gli audaci e l’audacia a volte favorisce gli affari. Non si è persa d’animo la signora Caterina, la sola esercente a tenere aperte le porte ai clienti sotto i portici di San Marco nel giorno della grande piena a Venezia. L’unica vetrina illuminata era la sua, il negozio ‘San Marco 155’ con la sua esposizione di oggetti in vetro di Murano e maschere decorate. A lei, titolare di una sorta di esclusiva su tutta la piazza, si sono quindi rivolti i pochi turisti che hanno osato sfidare la marea montante prima che la piazza venisse chiusa e transennata per ragioni di sicurezza.
“Con l’acqua alta dobbiamo convivere, anche se per la verità -dice all’Adnkronos- non si erano mai verificate ondate di questa portata e a intervalli così ristretti. A seconda dell’andamento delle maree mettiamo in azione un piano di emergenza per salvare gli articoli in vendita. Ma la piena di martedì scorso, con i suoi 187 centimetri, è stata davvero devastante. Abbiamo dovuto togliere dagli scaffali in tutta fretta e in molti casi asciugare a uno a uno, centinaia di oggetti di vetro, stando bene attenti a non romperli”.
Alla forza del mare, però, a volte bisogna cedere. E così, dopo una mattinata di ‘resistenza’, la signora Caterina ha dovuto chiudere battenti e paratie stagne quando la marea ha cominciato a farsi minacciosa. Uno stop di qualche ora in attesa di riaprire finalmente al ritiro definitivo dell’acqua alta.