(Foto Afp)
Pubblicato il: 18/11/2019 18:42
Due le cause che hanno finito per zavorrare l’avvio di ottava delle piazze finanziarie europee: gli aggiornamenti poco confortanti in arrivo dalle trattative tra Stati Uniti e Cina e il profit warning lanciato dalla tedesca Volkswagen.
Milano, in particolare, ha dovuto fare i conti anche con un terzo fattore: lo stacco delle cedole. Oggi Terna (-0,03%) e Poste Italiane (-0,85%) hanno staccato l’acconto sul dividendo mentre Mediobanca (-3,15%) ha pagato un provento “completo” da 0,47 euro per azione, pari a un rendimento lordo del 4,4%. Nel complesso, gli operatori stimano un peso dello 0,18% sull’indice principale di Borsa Italiana.
Sul Ftse Mib, che ha terminato in calo di mezzo punto percentuale a 23.463,98 punti (-0,53%), le notizie in arrivo dalla Germania hanno penalizzato FCA (-2,82%) e Pirelli (-0,86%). Vendite anche su Leonardo (-2,09%) che oggi ha annunciato nuovi ordini di elicotteri e la firma di un accordo nei settori navale e terrestre con la società emiratina IGG (International Golden Group).
Intonazione sostanzialmente positiva per il comparto bancario: Ubi Banca e Intesa Sanpaolo hanno entrambe chiuso in rialzo dello 0,51%, BPER ha segnato un +1,21% e Banco BPM un +0,54%. Quest’ultima, secondo quanto annunciato da un manager nel corso di un’intervista, sta valutando la possibilità di separare una parte delle proprie attività per ridurre più velocemente lo stock di crediti deteriorati.
In controtendenza UniCredit e FinecoBank, in rosso rispettivamente dello 0,8 e dello 0,87%. Gae Aulenti utilizzerà una cartolarizzazione di prestiti corporate da 7,75 miliardi per sostituire i titoli di Stato che si è impegnata a fornire a Fineco come collaterale dopo l’uscita dal gruppo.
(in collaborazione con money.it)