Pubblicato il: 18/11/2019 11:10
Sono ben due le squadre di GSK Italia che hanno partecipato alla Verona Marathon, una vera e propria novità nelle partecipazioni aziendali alla manifestazione podistica veronese che ha visto iscritti complessivamente 2546 atleti.
La prima una squadra di 35 atleti, tutti dipendenti aziendali, guidata dal presidente di GSK Italia, Luis Arosemena, ironman, specialità che pratica a livello amatoriale; la seconda una squadra di volontari soccorritori in azienda, in sette presenti alla maratona, sotto il coordinamento della Croce Rossa. Possiamo quindi parlare di una partecipazione con una marcia in più alla ormai classica manifestazione veronese, giunta alla 19a edizione.
Tre le possibili scelte di gara della Verona Marathon, inserita nel calendario della IAA (International Association Athletics Federation) e della FIDAL (Federazione Italiana di Atletica Leggera). Un percorso impegnativo, quello sui 42 km (esattamente 42,195 km, ossia la distanza ufficialmente adottata nel 1921 dalla federazione mondiale di atletica leggera), scelto comunque da uno dei componenti la squadra, venuto fin dall’Inghilterra per correre a Verona. Non meno impegnativo anche il percorso della mezza maratona, il Cangrande Half Marathon di 21,097 km, gara che vede la partecipazione del presidente Luis Arosemena e di altri 13 runner aziendali.
Mentre i restanti 20 hanno scelto la partecipazione alla Last 10km, una competizione che sin dalla prima edizione dell’evento è stata indirizzata ad una finalità sociale, nel solco di tutti i grandi eventi podistici mondiali.
In termini di solidarietà, per GSK Italia, da sempre presente con progetti in particolare nell’ambito dei bambini ospedalizzati, sia a livello di comunità locale in cui l’azienda è inserita, sia sull’intero territorio italiano, la partecipazione a Verona Marathon presenta lo scopo di donare ad ABEO 14 euro per ogni km percorso.
Un contributo all’Associazione Bambino Emopatico Oncologico per collaborare ad una migliore serenità nei reparti pediatrici degli ospedali come ci conferma il presidente Arosemena, appena prima del via alla gara: “È una festa sportiva, in cui ci mettiamo in gioco per dare un sorriso, in collaborazione con ABEO, ai bambini ammalati di cancro. Una preparazione forte, ma l’allegria che possiamo dare per ogni chilometro che facciamo ci rende contenti e pronti per la gara”.