Pubblicato il: 19/11/2019 13:29
La European Film Academy ed Efa Productions hanno annunciato i primi otto vincitori che saranno premiati agli European Film Awards di quest’anno. Spicca il poker messo a segno da ‘La favorita’, diretto da Yorgos Lanthimos, con riconoscimenti assegnati a direttore della fotografia, montatore, costumista, acconciatore e truccatore. Una speciale giuria composta da otto membri si è riunita a Berlino e, sulla base della lista di Selezione degli Efa, ha decretato i vincitori per le categorie Direzione della Fotografia, Montaggio, Scenografia, Costumi, Acconciatura & Trucco, Musica, Suono ed Effetti Visivi. I componenti la giuria sono Nadia Ben Rachid, montatrice (Francia); Vanja Černul, direttore della fotografia (Croazia); Annette Focks, compositore (Germania); Gerda Koekoek, acconciatore e truccatore (Paesi Bassi); Eimer Ní Mhaoldomhnaigh, costumista (Irlanda), Artur Pinheiro, scenografo (Portogallo); Gisle Tveito, sound designer (Norvegia); István Vajda, effetti visivi (Ungheria).
Direttore della fotografia europeo 2019 è dunque Robbie Ryan per ‘La Favorita’ le cui immagini, secondo la giuria “sono indubbiamente opera di uno straordinario direttore della fotografia ma rivelano anche un’intima collaborazione con il regista. Entrambi si sono impegnati per stare il più possibile alla larga dalle convenzioni fotografiche di un film in costume”. Montatore europero 2019, sempre per ‘La favorita’, è Yorgos Mavropsaridis che “con grande talento è riuscito a montare ‘La favorita in modo intelligente, nuovo e creativo, dando così al film un flusso semplice e naturale, giocoso come una partita a scacchi”.
Come Costumista europeo 2019 è stato indicato Sandy Powell, ancora per ‘La Favorita’, perchè i suoi costumi “hanno tutti gli elementi necessari ad un film in costume, eccetto un particolare che alla fine, con grande freschezza lo fa assomigliare a un’opera punk rock. Mentre rimbalziamo sui dettagli del periodo, c’è un ritmo che scorre in sottofondo che ci fa sentire come se stessimo ‘pogando’ con la regina Anna e i suoi cortigiani”. Quarto riconoscimento per ‘La favorita’ quello di Acconciatore e truccatore europeo 2019 a Nadia Stacey che “combina sapientemente il look senza trucco delle signore con i loro capelli a tre quarti che le fa apparire molto più naturali rispetto alle parrucche estreme e al trucco sgargiante dei personaggi maschili – come se avessero fatto da sole. Anche l’aspetto ‘da tasso’ della regina Anna è esilarante ma al contempo immensamente triste”.
Il riconoscimento quale Scenografo europeo 2019 va ad Antxon Gómez per ‘Dolore e Gloria’ in quanto “costruisce con grande audacia l’universo dei personaggi di Almodóvar, come ben emerge dalle sue scelte di colore e stile del design. Eclecttici e coraggiosi, ma sempre ben bilanciati. Grazie alla sua arte lo scenografo ci guida nel sottotesto, che siano i turbamenti interiori del protagonista o i ricordi fantasmagorisci della sua infanzia”. Come Compositore europeo 2019 è stato indicato John Gürtler per ‘System Crasher’ dove “la musica è moderna, virtuosistica, impulsiva e sorprendente. John Gürtler ha trasformato l’indicibile in musica. Laddove le parole non sono più possibili la sua musica per il film funziona come un linguaggio non verbale, riflettendo l’interiorità del protagonista e portando con sé lo spettatore”.
Eduardo Esquide, Nacho Royo-Villanova & Laurent Chassaigne incassano il riconoscimento Sound designer europeo 2019 per ‘Una notte di dodici anni’ con la seguente motivazione: “La maggior parte del suono in questo film non riguarda ciò che vediamo. Riguarda ciò che non è possibile vedere quando si è tenuti prigionieri in una cella minuscola e buia. In maniera vivida e quasi tangibile permette allo spettatore di sperimentare cosa significa la prigionia. I suoni continuamente ‘off-screen’ espandono l’immagine e ci fanno percepire chiaramente i diversi ambienti e come tutto ciò abbia nel tempo un effetto sulla psiche del prigioniero”. Ottavo riconoscimento quello Effetti visivi europei 2019, assegnato a Martin Ziebell, Sebastian Kaltmeyer, Néha Hirve, Jesper Brodersen & Torgeir Busch per ‘About endlessness’ dove “invece di restare sullo sfondo, gli effetti visivi amplificano gli effetti richiesti, creando così l‘atmosfera speciale necessaria per rendere la visione del regista. Grazie a questa coraggiosa decisione di Martin Ziebell e Sebastian Kaltmeyer, i VFX ottengono più spazio, non solo supportando il messaggio e l’identità visiva del film, ma portandolo a un livello artistico molto più elevato”.