Pubblicato il: 21/11/2019 17:27
Pronti a studiare nuovi saloni in giro per il mondo dopo il successo di quello che si chiude il 22 novembre a Shanghai. Ad annunciarlo all’Adnkronos è Claudio Luti presidente del Salone del Mobile che conclude con un bilancio positivo la mission in Cina dove il Salone del Mobile è tornato per la quarta volta.
‘Stiamo pensando di replicare il salone -dice Luti- ma è un lavoro delicato. Il salone di Milano è e resterà l’epicentro, il momento in cui tutto il mondo viene da noi e tale deve restare. Ma effettivamente stiamo pensando di andare uno o due anni in quei paesi dove siamo più deboli per conquistare nuovi spazi e migliorare la penetrazione; potrebbe servire in Africa, in America o in Arabia. Certo un piano del genere va studiato e programmato per bene perchè il brand che rappresentiamo è di valore, come dimostra Shanghai”. In Cina l’Italia si è presentata compatta come un monolite, portando 127 imprese, il governo, l’Ice e la Regione Lombardia.
”Quando si riesce a fare sistema come in questo caso -dice Luti- i risultati poi si vedono. Significa giocarsela ad armi pari con gli altri paesi, sfruttando anche quella creatività e genialità tutta italiana che all’estero ci riconoscono, come qui in Cina”. Certo poi tocca alle aziende sviluppare il business e andare avanti, ma intanto l’abbrivio c’e’ e ”crea ricchezza. Iniziative come il Salone -dice- sono un traino importante, è ovvio poi che ogni azienda deve crederci, investire”. Ma le premesse partendo dai i numeri ci sono se si pensa che il nostro Paese è stato nel 2018 il primo fornitore della Cina in questa filiera con vendite cresciute del 10%. e in trend positivo continua.
”Questo è un paese di rilevanza mondiale sullo scacchiere internazionale e dobbiamo diventare sempre più importanti. La strada per le imprese italiane è aperta perchè come industria siamo rispettati e presentandoci tutti insieme come successo qui, diamo quell’idea di forza che attrae e non è poco dato che si parla di una grande potenza destinata a diventare sempre più forte”.