“Mi chiedo a cosa sia servito tutto quello che è successo, di cui ho pagato le conseguenze più grandi…Più degli uomini“. E’ l’amara riflessione di Asia Argento su quanto scaturito dalla battaglia che ha dato vita al movimento MeToo. L’attrice e regista sarà la special guest nel documentario Frida Viva La Vida, prodotto da Ballandi Arts e Nexo digital in collaborazione con Sky Arte, presentato oggi al 37° Torino Film Festival – Sezione Festa Mobile. Nelle sale italiane arriverà in esclusiva il 25, 26 e 27 novembre per la regia di Giovanni Troillo.
Il documentario descrive la vera rivoluzione dell’artista e icona messicana. Una rivoluzione che, secondo Asia Argento, non è paragonabile a quella del movimento MeToo. “Non possiamo comparare il tempo in cui è vissuta Frida a quello che succede oggi. Io ho provato a fare una rivoluzione e ad un certo punto mi sembrava di aver creato uno tsunami abbastanza forte. Però poi ci sono delle forze oscure così grandi oggi. Un tempo si sapeva chi era il nemico, oggi i nemici si nascondono molto bene”, evidenzia l’attrice.
“Quando io ho fatto una rivoluzione che ha acceso gli animi, soprattutto delle donne, perché era una rivoluzione femminile, alla fine ho visto che la storia non è una linea retta, è una spirale -sottolinea-. È come un valzer: si fanno due passi avanti e uno indietro. Le donne si sono ribellate al sopruso degli uomini sul lavoro, all’abuso di potere e ora negli Stati Uniti, da dove tutto è partito, stanno togliendo l’aborto in tanti stati. Mi chiedo a cosa sia servito tutto quello che è successo, di cui ho pagato le conseguenze più grandi…Più degli uomini.”