Pubblicato il: 24/11/2019 16:05
“Ieri Beppe ci ha detto di ‘non rompere i coglioni‘”. Lo scrive sul suo Blog la deputata calabrese del M5S, Dalila Nesci, replicando alle parole di ieri del garante 5 Stelle. “Ma lui non sa o fa finta di non sapere che vivendo in questi territori ho dovuto essere per forza una ‘rompicoglioni’ perché qui per sopravvivere, per resistere, per combattere per diritti e servizi essenziali – che in altre parti d’Italia (tipo al Nord, dove vive lui) sono garantiti – bisogna essere per forza una ‘rompicoglioni’. Ognuno è quello che è sempre stato”. “Nonostante le tue offese, in questa fase, concordo con la tua visione caro Beppe e ti dico apriamo un dialogo serio e rapido guidato da una figura autorevole del MoVimento 5 Stelle che garantisca i nostri valori con tutte le forze pulite e trasversali della Calabria, a partire dalla sinistra sui temi. Avere idee, in tempi difficili è una risorsa. Avere paura, in tempi incerti è un demerito. Coraggio, la faccia pulita della Calabria deve ritrovarsi e fare uno sforzo di comunione. #CalabriaAlzaLaTesta!”, aggiunge la parlamentare.
Quanto al “nome del prof. Aiello”, se “sarà sottoposto a ratifica sulla piattaforma Rousseau”, scrive sul suo Blog, “io voterò no“. Per la deputata calabrese del M5S “bisogna aprire “un dialogo serio e rapido guidato da una figura autorevole del MoVimento 5 Stelle che garantisca i nostri valori con tutte le forze pulite e trasversali della Calabria, a partire dalla sinistra sui temi”.
Per Nesci “c’è assurda o voluta ambiguità che ci sta portando ad un suicidio politico. Ci sono due linee politiche dettate da due capi Grillo&DiMaio. Uno parla di progetti alti con la sinistra, mentre l’altro cambia idea il giorno dopo il risultato dell’Umbria. Nel frattempo, però, continuano a dire di essere d’accordo su tutto”.
La deputata si rivolge ai “colleghi parlamentari del MoVimento, ai nostri consiglieri comunali, ai nostri attivisti e simpatizzanti e a chi ci ha votato in questi anni. La possibilità e la responsabilità di indirizzare il corso storico-politico calabrese non ce l’avremo mai più. Il nostro elettorato ci punirà se avanzeremo una proposta non convincente e non aderente alle sfide del tempo. Mi chiedo – conclude Nesci – chi dei portavoce o del M5S conosca il prof. Aiello tanto da farsi garante della sua figura ed esporlo all’elettorato chiedendo voti per lui”.