Pubblicato il: 25/11/2019 11:30
“La violenza sulle donne non smette di essere emergenza pubblica e per questo la coscienza della gravità del fenomeno deve continuare a crescere“. Lo sottolinea il capo dello Stato Sergio Mattarella, in una dichiarazione diffusa dall’ufficio stampa del Colle in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.
Ricordando che la giornata veniva istituita vent’anni fa dalle Nazioni Unite per richiamare l’attenzione su “una sistematica violazione dei diritti umani”, Mattarella sottolinea che, “nonostante l’impegno della comunità internazionale per prevenire questo fenomeno e sostenere le vittime”, ancora oggi “le donne non cessano di essere oggetto di molestie, vittime di tragedie palesi e di soprusi taciuti perché consumati spesso all’interno delle famiglie o perpetrati da persone conosciute. Inoltre, sminuire il valore di una donna e non riconoscerne i meriti nella vita pubblica e privata -attraverso linguaggi non appropriati e atti di deliberata discriminazione- rappresentano fattori in grado di alimentare un clima di violenza”.
“Ciò significa -avverte il capo dello Stato- che molto resta ancora da fare. Ogni donna deve sentire le istituzioni vicine. Tutti noi dobbiamo continuare ad adoperarci nella prevenzione del fenomeno, nel concreto sostegno delle vittime e dei loro figli, nella applicazione rigorosa degli strumenti esistenti, nel reperimento delle risorse necessarie e nell’elaborazione di ciò che serve per intercettare e contrastare i segnali del maltrattamento delle donne”.
CASELLATI – “Il bilancio dei femminicidi nel nostro Paese ci restituisce la fotografia di una agghiacciante e inaccettabile mattanza di genere. Nel 2019 sono state 96 le vittime, una donna uccisa ogni tre giorni: una violenza che va fermata con la formazione, la prevenzione, il contrasto e senza concedere sconti a nessun atteggiamento di sopraffazione, da quello fisico a quello psicologico”, ha detto il Presidente del Senato, Elisabetta Casellati.