Galmozzi presenta libro, bufera su ex Prima Linea  

Galmozzi presenta libro, bufera su ex Prima Linea

Pubblicato il: 29/11/2019 15:41

Tra i fondatori di Prima Linea e condannato per gli omicidi dell’avvocato e consigliere provinciale dell’Msi, Enrico Pedenovi, e dell’agente di polizia Giuseppe Ciotta, l’ex terrorista Enrico Galmozzi torna a far parlare di sé scatenando polemiche in vista della presentazione di un suo libro, stasera, a Torino.

Galmozzi è già finito nella bufera nei mesi scorsi per alcuni post pubblicati su Facebook. L’ex terrorista aveva preso di mira il leader della Lega e allora ministro dell’Interno, Matteo Salvini, che a luglio scorso aveva dato notizia di aver ricevuto una busta con dei proiettili. “Giù la testa, coglione. Non fare il cinema che ti va di culo: una volta invece di spedirli li consegnavamo di persona…”, il commento choc di Galmozzi sul social network. Parole che avevano provocato la reazione del segretario del Carroccio: “Terrorista rosso, condannato per omicidio, oggi mi insulta e minaccia… Strano Paese l’Italia”, aveva commentato Salvini, al quale si era aggiunta la dura condanna dei familiari delle vittime, in primis Potito Perruggini, nipote di Giuseppe Ciotta. Sotto accusa, a dicembre dello scorso anno, erano finite anche altre frasi scritte da Galmozzi sui social in difesa di Cesare Battisti. Il personaggio dell’ex terrorista dei Pac, si spingeva ad affermare Galmozzi, è stato “costruito dalla stampa che non solo ne ha fatto un mostro sotto il profilo criminale ma ne ha costruito anche una immagine antipatica”.

C’è ormai una certa rassegnazione. Alla fine hanno vinto loro, i terroristi: sono stati deputati, a Torino, da Curcio a Balzerani, sono andati a presentare libri. E inutilmente noi protestiamo”. Così Giovanni Berardi, presidente dell’Associazione europea vittime del terrorismo (Asevit) e figlio del maresciallo di polizia Rosario ucciso nel ’78 dalle Br, commenta all’Adnkronos “l’ennesima volta” in cui un ex terrorista, in tal caso Enrico Galmozzi, è protagonista di un incontro per la presentazione di un suo libro. “Ex terroristi, che non saranno mai ex assassini, continuano a spadroneggiare nella società, vanno in tv, scrivono libri, prendono il reddito di cittadinanza”, osserva Berardi diviso tra sentimenti di “rassegnazione e schifo”. “Purtroppo è la fotografia del nostro Paese che, secondo me è in piena decadenza – continua il presidente di Asevit – Le persone normali sono diventate l’emarginazione, mentre l’emancipazione è diventata opinion maker, ciò succede tutti i giorni”. I terroristi, sottolinea Berardi, si devono solo “augurare che Dio non esista, altrimenti la pagheranno”.

“E’ del tutto evidente che sarebbe opportuno che queste cose non si ripetessero e sarebbe meglio che queste persone, invece di cercare di tornare alla ribalta ad ogni costo, cercassero di farsi dimenticare” afferma all’Adnkronos il presidente dell’Associazione italiana vittime del terrorismo e dell’eversione (Aiviter) Roberto Della Rocca. “Noi non siamo assolutamente d’accordo sull’opportunità che avvengano presentazioni ed iniziative nelle scuole, in istituti pubblici o collegati alle istituzioni”, sottolinea Della Rocca secondo il quale è “da Ponzio Pilato” la posizione del Comitato Arci Torino che, pur condannando le prese di posizione di Galmozzi, ha affermato di non essere a conoscenza dell’iniziativa di stasera che si terrà in un’associazione aderente, spiegando che ogni circolo ha autonomia nelle iniziative.