Omicidio Caruana Galizia, successore Muscat il 18 gennaio 

Omicidio Caruana Galizia, successore Muscat il 18 gennaio

(Afp)

Pubblicato il: 30/11/2019 18:43

Il partito laburista sceglierà il nuovo leader e prossimo premier maltese il 18 gennaio, ma non è ancora chiaro se il primo ministro Joseph Muscat rimarrà in carica fino a quella data. Lo scrive oggi il Times of Malta, dopo che ieri era circolata la notizia di imminenti dimissioni di Muscat in connessione con il caso dell’omicidio della giornalista investigativa Daphne Caruana Galizia. A quanto scrive il sito del quotidiano i delegati del partito al governo voteranno una prima volta l’otto gennaio, per scegliere poi il 18 fra i due candidati più votati.

Il giornale riferiva ieri che Muscat aveva informato le persone a lui vicine e il presidente maltese George Vella della sua intenzione di dimettersi nel momento in cui l’uomo d’affari Yorgen Fenech, il cui arresto ha dato una svolta all’inchiesta, fosse stato formalmente incriminato per l’omicidio della reporter uccisa con un’autobomba nel 2017.

Ma il progetto di passare al più presto le redini del governo al vice primo ministro Chris Fearne sembrano ora essere stato accantonato, con la possibilità che Muscat rimanga alla guida dell’esecutivo fino al 18 gennaio.

Una parte dei laburisti chiede che Muscat rimanga in sella fino a quella data, ma altri sostengono che dovrebbe dimettersi al più presto – come chiedono le organizzazioni della società civile – per evitare di danneggiare ulteriormente il paese e il partito. “Il fatto che il suo amico e braccio destro Keith Schembri sia stato collegato all’omicidio dovrebbe essere sufficiente perchè si dimetta”, hanno detto alcune fonti del partito al giornale, riferendosi all’ex capo di gabinetto del premier.

Oltre a Ferne, per la successione a Muscat si fanno anche i nomi della deputata europea Miriam Dalli, del ministro dei Trasporti Ian Borg e del deputato Robert Abela. E’ spuntato anche il nome dell’ex ministro del Turismo Konrad Mizzi, dimessosi come Schembri il 26 novembre. Mizzi era però uno degli esponenti del governo accusati di corruzione da Caruana Galizia.

La Delli ha scritto oggi su Facebook di sentirsi “arrabbiata e tradita” da quanto emerge nelle indagini sull’omicidio della giornalista, aggiungendo che non si possono ancora “trascinare le cose” ma serve rispondere “alle tante domande”. “Smettila di piagnucolare e fai qualcosa”, le ha risposto sui social Matthew Caruana Galiza, uno dei figli della reporter uccisa. Non hai fatto “quando avresti potuto fare qualcosa per prevenire l’omicidio”, ora dovresti “chiedere che il primo ministro si dimetta immediatamente. Spendi il tuo pingue salario per comprare un biglietto aereo per Malta e scendi in strada con i manifestanti”, ha aggiunto il figlio di Daphne Caruana Galizia.

Proseguono intanto le indagini. Yorgen Fenech, il businessman maltese indicato come il mandante dell’omicidio della giornalista Daphne Caruana Galizia, sarà formalmente indagato. Lo riferiscono il Times of Malta e la Dpa citando proprie fonti. Fenech, 37 anni, è stato più volte interrogato in relazione all’attentato condotto con un’autobomba nell’ottobre del 2017 nel quale perse la vita la giornalista. Il 20 novembre era stato intercettato a bordo del suo lussuoso yacht mentre stava lasciando Malta. In seguito aveva chiesto la grazia, in cambio di rivelazioni su altri personaggi coinvolti nell’omicidio, ma la proposta è stata respinta dal governo maltese.