Coronavirus, Sardine: “Salvini patetico, rincorre bufale” 

Coronavirus, Sardine: Salvini patetico, rincorre bufale

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Pubblicato il: 26/03/2020 11:14

“Com’è difficile essere populisti di questi tempi. Tutti quei soldi spesi a creare paura, ad alimentare tensioni. Poi arriva un virus e il castello inizia a vacillare. E allora ti tocca sguinzagliare i tuoi per il web a rintracciare le peggio bufale, notizie di più di 5 anni fa e i peggio complotti. I bei tempi in cui bastava la Nutella per alzare due like sono finiti. Talmente finiti che oltre al danno ti tocca pure la beffa. Perché la scienza non è il tuo campo e quando nel 2020, in piena pandemia mondiale, citi una fonte del 2015 fai la figura di un piromane che appicca l’incendio di fianco al comando del pompieri”. Così le Sardine, in un messaggio rivolto “Al nostro caro amico Matteo Salvini “.

“Ma comprendiamo e compatiamo – si legge nel testo-. In un periodo in cui vanno di moda i governanti sceriffi, gli uomini soli al comando, i cellulari sotto controllo, stare all’opposizione dev’essere difficile per chi una sana e costruttiva opposizione non la sa fare. Talmente difficile che ti trovi ad implorare l’apertura di quel Parlamento che hai sempre denigrato, ad accusare le sardine e gli altri cittadini attivi che a differenza vostra in questo periodo non hanno tempo di stare dietro a una tastiera, di urlare, di cercare visibilità”.

“Patetismo sarebbe la parola corretta. Ma ci scuserete se compatiamo di più quei cittadini italiani che tutto ciò, ancora una volta, sono costretti a subirlo. In un momento in cui invece servirebbe il massimo rispetto e la massima serietà, sia per la scienza che per le persone”, concludono le sardine.

Diverso il tono che Jasmine Cristallo, referente calabrese del movimento, usa in un lungo post. “Io non sono e non voglio diventare una complottista. Detesto quell’approccio all’esistenza: si basa sulla sfiducia verso l’altro e ti condanna a vivere nella diffidenza e nella paura. Ma quel video ha stranito anche me e mi ha spinta a chiedere chiarezza”, scrive.

“Il video del Tg Leonardo – spiega – non era una fake news! Credo sia corretto chiarirlo. Quel video del 2015 è andato in onda su una rete seria ed è stato redatto da giornalisti veri e non sulla chat dei ‘terrapiattisti’ anonimi. Quel video, visto nel 2015 non ha fatto alcun effetto: oggi sì e per ovvie ragioni. Il giornalista si chiede se sia eticamente corretto condurre esperimenti che possano mettere a repentaglio la sicurezza delle persone. Il video contiene parole che ascoltate oggi generano reazioni di panico: pipistrello, Sars, virus, polmonite. Credo sia legittimo porsi delle domande se non si è ‘addetti ai lavori‘”.

Gli “esperti – prosegue – ci hanno rassicurati, spiegandoci in maniera chiara che un virus creato in laboratorio conserva delle caratteristiche peculiari che questo virus che stiamo cercando di sconfiggere, non possiede. Questo virus è naturale al 100%. Il video di Leonardo parlava di un altro virus e non di questo”.

Certo, aggiunge, “se si posseggono gli strumenti per confrontarsi immediatamente con il comitato scientifico nazionale, utilizzare un video del genere per fare sciacallaggio politico è riprovevole e i due personaggi che approfittano di qualsiasi cosa pur di fare propaganda, stanno semplicemente testimoniando la loro natura e lo stanno facendo fin da principio, è una prassi consolidata di cui tutti dovremo avere memoria quando tutto sarà finito. Rimane una considerazione amara: in questi mesi, noi cittadini abbiamo sentito tutto ed il contrario di tutto: si sono più volte contraddetti i politici nostrani; si sono più volte contraddetti i politici stranieri; si sono più volte contraddetti gli esperti; si sono più volte contraddetti i giornalisti. Abbiamo assistito a liti tra virologi, a liti tra epidemiologi, a liti tra biologi e immunologi. Sinceramente credo sia legittimo, per noi comuni mortali, sentirsi spaesati e cercare disperatamente risposte”.

Credo “non sia difficile comprendere – evidenzia Cristallo – perché in molti ‘ci siamo cascati’! Che questo episodio faccia riflettere la politica, il giornalismo e la comunità scientifica. Se un video che gira sui social genera in noi certe reazioni (ed è solo l’ultimo di una serie) è forse perché qualcosa non funziona nella vostra forma di comunicazione? Chiedetevelo con umiltà”. Che “un esperto – conclude – dica ‘non dite scemenze’ è gravissimo. Non siamo colleghi, siamo persone spaventate. Quando un figlio bambino ti dice che c’è un mostro nell’armadio, io non posso accusarlo di essere scemo. Noi che non abbiamo studiato virologia, oggi siamo come dei bambini che vedono mostri. Non è sbeffeggiandoci che ci fate sentire meglio”.