Smart working e scuola, che succede se c’è un positivo in classe 

Smart working e scuola, che succede se c'è un positivo in classe

(Fotogramma)

Pubblicato il: 31/08/2020 12:16

“Per aiutare i genitori nel caso di quarantene previste per classi con un positivo al Covid dobbiamo riattivare gli strumenti straordinari già previsti nel periodo del lockdown, quindi congedi straordinari retribuiti e diritto allo smart working”. Lo afferma Elena Bonetti, ministra per le pari opportunità e la famiglia.

E’ il momento di mettersi a dare risposte agli italiani. Come Italia Viva, avevamo indicato tempi di intervento anticipati. Ora non è il momento delle polemiche, bisogna lavorare come governo. Io sono in contatto costante con la ministra Azzolina, con la quale abbiamo già ampiamente collaborato in questi mesi, per i centri estivi e centri educativi. Dobbiamo dare soluzioni alle famiglie e agli studenti, la priorità è la riapertura delle scuole il 14 settembre ed assolutamente da evitare è una nuova chiusura. Già domani riapriranno per il recupero dei debiti”, prosegue.

“Le famiglie hanno bisogno di chiarezza, dagli orari di inizio alle modalità, hanno bisogno di risposte e di strumenti. Bisogna assolutamente evitare una nuova chiusura delle scuole, ben vengano le misure che facilitino la prosecuzione dell’attività didattica in presenza”, dice ancora.

“Nel caso di una quarantena prevista per una classe, se dovesse essere certificato un caso positivo al Covid, i miei uffici stanno già lavorando e preparando le norme: bisogna riattivare quegli strumenti straordinari che avevamo già inserito durante il periodo del lockdown, congedi straordinari retribuiti per i genitori e diritto allo smart working. La norma dal punto di vista operativo è sostanzialmente scritta, bisogna trovare il canale parlamentare per poterla inserire il prima possibile. Ragioneremo molto probabilmente in modo retroattivo, in modo tale che la copertura sia garantita dal 14 settembre, ho già parlato con il ministero delle Finanze per le coperture”, spiega ancora. “E’ assolutamente da evitare che a fronte di un caso positivo si proceda alla chiusura di tutta la scuola”.