Covid fa crollare assunzioni, -35% in primi 8 mesi  

Covid fa crollare assunzioni, -35% in primi 8 mesi

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Pubblicato il: 19/11/2020 13:22

Nonostante un agosto positivo, nei primi 8 mesi del 2020 l’epidemia da Covid ha avuto un affetto pesante sul mercato del lavoro: giù del 35% rispetto al 2019 le assunzioni, -32% le trasformazioni i contratti di prestazioni occasionali mentre frenano le cessazioni al 21%. E’ l’Osservatoiro sul precariato dell’Inps a fare il punto. Le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati tra gennaio e agosto scorso sono state dunque 3.305.000, giù del 35% dunque per effetto delle restrizioni dovute al lockdown a partire da marzo e la conseguente caduta della produzione e dei consumi. Una contrazione, resitra ancora l’Inps, particolarmente negativa nel mese di aprile on cui tocca il -83%, ma poi progressivamente attenuatasi, in corrispondenza dell’allentamento delle misure restrittive, scendendo così sotto il 20% sia in luglio che in agosto.

Il calo ha riguardato tutte le tipologie contrattuali, spiega l’Inps, risultando però “particolarmente accentuato” per le assunzioni con contratti di lavoro a termine , intermittenti, somministrati, a tempo determinato. Le trasformazioni da tempo determinato nel periodo gennaio-agosto 2020 sono risultate 336.000, anch’esse in flessione rispetto allo stesso periodo del 2019 (-32%; -29% per il mese di agosto) anche se l’Inps ricorda come, nel corso del 2019, il volume delle trasformazioni fosse risultato eccezionalmente elevato , 712.00, anche per effetto delle modifiche normative dovute al “Decreto dignità”Le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo risultano invece per il periodo gennaio-agosto 2020 ancora in crescita (+11% sul corrispondente periodo 2019).

In frenata anche le cessazioni che nel complesso sono state 3.330.000, in forte diminuzione rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-21%). Una diminuzione particolarmente accentuata per i contratti a tempo indeterminato e di apprendistato nel periodo marzo-agosto (rispettivamente -35% e -28% sullo stesso periodo dell’anno precedente) per effetto anche dell’introduzione e la successiva riconferma del divieto di licenziamento per ragioni economiche. Un divieto riconfermato ancora dal DL Agosto, con qualche marginale attenuazione: in particolare, annota ancora l’Inps, è stato consentito il licenziamento in caso di cessazione dell’azienda.