Scadenze fiscali, verso nuovo rinvio 

Scadenze fiscali, verso nuovo rinvio

(Foto Fotogramma)

Pubblicato il: 24/11/2020 09:26

Dopo la proroga dei versamenti di Irpef, Ires e Irap del 30 novembre, il governo sta valutando proprio in queste ore una nuova modifica al calendario fiscale. Si fa largo l‘ipotesi di rinviare le scadenze fiscali del 10 dicembre, in particolare quelle delle rate della rottamazione ter e di quelle del saldo e stralcio. Una mossa che allo Stato non dovrebbe costare più di 950 milioni di euro.

La conferma, fa sapere laleggepertutti.it, dovrebbe arrivare dopo un nuovo vertice di maggioranza. La tabella di marcia prevede che l’incontro si tenga tra il via libera del Parlamento allo scostamento di Bilancio di giovedì e il successivo Consiglio dei ministri, previsto tra giovedì e venerdì.

La sospensione dei pagamenti di Irpef, Ires e Irap in scadenza il 30 novembre è riservata alle partite Iva e alle imprese con fatturato o introiti inferiori a 50 milioni di euro e un calo delle entrate di almeno il 33% nel primo semestre 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019.

Da definire, invece, il parametro selettivo per lo stop ai pagamenti di dicembre, compresi quelli dell’Iva, delle ritenute e delle addizionali del 16 dicembre. In teoria, il riferimento dovrebbe essere quello di novembre 2020 su novembre 2019. La diminuzione del volume d’affari da tenere in considerazione tra questi due mesi, però, non dovrebbe essere il 33% ma il 50%, anche se all’interno della maggioranza c’è chi spinge per lasciare la soglia ferma a un terzo anziché alzarla alla metà.

Tanto ti do, tanto ti tolgo, però. Rinviare i versamenti fiscali potrebbe significare dover rinunciare all’idea di erogare a Natale 500 euro ai dipendenti che sono stati in cassa integrazione Covid per più di otto settimane, come ipotizzato qualche giorno fa dal premier Giuseppe Conte e dalla ministra del Lavoro Nunzia Catalfo. In compenso, viene anticipato al mese di dicembre, in una sorta di ‘edizione straordinaria’, il cashback da 150 euro per le spese sostenute con strumenti di palamento elettronici. Soldi che arriverebbero, comunque, sui conti dei contribuenti solo nel mese di febbraio.