Recovery, Italia Viva: “Dossier fantasma ignoto alla maggioranza” 

Recovery, Italia Viva: Dossier fantasma ignoto alla maggioranza

Fotogramma

Pubblicato il: 07/12/2020 10:11

Italia Viva contro il ”dossier fantasma” del Recovery Fund. “Questa notte le ministre di Italia Viva hanno ricevuto la bozza quando era quasi l’una per un provvedimento che avrebbero dovuto votare questa mattina alle 9 in Cdm”, ha detto Davide Faraone, presidente dei senatori del partito guidato da Matteo Renzi, a Omnibus su La7. “Ma vi pare possibile che la struttura della task force che dovrebbe gestire il più imponente capitolo di investimenti dal dopoguerra sia tenuta all’oscuro a noi che siamo forza di maggioranza?”, ha aggiunto.

“Vi pare possibile che il Recovery sia un dossier fantasma e che a tutta una serie di realtà, dal Parlamento, dai presidenti di regione ai sindacati alle forze sociali, resti ignoto? Si vuole inserire tutto in legge di bilancio tra Natale e capodanno: una follia. Il Paese lo dobbiamo mettere in sicurezza ma c’è un percorso istituzionale e un coinvolgimento necessario delle parti sociali che va rispettato e di cui il premier deve rispondere in prima persona”.

Abbiamo impedito i pieni poteri a Salvini – ha continuato Faraone – non per consegnarli nelle mani di Conte, a cui comunque è stata data la più grande libertà di azione mai vista da un premier in democrazia, così come era giusto fare durante la pandemia. Fin qui si è governato con i dpcm, oggi si vuole commissariare anche il Cdm, tra l’altro composto, secondo chi lo guida, dai migliori ministri del mondo, con una struttura e un piano di interventi che non abbiamo nemmeno visto. L’auspicio è che Conte freni e riveda le sue posizioni”, ha quindi sottolineato il presidente dei senatori di Italia Viva.

“Spero che il M5S voti si alla riforma del Mes, sarà un voto decisivo quello di mercoledì per confermare lo spirito convintamente europeista del nostro governo. L’appello che faccio poi a Forza Italia è di evitare lo strappo contro l’Europa, proprio loro che sono nel Ppe. C’è un tema di solidarietà tra paesi europei e un tema di governance che non va sottovalutato. Vorrei che sul Mes ci fosse in Parlamento la stessa maggioranza che ha eletto a Bruxelles Ursula Von der Leyen”, ha detto ancora.