(Afp)
Pubblicato il: 09/12/2020 18:04
Gli alieni esistono, c’è una base americana su Marte, esiste un accordo tra Stati Uniti e extraterrestri. E Donald Trump stava per raccontare ogni cosa. Tutto questo, e molto altro, nell’intervista che Haim Eshed, ex numero 1 del programma di sicurezza spaziale israeliano, ha rilasciato al quotidiano Yediot Aharonot. Le dichiarazioni del generale, oggi 87enne, sono state riprese e diffuse in inglese dal Jerusalem Post. Secondo Eshed, che fa riferimento all’esistenza di una ”federazione galattica”, Israele e Stati Uniti hanno contatti con gli alieni da anni. La collaborazione, afferma, comprende anche una base sotterranea realizzata su Marte, dove sarebbero a contatto rappresentanti degli Stati Uniti e alieni. E Donald Trump? Sa tutto e sarebbe stato “sul punto” di rivelare tutto. Il presidente degli Stati Uniti sarebbe stato fermato dalla misteriosa Federazione Galattica: gli alieni, in particolare, preferiscono che la loro esistenza non venga rivelata ufficialmente perché -parole di Eshed- l’umanità deve “evolversi e arrivare ad un livello per comprendere cosa siano lo spazio e le navi spaziali”.
Trump, nel corso del suo mandato presidenziale, ha firmato l’atto per ordinare la creazione di un Comando Spaziale degli Stati Uniti che supervisionerà le attività militari nello spazio. Il presidente ha sottoscritto nel dicembre 2018 il documento che autorizza il Dipartimento della Difesa ad avviare l’iter per la creazione del Comando. L’obiettivo è l’accelerazione dei progressi a livello tecnico e l’individuazione di soluzioni e strumenti più efficaci per difendere gli asset americani nello spazio, a cominciare dalla rete di satelliti che gli Stati Uniti utilizzano nelle attività di comunicazione e monitoraggio. Lo scorso anno, in questo periodo, Trump ha firmato il National Defence Authorization Act, lanciando la Us Space Force.
“Se avessi detto cinque anni fa quello che sto dicendo ora -afferma- mi avrebbero ricoverato. Oggi non ho niente da perdere: ho avuto i miei riconoscimenti, i miei meriti sono riconosciuti anche all’estero in ambito accademico”. L’intervista, casualmente, diventa l’assist anche per lanciare il nuovo libro ‘L’universo oltre l’orizzonte’.