Coronavirus, Colarieti (Consenso Europa): “Occorre un Paese meno individualista” 

Coronavirus, Colarieti (Consenso Europa): Occorre un Paese meno individualista

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Pubblicato il: 21/12/2020 18:34

Quello che si va a chiudere è stato un annus horribilis, segnato da una delle pandemie più gravi degli ultimi 100 anni, che ha provocato oltre un milione e mezzo di decessi nel mondo. E l’anno che abbiamo alle porte ci porrà dinanzi a nuove sfide ed opportunità che riguarderanno non solo l’Italia, ma l’Europa e il mondo intero. Per questo c’è l’esigenza alla fine di quest’anno di riflettere e per farlo dovremo ripensare gli attuali modelli economici, con imprese più a misura d’uomo e sostenibili, ma anche pensare a investire sul capitale umano, sul consolidamento dei percorsi di formazione e conoscenza, sull’implementazione di sistemi di innovazione trasversale e la transizione al Green. Di questi temi si è parlato nel digital talk ‘Questo tempo nuovo – La società e l’economia in un mondo che cambia’, organizzato da Consenso Europa, società di Public affair e comunicazione strategica del Gruppo Hdrà.

Il digital talk è stato introdotto da Stefano Di Traglia, Senior Advisor di Consenso Europa, mentre le conclusioni della discussione, a cui è intervenuto anche il ministro dell’Università e Ricerca, Gaetano Manfredi, oltre ad altri analisti ed esperti, sono state affidate a Stefano Colarieti, direttore generale di Consenso Europa. Dopo il Covid, ha detto Colarieti, “un mondo nuovo deve partire proprio dalla capacità culturale di avere un approccio innovativo alle questioni, occorre un Paese meno individualista, un Paese che abbia una visione comune su temi importanti e una capacità di condivisione delle riforme”.

E Colarieti ha lanciato un appello alla politica: “Esca da quell’ottica un po’ miope di guardare solo alla propria area di riferimento. Non esisteranno le basi per rilanciare questo Paese se non abbiamo una visione comune, se -ha concluso- non saremo capaci di guardare al futuro”.