Nuovo Dpcm, Speranza: “Servono misure, curva può crescere” 

Nuovo Dpcm, Speranza: Servono misure, curva può crescere

Pubblicato il: 10/01/2021 21:28

“Mercoledì sarò in Parlamento, tra giovedì e venerdì ci sarà il nuovo dpcm che stabilisce le norme per la nuova fase, dove valuteremo nuove restrizioni“. Così Roberto Speranza, ministro della Salute, intervistato a ‘Che tempo che fa’ su Raitre, riguardo alle nuove misure per rallentare il contagio da Covid che il governo si appresta a varare.

“Le misure vigenti saranno confermate – ha spiegato – non è un dpcm che tende a leggere una fase di miglioramento ma purtroppo deve fotografare una curva che sta un po’ crescendo”.

“Per 6 settimane abbiamo avuto l’Rt sotto 1, per la prima volta nel monitoraggio di venerdì è salito a 1,3. Questo significa che l’epidemia è in una fase espansiva. Questo significa che la curva può crescere. C’è bisogno di stringere non di allargare”, ha detto Speranza. Il ministro ha sottolineato che “c’è una recrudescenza in tutti i paesi dell’Unione europea, siamo ancora in una fase epidemiologica seria”, “abbiamo di fronte settimane difficili, serve prudenza”, ha aggiunto.

Poi i vaccini. “Siamo il primo paese europeo per persone vaccinate. Siamo all’inizio, non sono i 100 metri, è una maratona” ha detto Speranza. “Abbiamo bisogno che più vaccini vengano approvati dall’Agenzia europea del farmaco. Questa è la svolta che aspettiamo – ha spiegato – In questo momento sono stati approvati due vaccini, prima quello della Pfizer-Biontech e da qualche giorno di Moderna. Questo ci consente di avere ancora un numero di dosi limitate. Da primavera inoltrata potremo andare a regime ed entro l’estate avere numeri molto significativi”.

Inoltre, “il vaccino di Astrazeneca potrebbe essere autorizzato tra fine gennaio e inizio febbraio, già questo ci metterebbe nella condizione già nel primo trimestre di fare un significativo passo in avanti”.

“La nostra macchina è pronta anche per la seconda fase delle vaccinazioni, il nostro servizio sanitario nazionale è pronto per una accelerazione molto significativa”, ha assicurato. “In questo momento – ha aggiunto – mi pare che tutte le Regioni abbiano iniziato a correre, qualcuna è partita prima qualcuna con qualche ora di ritardo ma rispetto alle dosi che abbiamo a disposizione l’Italia tutta intera è nelle condizioni di operare con grande serenità e sono convinto che in questo passaggio delle vaccinazioni dimostreremo di avere un servizio sanitario all’altezza delle aspettative di tutto il Paese”.