Su un letto di ospedale, in una stanza sorvegliata 24 ore su 24, la giovane giornalista Virginia Nesi, positiva al virus, pensa solo a scrivere per anestetizzare il dolore. Inizia così il suo diario, una sorta di cronaca giornaliera sul Covid-19, raccontata in ‘Mezzo sospiro di sollievo’, e-book edito da Piemme. I dispositivi di protezione le impediscono spesso di riconoscere i volti con cui interagisce. Eppure Virginia, da giovane giornalista curiosa e indomita, vuole scoprire le identità delle persone che si prendono cura di lei e di coloro che combattono il suo stesso nemico invisibile. La sua storia si intreccia così con quella di pazienti, addette alle pulizie, infermieri e medici. Definiti eroi da molti, diventati modelli di vita per lei.
“Quando il virus mi ha tolto ogni certezza – scrive Virginia Nesi nel libro – il presente è diventato roccaforte insicura e fragile. Un luogo instabile, senza passato, né futuro, bisognoso di attenzioni. Eppure non ero sola. Oltre a me, c’erano altrettante anime spaventate, ma forti. Timorose ma combattenti. Mi hanno salvata”.
Virginia Nesi, fiorentina classe 1995, è una giornalista praticante. Laurea in Scienze Umanistiche per la Comunicazione. Ha due master in giornalismo: uno realizzato all’Università Ceu San Pablo di Madrid e l’altro alla Iulm di Milano. Nel 2020 ha vinto il premio giornalistico “Walter Tobagi 40 anni dopo” e la menzione speciale al Premio Vera Schiavazzi. Da settembre 2020 è in stage nella redazione di Piazzapulita – La7.